All’indomani dell’incontro tra le sigle sindacali delle due parti del Ccnl per i dipendenti delle agenzie assicurative in gestione libera, si fa sempre più chiara la volontà dell’una e dell’altra parte coinvolta.
Fesica Confsal ha presentato e discusso le sue proposte tenendo conto della difficoltà di bilancio delle agenzie, ma anche rappresentando la difficoltà dei dipendenti la cui retribuzione è ferma da 6 anni. La risposta di SNA, stando a quanto rilevato da Fesica, è stata fin da subito di chiusura. Un esempio di tale difficoltà nel raggiungere un punto di incontro, la ferma volontà di SNA di non accogliere anche le proposte per il welfare e ulteriori flessibilità nel contratto.
Fesica ha inoltre esposto opportunità e vantaggi dell’investimento sul welfare, ma SNA ha ribadito di non essere disposta a un accordo, poiché lo stesso non è un’esigenza per i lavoratori. Dipendenti in verità oberati da incombenze lavorative, tanto da non riuscire a consumare tutte le ferie e i permessi previsti annualmente.
La situazione dei lavoratori nelle agenzie assicurative
“Le nostre indicazioni sono state presentate tenendo conto della difficoltà di bilancio delle agenzie. Ma anche rappresentando la difficoltà dei dipendenti super oberati la cui retribuzione è ferma da sei anni e per i quali è necessario un giusto rinnovo. La risposta di SNA è stata di totale chiusura”, commenta la delegazione trattante del sindacato dei lavoratori formata da Francesco Di Matteo, Bruno Mariani e Rita Ferraro. “Tra le altre cose, il quarto livello dell’attuale Ccnl ha una paga base molto sotto i mille euro, ovvero al di sotto di quella normativamente definita ‘soglia di povertà’. Invitiamo il sindacato nazionale datoriale degli agenti di assicurazione a tornare al tavolo con un atteggiamento propositivo mettendo al centro il benessere dei lavoratori, risorsa senza il quale il futuro delle agenzie non esisterebbe”.