Intesa tra Anmil e Consulenti del Lavoro

Per favorire il collocamento mirato di persone disabili, invalidi del lavoro e familiari superstiti, i due enti si sono impegnati a procedere secondo diverse fasi

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Intesa Cnocdl - Anmil

Lo scorso ottobre, in occasione della 74^ “Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro”, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e l’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (Anmil) hanno presentato un protocollo d’intenti.

Al centro dell’accordo, la volontà di promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro e ricollocare invalidi del lavoro, familiari superstiti e persone con disabilità. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine potrà richiedere all’associazione la presenza di testimonial Anmil per approfondire aspetti legati alla prevenzione degli incidenti sul lavoro. Mentre l’associazione potrà avvalersi dell’intervento di un Consulente del Lavoro per approfondire l’ambito legislativo e della legalità.

Le fasi dell’inclusione con Anmil

Inoltre, per favorire il collocamento mirato di persone disabili, invalidi del lavoro e familiari superstiti, i due enti si sono impegnati a procedere secondo diverse fasi. Anmil, tramite gli sportelli lavoro, detiene il database degli utenti e i relativi curricula, raccolti in seguito alle attività preliminari con i destinatari. I Consulenti del Lavoro rileveranno rileveranno posizioni disponibili presso le loro aziende, potranno dunque rivolgersi all’associazione per palesare la disponibilità ai fini del collocamento mirato. Spetterà poi ad Anmil la valutazione della richiesta in base ai cv disponibili.

I candidati ritenuti idonei potranno essere segnalati anche attraverso la Fondazione Consulenti del Lavoro. La quale procederà all’attivazione delle misure di politica attiva e al monitoraggio del percorso di inserimento lavorativo. Come ha detto Zoello Forni, presidente di Anmil: “Vogliamo essere protagonisti di un cambiamento culturale e che riveda il lavoro come un luogo di espressione del rispetto per la salute e la vita dei lavoratori, ma anche dell’inclusione”.

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