Una chat con intelligenza artificiale che accorcia le distanze tra le aziende e dipendenti: nasce così il nuovo progetto di Indigo.ai e Hacking Talents.
Come funziona? Attraverso una semplice chat, disponibile sui diversi canali di comunicazione interna, i dipendenti avranno la possibilità di fare domande (principalmente in modalità anonima) su vari ambiti legati alla vita aziendale e al loro benessere professionale.
Cosa si chiede? Dai percorsi di carriera al funzionamento dei processi interni ai servizi welfare ai benefit messi a disposizione (troppo spesso sconosciuti alla maggioranza del personale). Ma c’è anche la possibilità di segnalare eventuali situazioni di insoddisfazione lavorativa, necessità psicologiche e burnout, fino alla denuncia di situazioni di mobbing o molestie.
Dialogo con intelligenza artificiale
L’azienda avrà a disposizione una tecnologia flessibile, adatta a supportare il dipartimento HR indipendentemente dalla dimensione e dal settore. La soluzione di Indigo.ai e Hacking Talents permetterà infatti alle imprese di fornire pronte risposte ai propri dipendenti, ma grazie all’intelligenza artificiale sarà anche in grado di raccogliere e analizzare dati preziosissimi sulle domande più frequenti.
Un tema importante in ottica di interpretare l‘insoddisfazione dei dipendenti. E di colmare il gap che le ricerche recenti individuano (dati McKinsey) tra le motivazioni che spingono le persone a cambiare. Tutto questo grazie a tecnologie di deep learning che, applicate al linguaggio naturale, sono in grado di comprendere le informazioni nel testo o nella voce in maniera completamente automatica. Permettendo anche di portare insights e statistiche anonime ai vertici delle società.
Consapevolezza delle aziende
In questo modo l’impresa potrà avere una fotografia reale e sempre aggiornata dei propri dipendenti. E indirizzare nel modo migliore i propri investimenti, aumentando la retention e diminuendo l’insoddisfazione.
“Sempre di più le imprese cercano di comunicare con i clienti reali e potenziali, attraverso chatbot e assistenti virtuali che rispondano immediatamente, 24 ore su 24, e in maniera puntuale, alle loro domande – dichiara Gianluca Maruzzella, Co-founder e CEO di Indigo.ai –. Ma questi strumenti non erano ancora stati usati per analizzare un’altra importantissima faccia della medaglia di ogni azienda: il personale. Oggi le imprese italiane avranno a disposizione un assistente virtuale tra i più avanzati sul mercato. Capace di assistere i dipendenti e restituirne all’azienda una visione chiara.”
“Hacking Talents nasce proprio con l’intento di supportare le persone ad evolvere dal punto di vista professionale – aggiunge Federica Pasini, Co-founder e CEO di Hacking Talents –. Fornire una tecnologia capace di ascoltare, comprendere e analizzare le conversazioni tra un lavoratore e l’azienda senza instillare giudizi è proprio il punto di svolta che molte corporate stanno cercando. In questi mesi in cui i talenti (specialmente quelli più giovani) decidono di dare le dimissioni”.