L’occupazione nel mese di luglio 2024 aumenta dello 0,2% e di 56mila unità per le donne, gli autonomi e in tutte le classi d’età, ad eccezione dei 25-34enni; il numero di occupati diminuisce tra i dipendenti e il tasso di occupazione sale al 62,3% (+0,1 punti).
In generale, il numero di persone in cerca di lavoro si riduce del 6,1%, pari a -107mila unità, per entrambe le componenti di genere e in tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione scende al 6,5% (-0,4 punti), quello giovanile al 20,8% (-0,6 punti). Aumenta leggermente invece il numero di inattivi (+0,6% e +73mila unità) tra gli uomini, le donne e i 25-49enni. Diminuisce invece tra i 15-24enni e gli ultra cinquantenni. Il tasso di inattività sale al 33,3%, in aumento di 0,2 punti.
Occupazione a luglio 2024 su anno e trimestre
Anche confrontando il trimestre maggio-luglio 2024 con quello precedente, si osserva un incremento nel numero di occupati: +0,3% e +83mila unità. Il dato si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro, ovvero -4,5% e -82mila unità, e all’aumento degli inattivi (+0,5%, +64mila unità).
I numeri dell’occupazione a luglio 2024 superano quelli di luglio 2023 del 2,1%, contando +490mila unità. L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età ad eccezione dei 15-24enni. Il tasso di occupazione in un anno sale di 1 punto percentuale. Sempre su base annua, scende del 16,7% il numero di persone in cerca di lavoro (-334mila unità). Mentre cresce quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,2%, +21mila).
La tipologia di contratto
In particolare, nel commento dell’Istat si legge che la crescita dell’occupazione rispetto al mese precedente è una sintesi dell’aumento degli autonomi, che raggiungono i 5 milioni 233mila, e della diminuzione dei dipendenti. Sia permanenti, scesi a 16 milioni 19mila, sia a termine, scesi a 2 milioni 757mila.
Come detto, il numero di occupati supera quello di luglio 2023 di 490mila unità. +437mila dipendenti permanenti, +249mila autonomi e -196mila dipendenti a termine. Su base mensile, il tasso di occupazione e quello di inattività aumentano, raggiungendo il 62,3% e il 33,3% rispettivamente, mentre il tasso di disoccupazione scende al 6,5%.