Family Care assume più badanti

Dato in controtendenza rispetto allo scenario italiano dell'impiego legate all'assistenza familiare

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Family care, dati sulle badanti nel 2023

Family Care, agenzia per il lavoro specializzata nell’assistenza familiare, ha registrato nel 2023 un aumento delle assunzioni di badanti pari al 17%.

Questo traguardo si pone in controtendenza rispetto allo scenario del Rapporto Annuale sul Lavoro Domestico dell’Osservatorio Domina. Secondo il quale, nel 2022 l’assunzione di colf e badanti in Italia ha subito una riduzione significativa. Pari a -7,9% rispetto al 2021, con meno di 900mila lavoratori e lavoratrici regolari. Questo decremento è attribuito all’esaurimento degli effetti della “sanatoria”, la norma che ha consentito la regolarizzazione di molti lavoratori domestici stranieri, riportando gli assunti regolari ai livelli del 2016.

I dati 2023 sulle badanti

Nel 1° semestre 2023, sono stati 2.377 i badanti attivati (+19% circa rispetto al 1° semestre 2022), di cui il 40% assunti a tempo indeterminato. Per il 76% sono stranieri e provengono da nazionalità diverse, principalmente Romania, Italia, Ucraina, Marocco, Sud America, Africa. Nel 2023 è aumentata la provenienza dall’Africa: Congo, Costa d’Avorio e Nigeria.

Per quanto riguarda il genere, colf e badanti sono donne nel 94% dei casi, ma si è registrato un incremento della percentuale maschile pari all’1-2%. L’età degli assistenti varia dai 40 ai 65 anni, con un picco nella fascia tra i 50 e i 60 anni.

Chi è Family Care

Family Care si occupa di selezionare e assumere, con regolare contratto di somministrazione, assistenti familiari per offrire un servizio di assistenza normato e personalizzato alle famiglie che hanno persone anziane o disabili delle quali prendersi cura.

L’agenzia di Openjobmetis si occupa anche di formazione, organizzando corsi gratuiti che prevedono lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche. “Lo scopo è quello di far acquisire più competenze e consapevolezza per svolgere questo delicato lavoro. Per farlo abbiamo deciso di affidarci a professionisti del settore, tra cui un operatore sociosanitario, un medico geriatra, un fisioterapista, un’esperta in economia domestica e una cuoca che si occupi della parte nutrizionale”, ha affermato Luca Rovera, Responsabile d’Area presso Family Care. “Abbiamo inoltre attivato di recente, a Torino e Genova, corsi di formazione in collaborazione con soggetti no profit dell’aiuto ai migranti. Offrendo una reale possibilità di riscatto attraverso il lavoro a persone in fuga da situazioni drammatiche”.

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