Il futuro dei 2,3 milioni di italiani appartenenti agli ordini professionali, delle loro famiglie e dei loro collaboratori è stato al centro di un incontro, il 18 dicembre, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Ad ascoltare i rappresentanti di tutti gli ordini professionali italiani il Ministro Marina Calderone. Insieme ai rappresentanti dei Ministeri vigilanti di Giustizia, MiMit e Salute. Gli interventi hanno spaziato dall’equo compenso al praticantato alla formazione continua, fino ai consigli di disciplina e al regime delle Stp. Ma si sono concentrati anche sull’utilizzo dei fondi del Pnrr e sull’ammodernamento della Riforma delle Professioni.
Un percorso congiunto per gli ordini professionali
“Il Ministro Calderone ha dimostrato di essere ancora una volta il punto di riferimento degli ordini italiani”, dichiara Armando Zambrano, presidente di ProfessionItaliane (Associazione di rappresentanza del movimento ordinistico). “Abbiamo concordato una road map che percorreremo assieme per rendere gli ordini professionali ancora più centrali e utili nel sistema-Paese”. Nel corso dell’incontro sono state, dunque, abbozzate le linee guida del percorso congiunto da sviluppare nei prossimi mesi, che sarà condiviso dal Ministero del Lavoro con gli altri Dicasteri competenti.
“Sono molto soddisfatta degli esiti di questo incontro, incentrato sul Job Act Autonomi, ma durante il quale abbiamo affrontato ampi temi”, commenta il Ministro del Lavoro -. “Abbiamo posto le basi per dare ancora più spinta al sistema ordinistico. Mondo da cui arrivo e di cui ben conosco le grandi potenzialità e le competenze offerte al nostro Paese. Ma che ha bisogno di sostegno coeso con una visione d’insieme, scevra da spinte autoreferenziali. Lavoreremo per dare ancora più valore all’impegno degli ordini italiani e dei loro iscritti”.