di Virna Bottarelli |
Elica è un’azienda marchigiana di livello globale, produttrice di sistemi aspiranti da cucina. Le sue cappe sono, oltre che soluzioni tecnologiche all’avanguardia, veri e propri elementi di design, espressioni di una realtà made in Italy che nel tempo ha stretto un legame intenso anche con il mondo dell’arte. Da anni Elica promuove il Premio Ermanno Casoli, in memoria del padre di Francesco, attuale presidente della società, scomparso prematuramente nel 1978, e nel 2007 ha dato vita alla Fondazione Ermanno Casoli, attiva nella promozione di iniziative in cui l’arte contemporanea diventa uno strumento didattico e metodologico, da applicare proprio negli ambienti di lavoro. “Insieme alla Fondazione cerchiamo ogni giorno di trasmettere in azienda la passione e l’innovazione che caratterizzano l’arte contemporanea”, dice Francesco Casoli. “Il vero valore di Elica sono le nostre donne e i nostri uomini e per questo da anni, attraverso il Premio Ermanno Casoli, cerchiamo di metterli insieme agli artisti più bravi”.
L’edizione 2023 del Premio Ermanno Casoli è stata vinta da Claire Fontaine, artista collettiva fondata a Parigi nel 2004 da Fulvia Carnevale e James Thornhill, che è stata invitata a realizzare un’opera per l’headquarter di Elica a Fabriano. In occasione dell’assegnazione del Premio, si è svolto un workshop (“Lavoro femminile visibile e invisibile”) rivolto a un gruppo di 30 donne che rivestono ruoli manageriali in Elica e che, ispirate dal confronto con Claire Fontaine, si sono espresse in libertà sul tema dell’empowerment femminile, evidenziando le difficoltà e la pressione sociale sulle donne che ricoprono ruoli di responsabilità, nel difficile compito di conciliare aspettative professionali e familiari. Il 24 settembre, nella sede di Elica a Fabriano, è stata inaugurata l’opera frutto di questo percorso, un’installazione luminosa intitolata Il Personale, che riporta la citazione “Il personale è politico”.
Una citazione che invita a riflettere
“Il personale è politico” è un frase tratta dal saggio dell’attivista e femminista statunitense Carol Hanish, “The personal is political”, pubblicato nel 1970. Il perché di questa scelta lo spiega l’artista ripercorrendo quanto emerso dal dialogo con le donne di Elica: “La giornata di workshop è stata emozionante e trasformativa per tutte le partecipanti. È stato sorprendente come tutte, nonostante i rispettivi ruoli ricoperti all’interno dell’organizzazione, si siano aperte descrivendo le proprie difficoltà e preoccupazioni, rendendo questo momento ancor più prezioso per la coesione tra le colleghe e per la scoperta di aspetti nascosti della loro personalità. L’affiatamento che già esisteva tra alcune, data la loro posizione privilegiata in un’impresa molto attenta alla parità di genere, ha di certo facilitato l’instaurarsi di questo clima”.
Anche Deborah Caré, Chief Human Resources di Elica, evidenzia come l’opera sia intimamente legata a quanto espresso durante gli incontri con Claire Fontaine: “Quest’anno abbiamo collaborato con la Fondazione per lavorare sul tema della Diversity and Inclusion prendendo le distanze da luoghi comuni e stereotipi. Il confronto tra le nostre manager e Claire Fontaine ha restituito considerazioni insolite e originali sottolineando il valore che ciascuna di esse porta ogni giorno nella dimensione lavorativa e familiare”.
L’opera diventa così uno spunto di riflessione sulla condizione delle donne nel contesto lavorativo e sociale, portando alla luce il loro valore ed enfatizzando l’importanza di una visione politica più ampia per promuovere l’uguaglianza e il rispetto dei diritti delle donne come agenti trasformatori della società. E la parola “personale” esprime in questo contesto il doppio significato che assume nella nostra lingua: quello di dimensione privata di ognuno di noi e quello di forza lavoro, risorse umane. “Dire che il personale è politico”, sottolinea Marcello Smarrelli, direttore della Fondazione Ermanno Casoli e curatore dell’omonimo Premio, “significa comprendere che la posizione filosofica ed esistenziale dei singoli ha un effetto sulla società intera, e che ogni desiderio e reazione emotiva che esprimiamo sono il risultato del nostro rapporto con la società stessa e non solo con le persone con cui stiamo interagendo”.
Infine, emblematiche le parole ancora di Fulvia Carnevale: “L’opera è stata pensata per rimanere nella quotidianità di chi lavora in Elica e per ricordare a tutti coloro che lavorano qui che attività quotidiane sono anche la politica, la libertà e la creatività”.
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