Cibo come fondamento e strumento formativo

Seminare cultura attraverso un sistema di saperi che valorizza gli alimenti e la nutrizione, puntando su un nuovo polo di formazione, per lo sviluppo di competenze tecniche e manageriali, che non si rivolge esclusivamente al mondo della ristorazione: ecco la Cirfood District Academy

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Arriva a Reggio Emilia la Cirfood District Academy

di Maria Cecilia Chiappani | La Cirfood District Academy è un punto di riferimento per imprese, professionisti, enti di formazione, università e studenti nel prestigioso contesto della Food Valley emiliana.

Nata all’interno del Cirfood District, centro di ricerca e innovazione inaugurato nel 2022 a Reggio Emilia dall’omonima azienda che opera nella ristorazione collettiva, si propone come sistema formativo esperienziale e personalizzato. Obiettivo, soddisfare chi desidera sperimentare un apprendimento nuovo, favorendo e motivando la crescita delle proprie persone o avviando percorsi personali di sviluppo.

Luca Sartelli Cirfood District Academy
Luca Sartelli, Direttore Risorse Umane & Organizzazione di Cirfood

“Oltre a essere l’ingrediente fondamentale della nostra attività quotidiana, il cibo rappresenta per noi una metafora e un catalizzatore per rendere speciale ed efficace il momento formativo”, spiega Luca Sartelli, Direttore Risorse Umane & Organizzazione di Cirfood. “Siamo fortemente convinti che investire nella formazione significhi investire nel futuro. Per questo, i corsi vengono appositamente progettati per rispondere alle esigenze di un pubblico diversificato e per creare radici che sappiano alimentare la cultura”.

L’occasione era il lancio della Cirfood District Academy, ambiziosa novità che proietta la big della ristorazione collettiva nella più ampia dimensione degli approcci innovativi alla formazione. Ma intervistando Luca Sartelli, abbiamo “sconfinato” su altri interessanti aspetti legati alla sua personale esperienza di Direttore HR e alla valorizzazione delle persone nelle aziende.

Cirfood District Academy nasce all’interno di un percorso di formazione interna già consolidato. Da dove siete partiti e come siete arrivati a comprenderne il potenziale valore anche per le persone non appartenenti alla ristorazione?

La Cirfood District Academy nasce dall’esperienza maturata attraverso l’Accademia Cirfood e dalla consapevolezza che la condivisione di valori e conoscenze possa essere un potente motore di crescita. L’esperienza vissuta sul campo ci ha portato a considerare che il nostro approccio, basato sulla centralità del cibo e della nutrizione come metafore di formazione, potesse essere utile non solo nel settore della ristorazione, ma anche in altri contesti aziendali e sociali. L’Academy nasce a questo scopo, per creare percorsi che stimolino la creatività e le competenze trasversali, adatti a settori diversi, con il cibo come elemento aggregante.

Ci può spiegare meglio come la missione “Seed the Future”, si applica al nuovo progetto?

“Seed the Future” racconta l’intento di seminare cultura, idee e soluzioni innovative per favorire la crescita delle persone e delle comunità. Questo obiettivo si traduce in un sistema formativo che punta a nutrire le passioni e le aspirazioni individuali, utilizzando il cibo come catalizzatore per sviluppare competenze e alimentare una cultura del benessere e della sostenibilità. È un invito a costruire il futuro con consapevolezza. In particolare, la vision di Cirfood è “Feed the Future” e “Seed the Future” è alla base della realizzazione della nostra visione d’impresa.

Come è strutturata l’Academy? Quali tipologie di corsi ed esperienze offre e a chi si rivolge?

La Cirfood District Academy offre un’ampia gamma di attività formative, dai corsi personalizzati per aziende, come team cooking e cooking game, a master e summer school in collaborazione con università e partner di eccellenza. Gli spazi del Cirfood District, come la cucina sperimentale e il laboratorio sensoriale, permettono esperienze uniche rivolte a professionisti, studenti, imprese e famiglie, con percorsi diversificati e personalizzati. Il sistema dell’Academy propone opportunità di crescita per chiunque voglia sviluppare o aggiornare le proprie competenze, o anche esplorare nuove modalità e dimensioni di apprendimento.

Una riflessione sulla sua attività di direttore HR. Quali sfide la caratterizzano in un settore e in un luogo così strategico per il made in Italy?

Il settore della ristorazione collettiva rappresenta una sfida continua, tra la necessità di garantire qualità e sostenibilità e il compito di attrarre e trattenere talenti in un contesto spesso sottovalutato. Lavorare per un’impresa di servizi per le persone richiede di bilanciare innovazione e tradizione, avendo a cuore il benessere delle persone e la loro crescita professionale. Per questo, risultano fondamentali la promozione e la realizzazione di un ambiente di lavoro inclusivo e motivante, che permetta a ognuno di esprimere il proprio potenziale.

Può offrire qualche consiglio ai giovani che scelgono questo percorso professionale?

Alle nuove generazioni posso consigliare di abbracciare questo settore con passione e curiosità, perché offre numerose opportunità di crescita personale e professionale. È un ambito in cui si può fare la differenza, non solo in termini di carriera, ma anche per il valore che si genera per le comunità e l’ambiente. È importante avere un approccio curioso e aperto e un forte spirito di innovazione, perché il settore della ristorazione collettiva è in continua evoluzione.

Anche voi siete alle prese con carenza di personale e confronto generazionale? Ci racconta qualche esperienza?

La carenza di personale è una sfida significativa, ma ci impegniamo nel trasformarla in un’opportunità, investendo nella formazione e nella valorizzazione delle persone. Attraverso la Cirfood District Academy, in particolare, proponiamo programmi che non solo potenziano le competenze, ma favoriscono anche il dialogo tra generazioni, creando occasioni di confronto e collaborazione.

Crediamo che il coinvolgimento emotivo e il senso di appartenenza siano fondamentali per creare un ambiente di lavoro inclusivo, dove le persone si sentano libere di esprimere al meglio potenzialità e talenti. Questi sforzi vengono accompagnati da apposite politiche di welfare aziendale, per favorire il benessere delle nostre persone e affrontare con successo le diverse sfide del settore. Il comparto ha infatti vissuto momenti complessi dati dagli strascichi della pandemia, dalla difficoltà nel reperire personale e dalla crescente necessità di bilanciare vita privata e professionale. Per superare questi aspetti sono per noi cruciali approccio e storytelling innovativi, capaci di valorizzare sotto una nuova luce le potenzialità della ristorazione collettiva. Ciò è possibile creando sinergie con istituti alberghieri e scuole di alta formazione, per migliorare la capacità di employer branding.

Infine, quali difficoltà riscontra nel trasmettere a colleghi HR e imprenditori che possono beneficiare dell’Academy il significato più profondo, ma anche concreto, di prendersi cura delle proprie persone?

La chiave è dimostrare, attraverso azioni concrete, che investire nelle persone non è solo una scelta etica, ma anche un vantaggio competitivo. Attraverso il Bilancio di Sostenibilità, mostriamo come l’integrazione di pratiche sostenibili e la cura del personale generino valore tangibile per l’impresa e per le diverse comunità. Il messaggio diventa ancora più potente quando si evidenziano i risultati ottenuti, come la crescita del benessere aziendale e il miglioramento delle performance operative. Questo approccio richiede tempo e impegno, ma è essenziale per costruire organizzazioni resilienti e orientate al futuro.

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