“Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando”: non sappiamo se Albert Einstein sentisse il bisogno di un Time Manager personale, ma di certo sempre ha visto nel tempo una grande risorsa.
Questa frase risulta più che mai attuali in un’epoca in cui tutto viviamo a stretto contatto con la velocità. Soprattutto durante le ore di lavoro, risulta fondamentale sviluppare una dote in particolare: il time management. Ovvero la capacità di gestire nel migliore dei modi il tempo a disposizione, svolgendo le mansioni richieste nella quotidianità. Secondo le ricerche condotte da Espresso Communication per conto del Consorzio Vero Volley, il time management è una competenza quasi del tutto assente sul lavoro in tutto il mondo.
Gestione del tempo come soft skill
Per Linkedin, più di 8 professionisti su 10 (82%) non sono in grado di gestire il tempo in maniera efficace. Inevitabilmente, non riescono a rispettare le deadline imposte dai superiori e a portare risultati rilevanti. Non sorprende che, secondo un ulteriore approfondimento della piattaforma, più del 40% dei professionisti globali si sia iscritto o abbia già partecipato nel 2024 a corsi utili per diventare degli ottimi Time Manager.
Migliorare o perfezionare la skill della gestione del tempo risulta molto importante perché, stando a quanto specificato da Forbes US, è una delle soft skill più richieste dai recruiter. E sarà una delle più ricercate anche nei prossimi anni.
I super poteri del Time Manager
Ma esistono dei “superpoteri” da sviluppare per arricchire il proprio bagaglio di competenze in questo senso? Sì e sono innumerevoli. Economic Times mette in risalto il “priority power”. Ovvero, l’abilità di stabilire delle priorità fin dalle prime ore della propria giornata lavorativa, completando così innanzitutto i compiti più lunghi e, in seguito, il resto. Inoltre, l’International Journal of Multidisciplinary Research in Arts Science and Technology definisce il concetto di “bundary bliss”, la corretta distinzione tra attività lavorative e mansioni personali. In questo modo, sarà possibile dividere la giornata in due fasi distinte e concentrare l’attenzione su ciò che è più importante a seconda del momento.
Si prosegue con Linkedin che descrive la “distraction defense”. Il lavoratore, per organizzare il tempo a sua disposizione, deve eliminare ogni tipologia di distrazione ed entrare in una specie di bolla in cui pensare esclusivamente ai progetti da portare a termine. E ancora, secondo Mckinsey un Time Manager di livello è capace di prefissarsi degli “smart goal”. Obiettivi pertinenti e specifici correlati a un lasso di tempo necessario per svolgere nel migliore dei modi quanto richiesto. Non meno importante, ogni crescita passa dalla determinazione e dalla voglia di cambiare. Per questo motivo, il portale britannico Management Today parla, nel dettaglio, di “change for growth”.