Cosa succede al termine dello stato di emergenza?

La normativa e le implicazioni per le aziende sulla fine dello stato di emergenza, guardando in particolare allo smart working

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Stato di emergenza, quali novità con la sua fine

La data da segnare è il 31 marzo 2022, ovvero la fine dello stato di emergenza, ricorda Francesco Iasi nella newsletter di Variazioni.

Da quel giorno verrà infatti meno la misura eccezionale introdotta il 31 gennaio 2020 e poi prorogata più volte. I principali cambiamenti riguardano il lavoro, in particolar modo lo Smart Working. 

Cosa accade dopo lo stato di emergenza

Stante alla normativa in vigore a oggi, si dovrebbe tornare al regime ordinario per l’attivazione dello Smart Working. Da aprile, dunque, datori di lavoro e lavoratori dovranno negoziare per legge degli accordi individuali sul telelavoro. Inoltre, nella procedura di invio della Comunicazione Obbligatoria al Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali, andrà allegato il pdf dell’accordo individuato siglato tra le parti. 

Forse sarà più semplice?

Il Ministero del Lavoro, tuttavia, sembra voler modificare tale procedura. In questo modo, dal 1° aprile 2022 l’invio della Comunicazione Obbligatoria non prevederebbe l’obbligo di invio della copia dell’accordo. Lo Smart Working è uno strumento agile che richiede una gestione burocratica altrettanto snella e questo sarebbe un alleggerimento amministrativo importante. In linea con quanto già succede con le Comunicazioni Obbligatorie di avvio, modifica e cessazione dei rapporti di lavoro.


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