Sono 151 le aziende italiane che hanno ottenuto l’ormai “storica” Certificazione Top Employers Italia 2025 rilasciata da Top Employers Institute, ente globale che da 34 anni riconosce l’eccellenza nelle pratiche HR.
Di queste, 48 hanno ricevuto anche la Certificazione Top Employers Europe, mentre 15 si sono distinte come Top Employers Global. Novità 2025, la Certificazione Top Employers Enterprise, dedicata alle multinazionali presenti in almeno 10 Paesi, con oltre 2.500 dipendenti e già certificate in ciascun mercato. Solo 7 aziende italiane hanno raggiunto questo ambizioso traguardo.
Cosa c’è di nuovo nei Top Employers Italia 2025?
Massimo Begelle, Regional Manager Italy & Spain di Top Employers Institute, sottolinea che “se nel 2024 il mondo del lavoro è stato influenzato dal rapporto emergente tra Human Centricity e Intelligenza Artificiale, nel 2025 assisteremo allo spostamento radicale verso obiettivi più collettivi, collaborativi e inclusivi. Per guidare questa trasformazione, gli HR leader dovranno garantire un collegamento tra successo individuale e successo di gruppo”.
Molte aziende hanno già compresso e avviato il cambio di paradigma. Lo testimoniano i numeri di questa edizione:
- 151 aziende certificate Top Employers Italia 2025;
- 48 aziende certificate Top Employers Italia e Europe 2025;
- 20 aziende new entry nel 2025;
- Incremento aziende certificate dal 2009 al 2025: +439,29%.
Abbiamo selezionato le motivazioni e i commenti di alcune realtà italiane certificate.
Astrazeneca
Per l’11° anno consecutivo il Gruppo ottiene la certificazione in Italia, raggiungendo performance migliori rispetto al benchmark globale e a quello del settore farmaceutico. Nel 2024 la crescita occupazionale ha superato i 1.200 dipendenti, di cui circa 400 persone presso la sede di MIND – Milan Innovation District di Milano, valore in aumento del 14,8% sul 2019. Numerose le iniziative di formazione e sviluppo per valorizzare la crescita professionale e personale dei collaboratori.
Forte anche l’impegno nel garantire la parità di genere a tutti i livelli dell’organizzazione, tando da ottenere nel 2024 la certificazione sulla Parità di Genere. Il Gruppo in Italia registra un tasso di occupazione femminile importante, anche a livelli apicali, con una presenza di donne pari al 53,6% del totale degli occupati nel 2023, e in ruoli manageriali pari al 58%. AstraZeneca è anche tra i membri fondatori dell’associazione Valore D e del network PARI, nato per combattere la violenza di genere nei luoghi di lavoro.
“Nel 2024 abbiamo ulteriormente potenziato il nostro sistema di welfare e rafforzato le politiche di inclusione. Ogni decisione aziendale è guidata dall’obiettivo di consolidare una cultura inclusiva, che riconosca il valore di ciascun dipendente e ne favorisca il pieno sviluppo delle potenzialità”, spiega Maria Angela Lentini, direttore Risorse Umane di AstraZeneca Italia.
Birra Peroni
Fra i Top Employer Italia 2025 c’è anche Birra Peroni, che per la quarta volta consecutiva conferma la certificazione. Le aree di “Strategia e Leadership”, “Organizzazione e Ambiente di lavoro” e di “Purpose, Valori, Etica e Sostenibilità” sono le più performanti, ma vi sono contributi significativi anche in tema di salute e benessere, che hanno contributo all’ottenimento di un punteggio complessivo superiore a quello dello scorso anno.
“Il benessere di colleghe e colleghi è molto più di una priorità per noi e il fatto che sia propria quest’area a guidare la crescita è un riconoscimento importante”, dichiara Gianluca Di Gioia, HR Director di Birra Peroni. “Sottolineo in particolare la nostra politica di lavoro flessibile, costruita insieme alle nostre persone e da poco rinnovata, visti gli ottimi feedback ricevuti”. In Birra Peroni, infatti, si può lavorare fino al 50% del tempo da remoto, senza giorni pre-stabiliti e anche per mezze giornate. Con la possibilità di arrivare fino all’80% per i genitori di figli fino a 6 anni di età.
Ing Italia
Ing Italia da oltre un decennio vede riconosciuta la sua posizione come top employer. La certificazione Top Employers Italia 2025 ha assegnato all’azienda un punteggio di 86,95%. Ottenuto grazie al raggiungimento di elevati standard nell’ambito dell’indagine HR Best Practices Survey, che copre 20 argomenti in 6 aree. In particolare, Ing Italia supera il benchmark medio su Employee Listening, Leadership, Purpose & Values, Employer Branding e Work Environment.
Secondo Costanza Ramorino, Head of HR di Ing Italia, “è fondamentale coltivare e liberare il talento delle persone, valorizzando ogni individuo per incoraggiarlo a esprimersi in modo autentico. Permettendo così a ognuno di dare il proprio contributo nella nostra ambizione di diventare la prima alternativa alle banche tradizionali. Per chiunque abbia spirito imprenditoriale e voglia di contribuire in ambiti tech, digital e corporate banking, Ing Italia è il giusto posto di lavoro”.
Per favorire impatti positivi sul coinvolgimento e sulle performance, Ing offre un modello di smart working super-flessibile. Inclusi 30 giorni all’anno dall’estero, per dare libertà di scelta tra lavoro in sede e da remoto. Nelle strategie di wellbeing, la recente equiparazione delle coperture dell’assicurazione sanitaria a tutta la popolazione aziendale, senza distinzione di inquadramento. Inoltre, il 50% dell’Executive Committee è composto da donne. In Ing sono anche presenti gruppi di risorse per dipendenti (ERG): YoungING (focus giovani), Rainbow Lions (focus comunità LGBTQIA+) e Lioness (focus gender balance).
Itas Mutua
La certificazione ricevuta, secondo Itas, è particolarmente significativa rispetto ad altre perché le tematiche oggetto di valutazione non sono mai uguali a se stesse, ma si evolvono con i trend HR. Partecipare al percorso di certificazione permette quindi di avere un confronto costante con il mercato, confermando che gli standard adottati rientrano nell’eccellenza gestionale.
“Per una mutua come la nostra, l’attenzione dedicata al fattore umano è centrale”, spiega Alessandro Molinari, amministratore delegato e direttore generale Itas. “Saper gestire al meglio il nostro capitale umano rappresenta infatti una delle chiavi del successo della compagnia che da oltre 200 anni investe nelle sue risorse. E che, soprattutto negli ultimi anni, risulta particolarmente appetibile per le nuove generazioni di lavoratori”. La recente inclusione nel contratto integrativo aziendale di tre nuove previsioni welfare (bonus natalità, bonus asilo nido e premi di merito scolastico per i figli dei dipendenti) sono una ulteriore conferma di questa strategia.
MediaWorld
La catena di elettronica parte di MediaMarktSaturn Retail Group ottiene la Top Employers Italia 2025 riconfermandosi nel ranking delle 2.300 aziende Top Employers certificate a livello globale. L’impegno e i risultati di MediaWorld in ambito HR si traducono nella riconferma di ulteriori due prestigiosi riconoscimenti: Italy’s Best Employers 2025 e Top Job Best Employers 2024/25.
Il primo, su 5.000 aziende censite, ha individuato MediaWorld fra le migliori 450 realtà nazionali attraverso un sondaggio volontario dei dipendenti realizzato da Statista. Mentre il secondo si basa sul ranking dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza ITQF. Ed è frutto dell’elaborazione di valutazioni dirette e anonime fatte da parte di dipendenti intervistati dall’Istituto. Gli oltre 20.300 giudizi raccolti dai dipendenti delle 2.150 aziende analizzate, sono stati raccolti tramite 34 domande che vertevano su clima di lavoro, sviluppo professionale, prospettive di crescita, sostenibilità e valori aziendali.
Rai Way
Rai Way, società di gestione di reti di trasmissione e diffusione radiotelevisiva per la Rai, concessionaria italiana del servizio pubblico e nell’erogazione di servizi a clienti busines, ha ottenuto la certificazione Top Employers Italia 2025 per il nono anno consecutivo.
“Un successo che si rinnova, un risultato non scontato che riflette e richiede l’impegno costante di tutta la società verso un agire sostenibile a 360 gradi”, commenta Stefania Cinque, Chief Transformation Officer di Rai Way. “Investire nel presente, attraverso un percorso di attenzione continua alle migliori pratiche HR, significa proiezione futura, innovazione e crescita durevole nel tempo, per le proprie persone e per l’intera comunità di riferimento”.
Saint-Gobain
L’azienda di materiali per l’edilizia sostenibile riceve la certificazione per la presenza in Italia su due sedi. In Emilia-Romagna, con lo stabilimento di Fiorano Modenese (MO), sede amministrativa e produttiva specializzata nella produzione di pitture per interni e rivestimenti per esterni a marchio Weber. Poi, in provincia di Ravenna con lo stabilimento di Casola Valsenio, dove si producono soluzioni a base gesso, quali lastre in gesso rivestito, intonaci, rasanti, stucchi e malte a marchio Gyproc.
“Per il dodicesimo anno consecutivo, il riconoscimento conferma il nostro costante impegno nel creare un ambiente di lavoro stimolante e inclusivo”, afferma Gaetano Terrasini, amministratore delegato di Saint-Gobain in Italia. “La valorizzazione delle diversità, gli investimenti nella formazione e la promozione della crescita professionale sono i pilastri su cui fondiamo il nostro successo”.
Vueling
La società del gruppo IAG si conferma, per il secondo anno, unica compagnia aerea europea di passeggeri e unica low cost al mondo a ottenere la Top Employers Italia 2025. “La certificazione dimostra il nostro impegno nei confronti dei dipendenti e la nostra ferma volontà di adattarci a un ambiente di lavoro in continua evoluzione”, spiega Fernando Cuadra, Chief People Officer di Vueling.
Interessante la realizzazione del piano strategico Vueling Transform, per costruire un’azienda pronta alle sfide del futuro. Il piano d’azione Cultural Transformation, invece, prevede programmi di formazione, sviluppo professionale e opportunità di crescita. Oltre a promuovere l’ascolto attivo delle esperienze dei dipendenti attraverso un sondaggio effettuato due volte l’anno. La compagnia aerea ha investito anche più di 14.000 ore in programmi di formazione e offre un’esperienza di onboarding in linea con i propri valori.
L’azienda ha creato gruppi di lavoro come Flying Free, per promuovere l’inclusione, e dal 2024 fa parte di REDI (rete di aziende per la diversità e inclusione LGBTQI+). La leadership inclusiva è un pilastro fondamentale: il 55% dei posti nel comitato direttivo è occupato da donne, tra cui amministratrice delegata e presidente. Nelle posizioni apicali, si va al 40,3%. A livello globale, la forza lavoro dell’azienda è composta per il 51,2% da donne.
Würth Italia
L’azienda altoatesina che distribuisce prodotti per il fissaggio e il montaggio si riconferma tra i migliori datori di lavoro, soprattutto per l’attenzione al benessere dei collaboratori. “Ricevere la certificazione Top Employers Italia 2025 per il quarto anno consecutivo è per noi un motivo di orgoglio e la conferma che stiamo percorrendo la strada giusta. Questo riconoscimento valorizza il nostro impegno nel costruire una cultura aziendale basata su ascolto, fiducia e responsabilizzazione come elementi portanti per abilitare innovazione. Creando un ambiente stimolante e inclusivo che valorizza il talento e incoraggia le persone a osare”, racconta Lucia Simonato, HR Director di Würth Italia. Pur essendo una multinazionale, Würth mantiene un forte spirito familiare, dove benessere e sviluppo dei collaboratori sono leve fondamentali per raggiungere performance di eccellenza.
L’azienda ha lanciato diverse iniziative a supporto dello sviluppo delle competenze dei dipendenti. Come un programma di digital upskilling, che mira a fornire a tutti un adeguato livello di consapevolezza digitale. Inoltre, Würth ha di recente introdotto un servizio di supporto psicologico, socio-assistenziale, legale e fiscale gratuito per supportare i dipendenti nell’affrontare le complessità della vita di tutti i giorni. Sempre nell’ottica di migliorare il benessere dei dipendenti, con il duplice obiettivo di tutelare l’ambiente, ha inoltre lanciato un nuovo progetto pilota chiamato Smart Mobility, nell’ambito delle iniziative dedicate alla mobilità casa-lavoro.