Il 93% degli italiani valuta la possibilità di integrare la pensione con piani privati, ma solo il 25% ha fatto analizzare la situazione previdenziale da un consulente.
Sono i dati che emergono dall’Osservatorio sulla Previdenza 2024 di Plannix. L’analisi coinvolge un campione di 1322 persone: dipendenti pubblici o privati, lavoratori autonomi, liberi professionisti, imprenditori e pensionati provenienti da tutta Italia e con un livello di istruzione dalla licenza media al master universitario.
Preoccupazioni e consapevolezza
Quali sono le preoccupazioni legate alla pensione? Il 59% teme di ricevere un importo insufficiente. Il 26% di raggiungerla in tarda età e il 9% di non poterla addirittura percepire. Il 15%, però, non sa a che età andrà in pensione e il 34% non è in grado di quantificare i contributi che versa in un anno.
Il 47% del campione ha calcolato o fatto stimare il valore mensile netto della propria pensione. Il 36% delle persone prevede di poter percepire tra i 1000 e i 1500 euro, il 22% tra i 1500 e i 2000, il 22% oltre i 2000 e il 18% meno di 1000 euro netti. In generale, il 29% degli intervistati si dice poco informato, il 52% mediamente informato e il 20% molto informato.
“Attendere 5-10 anni in questa fase potrebbe essere un errore irreversibile”, commenta Luca Lixi, Ceo e Founder di Plannix. “È poi normale che il 59% degli italiani abbia paura di ricevere una pensione molto esigua in futuro, perché è molto probabile che sarà così. Il motivo è sotto gli occhi di tutti: con una popolazione sempre più anziana e le nascite in calo, tra qualche anno non ci sarà materialmente una base di lavoratori sufficiente a coprire il fabbisogno delle pensioni. Tra le possibili misure per ridurre l’impatto, potrebbe esserci proprio ridurre gli importi”.
Analisi della situazione previdenziale
Solo il 25% degli italiani ha fatto analizzare la propria situazione previdenziale da consulenti esperti. Il 26% del campione dichiara di svolgere ricerche online e il 22% di non aver intrapreso alcuna azione di analisi della propria situazione previdenziale. Invece, il 12% si è affidato a un consulente, l’11% a una compagnia assicurativa o a una banca e il 4% a un Caf di zona.
Nel dettaglio, il 41% degli intervistati si documenta su siti web specializzati, il 29% non si tiene aggiornato, il 10% consulta i social, il 9% il consulente finanziario, il 6% si affida al passaparola e il restante 5% al consulente del lavoro.
Come integrare la pensione
Il 93% degli italiani valuta la possibilità di integrare la pensione con investimenti o piani di risparmio privati. Solo l’11% dei risponditori conosce gli strumenti in grado di proteggere la propria situazione previdenziale. Il 68% degli intervistati, però, dichiara di conoscere le opportunità e le limitazioni dei fondi pensione.
Il 54% degli individui che hanno partecipato allo studio ha iniziato a pianificare la propria situazione pensionistica da quando ha cominciato a lavorare, il 27% dopo i 40 anni, il 12% dopo i 50 anni e il 7% dichiara che lo farà quando si avvicinerà all’età pensionabile. Da ultimo, il 29% degli italiani conserva il proprio Tfr in azienda, il 26% in un fondo pensione privato e il 12% in un fondo pensione aperto.