Le aziende Best Workplaces for Millennials italiane fanno registrare un indice di soddisfazione media dei collaboratori del 91%. Un dato in leggero calo (-1%) rispetto al 2023 ma in crescita del +7% nel confronto con il 2018 (84%).
È quanto emerge dall’edizione 2024 del ranking che identifica le 20 migliori realtà lavorative secondo la generazione Y, che comprende i nati tra il 1981 e il 1997. La classifica è stilata ogni anno da Great Place to Work Italia ascoltando e analizzando le opinioni di oltre 41mila millennial impiegati in 259 organizzazioni.
Entrando ancor più nel dettaglio, le best workplaces presenti nella top 20, nel confronto con le altre realtà non presenti in classifica, fanno registrare performance eccellenti in alcuni ambiti. In primis la retribuzione, dove vi è una differenza di +26 punti percentuali. Altri aspetti che caratterizzano i Best Workplaces for Millennials riguardano la possibilità di ottenere riconoscimenti speciali (+28%) e/o promozioni (+26%). E ancora l’opportunità di trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata (+21%) e, infine, la coerenza dei responsabili tra quello che fanno e quello che dicono (+20%). Oltre alla capacità del top management aziendale di coinvolgere le persone rispetto alle decisioni che influiscono direttamente su aspetti e modalità organizzative del lavoro (+21%).
Best Workplaces for Millennials: il podio
L’organizzazione migliore in cui lavorare secondo i millennial è Teleperformance Italia, consociata del Gruppo Teleperformance, realtà di servizi di contact center che ha le proprie sedi italiane a Roma, Fiumicino e Taranto. Completano il podio Bending Spoons (2°), realtà IT milanese che possiede la tecnologia che alimenta prodotti quali Evernote, Meetup, Remini, Splice, StreamYard, WeTransfer, e Galileo Life (3°), brand globale con sede a Maglie (LE) che supporta i farmacisti italiani.
A livello di settori, il più rappresentato è l’information technology (40%) che può contare su 8 organizzazioni. Seguono servizi finanziari e le assicurazioni (20%) con 4 realtà, servizi professionali, assistenza sanitaria, biotecnologie e farmaceutica (10%) con 2 realtà a testa. Chiudono alberghiero e media (5%) con un’azienda ciascuno.
Alessandro Zollo, CEO di Great Place to Work Italia, spiega che “la percentuale di millennial all’interno delle aziende best presenti nel ranking è passata dal 37% del 2018 al 62% del 2024. Ciò ha comportato un grande ritorno in termini d’investimento sul grado di soddisfazione del capitale umano, data ormai la presenza maggioritaria della popolazione millennial. Emerge anche la diminuzione di variabilità negli anni delle risposte all’interno del questionario. Non sono più i “giovani”, ma coloro i quali spesso gestiscono e sicuramente guideranno le organizzazioni del futuro. In bocca al lupo!”.