Investire nell’istruzione superiore paga

Nonostante le sfide persistenti del sistema educativo italiano, investire in istruzione superiore continua a rivelarsi una scelta vincente: lo conferma l'University Report di JobPricing

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University Report di JobPricing

Lo University Report di JobPricing offre un’analisi approfondita dell’impatto dell’istruzione terziaria sulle prospettive occupazionali e retributive dei laureati italiani, confermando l’importanza dell’istruzione superiore in un mercato del lavoro sempre più competitivo.

Nonostante le sfide persistenti del sistema educativo italiano, investire in istruzione superiore continua a rivelarsi una scelta vincente. I dati del rapporto mostrano che un livello di istruzione più alto si traduce in migliori opportunità di occupazione e carriera con una retribuzione media dei laureati del 45% superiore rispetto ai non laureati. Pari a circa 13.000 euro di differenza sulla Retribuzione Annua Lorda.

Il report 2024 evidenzia marcate differenze regionali e tra gli atenei. Le università del Nord Italia e gli istituti privati come il Politecnico di Milano e l’Università Commerciale Luigi Bocconi offrono maggiori prospettive di guadagno rispetto a quelle del Sud. Ad esempio, i laureati del Politecnico di Milano guadagnano in media il 17.6% in più rispetto ai laureati dell’Università degli Studi di Cagliari.

la retribuzione media dei neolaureati italiani conferma l'importanza dell'istruzione superiore

Istruzione superiore e discipline Stem

Le discipline Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) si confermano ancora una volta come le più remunerative. I laureati in queste aree non solo godono di salari più elevati del 4% rispetto alla media, ma anche di una maggiore stabilità occupazionale. Questo riflette una domanda crescente di competenze tecniche e digitali nel mercato del lavoro moderno che premia chi ha investito in una formazione specializzata in questi settori.

Un ulteriore aspetto analizzato nel report è il tempo di recupero dell’investimento in istruzione misurato dal University Payback Index. Questo indice calcola in quanti anni in media uno studente riesce a recuperare l’investimento effettuato per la propria istruzione terziaria, comprensivo di tasse universitarie, materiale didattico, alloggi e altri costi associati. Gli atenei del Nord e quelli privati mostrano tempi di recupero significativamente più brevi confermando la loro superiorità non solo in termini di retribuzione iniziale ma anche di velocità nel ritorno dell’investimento.

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