Come favorire l’occupabilità dei giovani nei prossimi 5 anni

Junior Achievement Italia, organizzazione non profit dedicata all’educazione economico-imprenditoriale e all’orientamento nella scuola, ha presentato le linee guida per il prossimo quinquennio

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Junior Achievement Italia ha presentato le linee guida per supportare orientamento e occupabilità dei giovani

Junior Achievement è la più vasta organizzazione non profit al mondo dedicata alleducazione economicoimprenditoriale e allorientamento nella scuola, con numerose sinergie per sostenere la maggiore occupabilità dei giovani.

Nominata per il Premio Nobel per la Pace negli ultimi quattro anni, nel nostro Paese JA è presente da oltre vent’anni ed è guidata dalla presidente Anna Gionfriddo, AD di Manpower Group Italia. L’associazione ha sedi a Milano, Roma, Padova, Genova e Catania e nell’ultimo anno scolastico ha visto coinvolti 468 scuole, 1.177 volontari e 1.024 docenti. In occasione dell’evento annuale dell’organizzazione sono state presentate le linee strategiche da qui al 2030.

Puntare sulla Scuola Abilitante

Al centro dell’impegno strategico di JA Italia c’è la “Scuola Abilitante”, ossia una scuola capace di rendere accessibili al mondo dell’istruzione strumenti e risorse per una crescita personale e professionale. L’approccio implica una contaminazione continua tra scuola, impresa e policy maker, con l’obiettivo di allineare costantemente il sistema educativo alle discipline emergenti.

In questo modo, sarà più facile identificare attitudini e scelte individuali, supportando l’orientamento verso un futuro in linea con i trend del mercato del lavoro, favorendo appunto la concreta occupabilità dei giovani. La scuola abilitante ha, quindi, obiettivi importanti: supporto orientativo, formazione continua, valorizzazione delle diversità. Ambiti dove JA Italia ha una forte leadership quale connettore fra mondo della scuola e lavoro.

Sviluppare competenze tecniche e non solo

JAI ha firmato un accordo con il Ministero dell’Istruzione per la formulazione di un protocollo di intesa riferito alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Per instaurare una collaborazione reciproca con lo scopo di allineare il sistema educativo con la realtà del mondo del lavoro e per il miglioramento dell’occupabilità dei giovani.

L’intesa tende alla rivalutazione della formazione tecnica nell’ottica di moltiplicare le opportunità di orientamento, contribuendo a ridurre gli abbandoni scolastici precoci, il numero di NEET. Integrare le soft skill e il mindset imprenditoriale alle skill tecniche e affiancare le competenze sociali e umane alla tecnologia è il contributo che JA Italia vuole dare con questo protocollo.

Promotore di questa iniziativa, da parte del Ministero, Maurizio Adamo Chiappa. L’ex dirigente scolastico dell’Istituto Guglielmo Marconi di Dalmine (BG) è attualmente in carica al Ministero come Direttore generale per l’istruzione tecnica e professionale e per la formazione tecnica superiore.

Human skill per l’occupabilità dei giovani

Miriam Cresta, Ceo di JA Italia, spiega: “Nei prossimi anni moltissimi giovani entreranno con competenze tecniche all’interno delle organizzazioni e delle imprese. Come JA Italia crediamo che questa nuova attenzione alla formazione tecnica possa contribuire alla riduzione della durata della transizione scuola-lavoro per i neodiplomati, che in Italia è significativamente superiore alla media europea. Quest’attenzione alle competenze tecniche non significa però che le human skill non siano più necessarie. Tutte le esperienze legate alla sfera imprenditoriale, allo spirito di iniziativa, alla creatività, alle competenze relazionali e sociali continuano a essere molto importanti. Sarà quindi fondamentale riuscire a comporre il più possibile il proprio curriculum scolastico mettendo insieme nozioni che li aiutino a legare queste diverse skill”.

Significative anche le parole di Anna Gionfriddo: “Nella mia lunga carriera nell’ambito delle risorse umane ho potuto toccare con mano quanto le human skill possano fare la differenza nel mondo del lavoro e sono ora grata a JA Italia per avermi scelta come presidente, permettendomi di impegnarmi in prima persona per il futuro dei giovani. Sono sicura che, grazie alla nostra community di partner aziendali e istituzionali, volontari, docenti, riusciremo non solo a raggiungere gli obiettivi prefissati, ma a superarli”.

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