Sono tante le realtà che in Italia si occupano di formazione linguistica, ma il Gruppo Frasi è l’unico a farlo a 360 gradi, con competenze verticali per ogni fascia d’età e per ogni contesto.
Per fare questo si è concentrato su tre aree di interesse. L’Educating, che risponde a una missione formativa che parte dalla culla con soluzioni mirate ai bambini, alle famiglie e a tutti i professionisti del settore dell’infanzia. Il Learning, che riguarda la formazione linguistica aziendale per dare slancio a carriere e business model, ma soprattutto la formazione individuale, mirata e costruita attorno alle singole attitudini dell’individuo. Il Travelling, in cui rientrano tutte le esperienze formative che si svolgono all’estero attraverso viaggi di studio.
Per operare in modo più specializzato, Gruppo Frasi ha creato in questi tre settori un ecosistema di brand che si pone l’obiettivo di realizzare un impatto positivo sulle persone, sulle aziende e sul mondo, con progetti formativi che mirano all’espressione del pieno potenziale di ognuno. Partendo dal presupposto che ogni individuo è unico e ha esigenze specifiche che cambiano con l’età, il contesto e gli obiettivi. Dunque, una soluzione per ogni sfida formativa.
Tra i brand troviamo anche il St. George’s Institute. Una scuola di lingue internazionali lungimirante e proiettata al futuro, in cui gli insegnamenti spaziano dall’inglese all’arabo, dal cinese allo svedese. La realtà collabora con le aziende, le scuole e le famiglie, attraverso cui il Gruppo Frasi aiuta bambini, ragazzi e professionisti di tutta Italia a diventare cittadini di un mondo sempre più globalizzato e interconnesso.
Lo scorso 26 settembre, una data per nulla casuale in quanto si festeggia la Giornata Europea delle Lingue, supportato da partner d’eccellenza come LanguageCert, Orizzonte Scuola e Meta (ex Facebook), il St. George’s Institute ha organizzato l’evento “Teaching in Italy 2023”, presso l’area Binario F di Meta a Roma.

Presente e futuro della didattica inglese
L’inglese è un pilastro nell’era della globalizzazione. Ma qual è stata la sua evoluzione didattica in Italia? Quali sfide e opportunità si presentano agli insegnanti nelle scuole italiane? Questi sono stati i temi centrali discussi durante il Teaching in Italy 2023 che, come ci ha spiegato Davide Scalera, ideatore e curatore dell’evento, ha rappresentato una vera opportunità per immergersi in un dibattito nazionale sull’evoluzione dell’insegnamento della lingua inglese in Italia.
“Abbiamo organizzato un evento interamente dedicato a chi si fa portatore in Italia della lingua inglese, a chi lavora ogni giorno, da anni o in molti casi decenni, per questa che definire ‘materia’ sarebbe riduttivo. Il Teaching in Italy è un luogo, quasi una piattaforma, in cui i professionisti della lingua inglese possano fare tre cose in cui noi crediamo tantissimo: ascoltare, condividere e imparare”. Davide Scalera ci ha spiegato anche i punti di forza e di differenziazione di questo evento: “Il Teaching in Italy non è un semplice convegno dove il pubblico fa il pubblico e si limita ad ascoltare in silenzio. Ma è un’iniziativa che pone al centro l’importanza della partecipazione attiva, in cui i partecipanti possono candidarsi a diversi livelli di coinvolgimento, creando un’atmosfera di collaborazione e scambio reale”. “Si tratta”, specifica Davide Scalera, “di un approccio multilivello, che assicura che ogni voce possa essere ascoltata, e che rende l’evento un vero e proprio laboratorio di idee e innovazioni per la didattica dell’inglese in Italia”.
Un momento formativo inclusivo
L’evento nasce infatti con un obiettivo e una idea ben precisi. “Quando ci siamo interrogati su quale avrebbe dovuto essere il ‘mood’ del Teaching in Italy, di una sola cosa eravamo certi. Non volevamo creare l’ennesimo convegno o seminario in cui tutti si annoiano, speaker compresi” racconta Maurizio Tringale, Director of Studies del St George’s Institute. “L’idea era quella di creare un momento un po’ meno abbottonato e un po’ più ‘pop’. Per questo abbiamo da subito aperto agli insegnanti la possibilità di candidarsi come speaker per raccontare sul palco le storie di chi tutti giorni è in prima linea, in classe”.
Agli insegnanti si sono poi alternati momenti tenuti da professionisti dell’inglese, persone del mondo della ricerca, innovatori e ispiratori di cambiamento. L’evento è stato suddiviso in tre i macro-momenti che hanno scandito il ritmo della giornata. Le prime due sessioni, speculari, hanno visto la presenza di tre speech a cui è seguito un “talk time”, una tavola rotonda in cui sono state fatte domande e condivise esperienze che hanno arricchito il dibattito. Dopo le prime due sessioni di speech e talk time, si è tenuto un aperitivo di networking in cui si sono scambiate esperienze e impressioni su quanto ascoltato e appreso. Infine, si è tenuta la terza e ultima sessione con un workshop in cui si è parlato di etica, di reading comprehension, di microespressioni facciali, di gruppo classe, di certificazioni e di TikTok.
Tutto questo per dare risposta concreta a una sola domanda: cosa significa e cosa comporta insegnare inglese, oggi, in Italia. Un evento, per concludere, che ha rappresentato un ulteriore ottimo esempio di come il Gruppo Frasi lavora per realizzare esperienze formative inclusive, ambiziose e sempre personalizzate, per le famiglie, le aziende e le scuole.