Proprio perché oggi è Halloween, parliamo di un sentimento che accompagna molti di noi in tante situazioni: la paura di cambiare lavoro. Come far vincere l’entusiasmo, mettendo i fantasmi nel cassetto?
InfoJobs ha raccolto per l’occasione alcuni consigli e identificato dei punti di attenzione quando ci si approccia a un’offerta di lavoro. Primo tema: il ruolo non ha maschere, ma “solo” tanti nomi. È bene domandarsi: che lavoro andrò realmente a fare? Nell’azienda che ha aperto la posizione, a cosa corrisponde questo ruolo? In caso di perplessità, meglio rivolgere queste domande al recruiter già in fase di colloquio. Nel frattempo, una buona indicazione possono darla le competenze hard e soft richieste, il livello di esperienza o la linea di riporto.
Seconda possibile fonte di timore, la coerenza fra ciò che appare e la realtà. Talvolta gli annunci sembrano celati da un velo di mistero: la poca trasparenza può far insorgere dubbi, è sempre meglio chiarirli, soprattutto in fase di contatto con le risorse umane. Potremmo semplicemente trovarci davanti alla ricerca di una risorsa da formare, che spiegherebbe il perché di competenze o precedenti esperienze non definite.
Il curriculum perfetto per cambiare lavoro
Superati i dubbi rispetto all’offerta di lavoro, arriva il momento di candidarsi. Il curriculum vitae destinato ai recruiter deve tenere conto di 3 elementi:
- chiarezza e aggiornamento: chi legge cerca informazioni immediate, che restituiscano indicazioni relative al nostro ruolo attuale; serve andare dritti al punto, sia che stiamo lavorando, sia che siamo in cerca di occupazione o impegnati in un corso di formazione;
- hard e soft skill: se riteniamo di avere tutte o buona parte delle competenze richieste, è indispensabile farlo sapere al nostro interlocutore, magari utilizzando le stesse parole dell’annuncio o posizionando tali competenze in evidenza;
- lettera di accompagnamento: valorizzare non significa autocelebrare il profilo, ma la lettera di accompagnamento è importante perché racconta molto della persona, di come le competenze trasversali e gli obiettivi raggiunti possano essere utili per il nuovo ruolo; inoltre è indispensabile inserire disponibilità di part time o richiesta di lavoro agile.
Pronti al grande passo
Se il match funziona, eccoci al “primo giorno di lavoro”. Come destreggiarsi senza cadere nell’ansia e nell’agitazione? Ecco i consigli degli esperti di InfoJobs:
- niente fantasmi del passato: la nostra storia, anche professionale, è importante, ma bisogna fare del background un bagaglio utile e non un fardello, insomma guardiamo avanti e senza rimpianti;
- sorridere: è bene partire con un atteggiamento proattivo, disposto alla conoscenza di capi e colleghi e positivo verso le nuove sfide professionali.
Il tutto, ricordando che cambiare lavoro è un passaggio importante… un po’ di sano timore è normale!