Un contratto collettivo nazionale del lavoro che rappresenta un importante passo avanti per il settore della vigilanza privata e dei servizi fiduciari.
Il nuovo contratto “offre a istituti e aziende del comparto un quadro normativo stabile e condiviso che favorirà lo sviluppo di un mercato più competitivo e trasparente. Oltre che il pieno soddisfacimento dei lavoratori”. Lo afferma la segretaria generale di Fesica, Federazione dei sindacati dell’industria, del commercio e dell’artigianato, dopo la firma dei suoi dirigenti al nuovo Ccnl. Un risultato possibile grazie alla capacità delle parti sociali di superare le divergenze. E di trovare soluzioni condivise dimostrando senso di responsabilità nei confronti di dipendenti e imprese.
I punti chiave del Ccnl della vigilanza privata
Tra i punti più rilevanti, l’indennità di arma mensile, l’allineamento alle migliori politiche attive del lavoro, l’indennità mensile aggiuntiva in caso di scadenza e mancato rinnovo del Ccnl. Ma anche l’assestamento dell’importo del buono pasto rispetto alla media nazionale del settore impiegatizio e il riposo aggiuntivo, oltre a quello settimanale, nei profili di orario 5+1+1 o 6+1+1.
“Una risposta concreta, condivisa con le parti datoriali firmatarie ValItalia Pmi, Unci, ItalPmi, Confimprese Italia, Assoesercenti e Aifos, a un settore che negli ultimi anni ha visto un’espansione incontrollata. Con l’ingresso di operatori spesso privi delle necessarie competenze e qualifiche, a discapito della qualità dei servizi offerti e della sicurezza. La corretta e intera applicazione di questo Ccnl presenta tutti gli strumenti per garantire una maggiore tutela dei lavoratori, migliorare la qualità dei servizi offerti e promuovere una gestione più efficiente delle imprese. L’ente bilaterale, inoltre, svolgerà un ruolo fondamentale nella gestione, promuovendo la formazione continua, la conciliazione delle controversie e la gestione dei fondi di settore. Abbiamo firmato un contratto che nel settore farà la differenza”, conclude Fesica.