Tutto pronto per Innovation Training Summit, evento internazionale dedicato alla formazione e all’innovazione, organizzato da Ecosistema Formazione Italia (EFI): due giorni, il 3 e il 4 aprile all’Auditorium della Tecnica di Roma, per riflettere sulle sfide della formazione e sui cambiamenti di un mercato del lavoro sempre più complesso tra invecchiamento demografico e competenze che mancano.
Dal 2009, l’età media della forza lavoro (occupati e disoccupati 15-64enni) è diventata superiore a quella della popolazione. L’Italia è il paese europeo, insieme alla Bulgaria, in cui questo segmento di popolazione ha l’età media più alta (44 anni) di 1,8 anni superiore alla media europea. Inoltre, sempre secondo i dati che verranno presentati durante l’evento, a gennaio 2025 si contavano poco più di 24 milioni di occupati, circa 1 milione e 600mila disoccupati e poco più di 12 milioni di inattivi (Istat, marzo 2025). Nonostante questo, però, alcune imprese hanno notevoli difficoltà a coprire alcune posizioni vacanti.
Invecchiamento demografico e skill gap
Secondo le stime elaborate da Istat, dal 2018 al 2023 è raddoppiata la quantità di contratti con difficoltà di reperimento. Passando dal 26% al 45% ed evidenziando un notevole skill gap tra le competenze disponibili e le necessità reali delle aziende. Un fenomeno che riguarda non solo i lavoratori ad alta qualificazione. Ma anche quelli a media-bassa qualificazione, indispensabili per il mantenimento delle filiere produttive.
“L’invecchiamento demografico e il deficit di istruzione costituiscono debolezze strutturali che hanno un impatto rilevante sul mercato del lavoro”, precisa Cristina Freguja, capo dipartimento per le statistiche sociali e demografiche di Istat. “Nel prossimo futuro si dovrà far fronte allo scarso ricambio generazionale e alla necessità di trovare profili sempre più qualificati. Grazie alla formazione continua ci sono ampi margini di miglioramento, anche per le numerose opportunità della transizione digitale che dovremo imparare a governare”.
Il problema della sovra-istruzione
Un terzo degli occupati laureati attuali risulta sovra-istruito. Questo fenomeno riguarda in particolar modo gli stranieri (62,3% rispetto agli italiani, che sono il 32,5%) e le donne, occupate prevalentemente nei lavori di ufficio (40,6%) e in professioni tecniche (35,8%).
“Viviamo un momento particolarmente complicato. L’avanzamento della tecnologia è certamente un grande plus, ma allo stesso tempo porta le competenze a diventare obsolete in tempi sempre più rapidi”, aggiunge Kevin Giorgis, presidente di Ecosistema Formazione Italia (EFI). “Investire nella formazione, creando occasioni di incontro e confronto tra aziende, lavoratori e istituzioni come il Summit è essenziale per colmare il gap tra competenze dei candidati e necessità delle aziende, che rischia di aumentare inesorabilmente”.