di Laura Reggiani |
L’evento sulle nuove sfide digitali dei leader, organizzato a Milano da 4.Manager, Digit’Ed e 24Ore Business School, ha esplorato il tema dell’innovazione tecnologica e il valore delle competenze manageriali.
In un contesto in cui le trasformazioni digitali avanzano a velocità senza precedenti, saper navigare con adattabilità, visione strategica e padronanza delle tecnologie emergenti è cruciale per il successo. Questo quanto emerso dal convegno “Leader del futuro: le nuove sfide dell’innovazione digitale”. Occasione in cui è stato anche presentato il nuovo percorso di alta formazione “Digital Leap, accelerare il potenziale manageriale verso il futuro”.
Governare i cambiamenti della rivoluzione tecnologica
Fornire ai manager temporaneamente senza occupazione gli strumenti e le conoscenze per comprendere e governare i cambiamenti dettati dalla rivoluzione tecnologica è l’obiettivo del percorso di alta formazione promosso da 4.Manager, in collaborazione con Digit’Ed e 24Ore Business School. Partito a fine febbraio, il percorso di alta formazione Digital Leap coinvolge 60 manager inoccupati sui temi di Intelligenza Artificiale, Cybersecurity e Big Data. Leve strategiche per cogliere nuove opportunità, migliorare i processi e creare ambienti di lavoro orientati allo sviluppo.
Eppure, dai dati dell’Osservatorio 4.Manager emerge che un’azienda su due segnala la carenza di competenze come ostacolo principale all’utilizzo dell’AI, con forte divario tra grandi e piccole imprese. L’Italia si posiziona agli ultimi posti per mancanza di competenze digitali secondo il Digital Economy and Society Index. Il dato, confermato anche dallo Skills Outlook report dell’Ocse, è alla base della forte difficoltà che le organizzazioni riscontrano nell’affrontare la trasformazione digitale.
Digital Leap, perché fare alta formazione
Da qui l’idea di sviluppare un percorso di alta formazione per fornire una combinazione di competenze tecniche avanzate e soft skill relazionali, necessarie alle imprese per perseguire la competitività e la capacità di innovare in modo sostenibile. “Nella quarta rivoluzione industriale, la trasformazione digitale guidata dall’AI rappresenta una sfida complessa”, ha dichiarato Stefano Cuzzilla, presidente di 4.Manager. “Ma anche un’opportunità unica da cogliere velocemente. Il successo dipenderà dalla capacità di mantenere l’intelligenza umana al centro del processo di crescita del sistema produttivo. La formazione, l’upskilling e il reskilling delle competenze sono fondamentali per affrontare le sfide della digitalizzazione”.
Una piattaforma di “Skill Intelligence”
Per individuare le reali esigenze delle imprese in termini di domanda di competenze manageriali attuali e future, l’Osservatorio 4.Manager ha sviluppato un innovativo sistema di “Skill Intelligence”. Si tratta di una piattaforma in grado di monitorare, mappare e prevedere l’evoluzione delle competenze nel mercato del lavoro, a supporto dello sviluppo economico e sociale. Uno strumento di grande interesse che consente di individuare i profili più richiesti e di difficile reperimento, analizzando le correlazioni tra micro-competenze, aree aziendali, settori produttivi, digitale e green.
“L’Italia sta affrontando sfide molto complesse. Ma con il suo mix unico di talenti creativi e tecnologici offre un terreno fertile sia per l’adozione di modelli organizzativi basati sulle competenze, sia per sfruttare l’intelligenza artificiale al servizio delle nostre tante produzioni di pregio. Molte nostre filiere sono pronte ad abbracciare il paradigma delle competenze anche integrando l’AI generativa nei processi di generazione e rigenerazione delle competenze. Grazie alle quali potremo recuperare il gap tecnologico e le distorsioni provocate dalla crisi demografica” ha dichiarato Giuseppe Torre, responsabile scientifico dell’Osservatorio 4.Manager.
“Nell’era dell’AI, per un’azienda il capitale umano qualificato è il principale asset su cui costruire la propria competitività. Il nostro compito è formare persone che siano in grado di gestire le sfide digitali di domani. Tornando a essere risorse qualificate ed essenziali per le aziende” ha concluso Mario Vitale, Chief Sales & Business Development Officer di Digit’Ed.