Secondo l’ultimo Rapporto Annuale sulla Ristorazione di FIPE-Confcommercio, in Italia oltre l’80% delle realtà nate nel 2017 è ancora operativa dopo il primo anno di attività, calando al 70% dopo 3 anni e al 60% dopo 5 anni.
A cinque anni dalla nascita, dunque, quattro ristoranti su dieci hanno cessato l’attività. La stessa cosa accade per i bar. Lo stesso report svela che, nonostante l’utilizzo diffuso di contratti a tempo indeterminato sia molto diffuso (59,4%), mancano all’appello oltre 29mila occupati. Il settore continua ad assumere con difficoltà, in conseguenza a un eccesso di offerta che si accompagna a un eccesso di lavoro. Anche per effetto di una struttura imprenditoriale incapace di aggiornarsi.
Restworld, startup che fa da ponte tra datori di lavoro e dipendenti nel settore della ristorazione e Studio Necchio, studio di consulenza aziendale e del lavoro, dopo mesi di confronto con brand, ristoranti, imprenditori ed enti pubblici, hanno realizzato “Step By Step”. Un manuale pensato per migliorare le condizioni nella ristorazione, puntando soprattutto su ottimizzazione degli orari e welfare.
Come migliorare il mercato del lavoro della ristorazione
Al fine di offrire soluzioni concrete, per migliorare il benessere dei dipendenti e, di conseguenza, la produttività dei ristoranti, la guida sostiene “passo dopo passo” gli imprenditori nell’implementazione di una settimana lavorativa ridotta. In seguito, i 7 passaggi suggeriti.
Pianificare e organizzare i turni
L’organizzazione dei turni dovrebbe essere strutturata in modo tale da garantire un’ottima copertura del servizio durante le ore di punta e i momenti di maggior afflusso. Pur offrendo al personale un giusto equilibrio tra vita lavorativa e privata. Step By Step spiega in dettaglio come gestire questa transizione.
Gestire risorse umane e reclutamento
Alcune strategie che possono contribuire a ottimizzare la gestione del reclutamento e delle risorse umane sono:
- delegare il processo di reclutamento,
- utilizzare strumenti di gestione delle risorse umane,
- essere attenti al benessere del personale,
- promuovere la formazione continua.
Valutare l’impatto economico
Capire l’impatto che i costi del personale, una maggiore flessibilità operativa, un incremento della redditività e le politiche di welfare aziendale possono avere sul budget e sulla redditività.
Investire sulla comunicazione
Internamente, è importante comunicare chiaramente ai dipendenti le modifiche ai turni, spiegarne i motivi e coinvolgerli nel processo di pianificazione. Esternamente, si può utilizzare la settimana lavorativa ridotta come uno strumento di marketing, comunicando ai clienti l’impegno dell’azienda per il benessere dei dipendenti e per una ristorazione sostenibile.
Misurare clima aziendale e produttività
La valutazione di questi due aspetti può essere fatto attraverso sondaggi sul benessere dei dipendenti, valutazioni delle prestazioni e analisi delle vendite. Questi dati possono poi essere utilizzati per apportare ulteriori miglioramenti alla pianificazione dei turni e alle strategie di gestione HR.
Efficientare le ore di lavoro dello staff
Concetto che non riguarda solo lo staff, ma si estende a tutta l’organizzazione, inclusi processi di ordini, forniture e logistica. Alcuni strumenti utili possono essere: app di prenotazione, formazione dello staff, menù digitali e QR Code, inventario intelligente, ecc.
Ottimizzare la gestione degli acquisti
Ampio spazio anche a tutti gli aspetti burocratici. Ad esempio, in merito all’applicazione della settimana lavorativa ridotta sulla gestione degli acquisti si approfondiscono consigli pratici sul come delegare il monitoraggio degli acquisti al proprio staff. O su come rendere il metodo di ordinazione uguale per tutti i fornitori, preferire la consegna in sede e monitorare l’andamento dei prezzi.