L’elevato livello di fiducia dei collaboratori è il segreto alla base della crescita di fatturato dei 75 migliori ambienti di lavoro italiani, anche se, nel ranking Best Workplaces Italia 2025 hanno registrato un Trust Index medio dell’84%, in calo del 5% rispetto alla classifica 2024.
La decrescita però si spiega con il fatto che, per la prima volta, è stata inserita una categoria demografica in più per le grandi aziende, quelle tra 500 e 999 collaboratori. Dato che le aziende più grandi fanno registrare livelli di soddisfazione lavorativa notevolmente più bassi (75%), la media si sposta verso il basso. Se si volesse mantenere un confronto “ceteris paribus” con le categorie dello scorso anno, l’indice arretrerebbe comunque, ma di circa due punti percentuali.
Un altro interessante parametro d’analisi della classifica stilata da Great Place to Work Italia è l’Overall Satisfaction. Una valutazione più diretta dell’eccellenza di un ambiente di lavoro che, nel 2025, è risultato all’87% (-5% sul 2024). Con una differenza del +44% rispetto alla media italiana (43%).
Best Workplaces Italia 2025: i dettagli
La classifica Best Workplaces Italia 2025 è realizzata ascoltando il parere di 203mila collaboratori di 404 organizzazioni nazionali. Suddivise in 5 categorie in base al numero di collaboratori: 10-49, 49-149, 150-499, 500-999, +1.000. Analizzando il profilo, il 59% sono maschi e il 41% femmine. Uno su due (49%) sono Millennial, quasi 4 su 10 (39%) appartengono alla Generazione X e meno di uno su 10 (7%) sono della Gen Z.
Entrando più nel dettaglio, si scopre come un’organizzazione su 3 (30,67%) appartenga al settore IT. Seguono biotecnologie e farmaceutica (14,67%), servizi finanziari e assicurazioni (12%), industria manifatturiera e produzione (10,67%), servizi professionali (6,67%), sanità (5,33%), retail e telecomunicazioni (4%), advertising e marketing, ospedaliero e media (2,67%) e costruzioni, educazione e formazione e trasporti (1,33%). A livello di distribuzione territoriale, invece, quasi 7 aziende su 10 hanno sede in Lombardia (52%) e nel Lazio (17,3%). In totale sono 11 le regioni italiane rappresentate nel ranking. Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Campania, Basilicata, Calabria e Sardegna non hanno invece “best workplace”.
“Metà delle organizzazioni in classifica siano italiane e 8 aziende Super Large su 15 (quelle con oltre 1.000 collaboratori) sono italiane. A testimonianza del fatto che si può fare grande impresa ascoltando, responsabilizzando e misurando l’esperienza lavorativa delle persone”, commenta Beniamino Bedusa, presidente di Great Place to Work Italia.
Differenze negli indicatori
I 75 migliori ambienti di lavoro italiani, nel confronto con il 2024, mostrano indicatori stabili rispetto ad ambiti quali DE&I, flessibilità e welcoming. Mentre coinvolgimento nelle decisioni, visione strategica e capacità di adattamento ai cambiamenti sono in calo. Le differenze più rilevanti tra i best workplace e la media italiana riguardano l’orgoglio per il proprio lavoro (+31%), il desiderio di lavorare a lungo all’interno dell’organizzazione (+32%) e la percezione dell’esclusività del proprio impiego (+32%).
Analizzando invece il Trust Index medio, registrato sulla base delle dimensioni delle migliori organizzazioni italiane, si evince come vi sia un divario tra l’indice di fiducia fatto registrare dalle piccole aziende presenti nel ranking (96%) rispetto ai dati delle imprese medie (88%), medio-grandi (85%), grandi (78%) e super grandi (75%). Tra i settori a più elevata fiducia, educazione e formazione, advertising & marketing e media. In fondo alla classifica, manifatturiero, costruzioni e trasporti.
Best Workplaces Italia 2025: commento alla classifica
Nella nuovissima categoria delle aziende con più di 1.000 collaboratori, la migliore organizzazione in cui lavorare è TP (telecomunicazioni), seguita da AbbVie (biotecnologie e prodotti farmaceutici) e Johnson & Johnson (healthcare). Passando alla categoria delle organizzazioni che hanno tra i 500 e i 999 collaboratori trionfa Hilton (hospitality). Davanti a Cisco System (Information Technology) e ConTe.it (assicurazioni).
Nella categoria delle aziende che hanno tra i 150 e i 499 collaboratori vince Bending Spoons (Information Technology). Completano il podio MetLife (servizi finanziari & assicurazioni) e Vianova (telecomunicazioni). Il podio della categoria tra i 50 e i 149 collaboratori vede al primo posto Biogen (biotecnologie) e poi Skylabs (consulenza digitale) e Galileo Life (healthcare). Nella categoria con un numero di dipendenti compreso tra 10 e 49, il primo posto lo conquista Auditel (media) davanti a Mindset (Information Technology) e Eoliann (Information Technology).