Concordato preventivo biennale: chiesta la proroga alla scadenza

Con una lettera del 16 ottobre, il Consiglio Nazionale dell’Ordine chiede al ministro Giorgetti e al viceministro Leo di prorogare la scadenza del 31 ottobre

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il Consiglio Nazionale dell’Ordine chiede al ministro Giorgetti di prorogare la scadenza del 31 ottobre per aderire al concordato preventivo biennale

Prorogare il termine di adesione al concordato preventivo biennale, attualmente fissato al 31 ottobre 2024.

È la richiesta avanzata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro con una lettera inviata il 16 ottobre scorso al ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e al viceministro Maurizio Leo.

Il concordato, introdotto con la L. 111/2023 nell’ambito della riforma fiscale, rappresenta infatti secondo il CNO una novità che richiede un’approfondita attività preliminare, per verificare i requisiti di accesso e la corretta gestione delle informazioni da indicare nella dichiarazione dei redditi, inclusi gli Indici di Affidabilità Fiscale (ISA). I consulenti del lavoro evidenziano le difficoltà operative derivanti dai tempi stretti, ulteriormente aggravate dalle recenti modifiche normative.

Le modifiche al concordato preventivo biennale

Il quadro normativo che regola l’istituto è infatti stato aggiornato il 9 ottobre scorso, con modifiche al d.lgs. n. 13/2024 apportate dagli articoli 2-ter e 2-quater della L. 143/2024, di conversione del D.L. n. 113/2024. Recenti cambiamenti sono arrivati anche dal d.lgs. n. 108/2024 e l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti con la circolare n. 18/E del 17 settembre scorso.

Data la complessità delle attività da svolgere e le modifiche normative sopraggiunte, i consulenti del lavoro ritengono necessaria una proroga del termine per consentire ai professionisti di completare adeguatamente le operazioni richieste, riducendo i rischi professionali. La richiesta fa leva anche sulle previsioni dello Statuto del contribuente (L. n. 212/2000), rafforzato nell’ambito della recente riforma fiscale, con l’obiettivo di tutelare sia i professionisti sia i contribuenti.

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