Divergens vuole accompagnare le aziende nei cambiamenti culturali necessari a rimanere (e a diventare sempre più) competitive sul mercato.
Il tutto, attraverso una chiave narrativa che rompa i soliti schemi istituzionali e che permetta agli interlocutori di esprimere le proprie opinioni in maniera libera da qualsiasi convenzione, regola o pregiudizio. Divergens punta, infatti, a diventare il fulcro della connessione tra idee, emozioni, esperienze diverse. Animate dal desiderio di creare qualcosa di speciale, anche attraverso contenuti fruibili dalla community in esclusiva.
A guidare la piattaforma Divergens, Egidio Alagia, già Founder di FDO – For Disruptors Only e ora Founder & Managing Director di Divergens, Flavia Busti, PR & Event Manager di Divergens, e Antonio Incorvaia, Editor in Chief del Magazine e Direttore Scientifico dell’Academy di Divergens.
Cosa vuole essere Divergens
L’obiettivo è presentarsi come un progetto a tutto tondo per chi va controcorrente. Ma anche per chi aspira a intraprendere un percorso verso il cambiamento. Anche la formazione avrà un ruolo centrale nel progetto grazie a D’ISTRUENS. Il cui fulcro sarà acquisire nuove conoscenze attraverso corsi tailor made focalizzati sui temi più attuali e sulle strategie più performanti di Comunicazione e Marketing. Così come masterclass verticali per industry e multidisciplinari per contenuti e competenze. Infine, ecco i d*days, sessioni ispirazionali di una giornata per ampliare l’ attitudine al cambiamento, per i singoli e per le aziende.
“Aiuteremo le aziende a raccontarsi senza filtri, presentando la realtà esattamente com’è vissuta dai protagonisti, che si tratti di impresa, innovazione, tecnologia o comunicazione”, commenta Egidio Alagia, Founder di Divergens. “Per noi l’errore è sempre ben accetto, perché è l’unica cosa che ci permette di migliorare. Non cerchiamo la perfezione, ma l’autenticità delle idee e perché no, anche del linguaggio e delle modalità con cui vengono comunicate. Divergens è un luogo phygital dove vorremmo che i partecipanti si sentano a casa, liberi di raccontarsi come mai fatto prima. Vogliamo dare enfasi a tutto ciò che ha reso queste persone dei veri e propri ribelli. Così come ci auguriamo che lo siano coloro che si approcciano per la prima volta a questo mondo”.