Come l’AI sta cambiando la corporate education

L'intelligenza artificiale ha il potere di rivoluzionare i percorsi di apprendimento e formazione aziendale, trasformandoli in esperienze sempre più personalizzate e coinvolgenti: le tendenze secondo gli esperti di Futereberry

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L'intelligenza artificiale ha il potere di rivoluzionare la corporate education

Un cambiamento necessario, quello della corporate education, in un paese come l’Italia in cui, stando agli ultimi dati Istat, la partecipazione degli adulti (25-64 anni) ad attività di istruzione e formazione è limitata al 35,7%.

I segnali che arrivano dalle aziende, tuttavia, fanno ben sperare. L’ultima edizione della Corporate Education Community di Polimi Graduate School of Management ci dice che il 93% delle imprese italiane vede la formazione come un elemento di rilievo per il raggiungimento degli obiettivi strategici.

In questo contesto, gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale rappresentano un potente mezzo per ampliare conoscenze e competenze. Soprattutto perché in grado di abilitare nuove modalità di fruizione. Rendendo così l’apprendimento più adattabile alle necessità individuali. Secondo una recente indagine di Futureberry il 79% dei giovani italiani tra i 20 e i 30 anni considera l’IA uno strumento utile per un apprendimento più efficace, poiché facilita l’acquisizione di nuove skill e permette di affinare quelle che già si possiedono.

I 4 trend della corporate education

Non a caso, alcuni tra i principali trend emergenti nel settore della corporate education sono legati proprio all’implementazione dell’IA. Ecco le tendenze che continueranno a svilupparsi e a consolidarsi anche nel 2025.

  1. Personalizzazione avanzata del percorso di apprendimento: la formazione sarà sempre più digitale e incentrata sulle necessità dei singoli. I tool di IA saranno capaci di generare risposte in diverse modalità, spaziando tra mappe concettuali, testi, video e audio, a seconda dei desideri di fruizione. Si confermerà la predilezione per il microlearning o nanolearning, soprattutto in modalità on-demand, creati dall’IA su esplicita richiesta dell’utente. L’IA sarà quindi in grado di comprendere i bisogni formativi specifici e guidare l’apprendimento, ponendo domande e intavolando una conversazione come un vero e proprio tutor.
  2. Integrazione IA con i sistemi aziendali e di corporate education: i tool di IA dialogheranno sempre più con CRM, ERP e altre piattaforme per offrire percorsi formativi integrati. In particolare, grazie all’addestramento specifico delle knowledge base, questi strumenti non forniranno più risposte generiche alle domande degli utenti, ma risposte che rispecchiano l’identità dell’azienda.
  3. Aggiornamento automatico dei contenuti formativi: l’IA Generativa consentirà di produrre materiali sempre aggiornati grazie alle capacità di analisi dei dati in tempo reale. Utilizzando algoritmi avanzati, l’IA può raccogliere informazioni da fonti affidabili, come ricerche scientifiche, notizie e trend di settore, per creare corsi e guide che soddisfino le esigenze specifiche del singolo utente.
  4. Democratizzazione e monitoraggio dell’apprendimento: le opportunità di apprendimento saranno sempre più accessibili per organizzazioni di ogni tipo e dimensione. L’IA permetterà anche alle piccole e medie imprese di creare programmi di corporate education ottimizzati per le specifiche esigenze del settore, senza la necessità di grandi investimenti. Inoltre, i tool basati sull’intelligenza artificiale sono in grado di monitorare i progressi degli utenti e suggerire contenuti personalizzati, aumentando l’efficacia dei percorsi di formazione.

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