5 proposte per un lavoro libero

“La trasformazione digitale, la pandemia, assieme alla guerra e alla crisi economica, stanno catalizzando una nuova coscienza del lavoro, anche grazie alle spinte delle nuove generazioni. Cambia la cultura e il significato del lavoro, cambiano le priorità nella vita delle persone e aumenta la consapevolezza del proprio ruolo e la sensibilità sui temi ambientali e sociali”.

Questo il messaggio di Marina Verderajme, Presidente Nazionale GIDP – HRDA (Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale – Human Resources Directors Association) in occasione del convegno “L’era del Lavoro Libero”, promosso insieme a Job Farm presso la Camera dei Deputati. Durante l’evento, è stata annunciata anche la nascita del Gruppo di Lavoro GIDP per le Istituzioni – Valore Persone e Paese. Un nuovo punto di riferimento tecnico nel dibattito politico istituzionale sui temi del lavoro e delle HR.

Lavoro libero? Da dove iniziare

“Il cambio epocale del paradigma del lavoro comprende trasformazione di modelli e spazi, flessibilità e fluidità, partecipazione alle decisioni aziendali e maggiore consapevolezza del valore del proprio tempo. In questo contesto, i responsabili delle risorse umane hanno un nuovo ruolo, caratterizzato dalla capacità di adottare modelli che abbracciano una prospettiva lungimirante. Implementare pratiche e politiche aziendali che creino valore per le persone e per le aziende non ha un impatto solo a livello aziendale, ma incide sull’intero sistema Paese” continua Marina Verderajme.

Per affrontare l’era del lavoro libero, le prime 5 proposte di GIDP sono basate su innovazione, semplificazione e giovani:

• revisione dell’ordinamento giuslavoristico, passando da un sistema basato sulle ore di lavoro a uno basato su obiettivi e risultati;
• ampliamento delle politiche attive del lavoro per favorire una maggiore occupazione;
• riforma completa dell’intero sistema scolastico per rendere la scuola adeguata alle richieste del mondo del lavoro;
• allargamento dell’offerta formativa professionale e specialistica post diploma (ITS Academy, ATS tra enti di formazione/aziende);
• incentivi fiscali, agevolazioni e decontribuzioni per facilitare l’inserimento lavorativo di giovani e premialità per aziende che implementano politiche per genitorialità e DEI.

I temi del lavoro

L’evento è stato aperto dall’onorevole Andrea Mascaretti, membro XI Commissione Lavoro Pubblico e Privato della Camera dei Deputati. In riferimento alla riforma fiscale sottolinea che “già da gennaio 2024 si potrà intervenire sui procedimenti e sul calendario di dichiarazioni e accertamento. C’è una giungla di quasi 900 leggi vigenti che saranno riorganizzate in nove testi unici. E’ importante intervenire sulla semplificazione della burocrazia perché producono un risparmio sia per le imprese sia per lo Stato”.

A seguire, l’intervento di Francesco Delzio, autore del libro “L’era del lavoro libero. Senza vincoli né barriere. Siamo pronti a questa rivoluzione?” e direttore Master e Relazioni Istituzionali e Human Capital Luiss Business School. “Nel mondo del lavoro è in atto una rivoluzione rapida, profondissima e dagli esiti sorprendenti. Una rivoluzione che per la prima volta è generata, contemporaneamente, dalla spinta dell’innovazione tecnologica sull’organizzazione delle imprese e dai nuovi bisogni dei lavoratori. Tutto questo ha colto di sorpresa politica, imprese e sindacati, che oggi hanno un tremendo bisogno di progettare risposte e soluzioni nuove”.

All’incontro hanno partecipato autorevoli HR Director e soci di GIDP che hanno condiviso esperienze e testimonianze: Lucio Tubaro, Direttore risorse umane BTicino SpA, Pietro Paolo Origgi, Direttore risorse umane Danone, Laura Bruno, People & Culture Director Sanofi Italia, Luca Bollettino, Direttore risorse umane Verallia Italia. L’incontro si è concluso con un dibattito con il pubblico, tra gli Hr Director soci GIDP presenti anche Domenico Santoro Direttore risorse umane Air Liquide Italia e membro del gruppo “Gidp per le istituzioni” che è intervenuto su temi lavoro agile, tecnologia e giovani.