Un CCNL Unico per il Turismo innovativo per spingere il settore turistico oltre le secche della crisi economica.
FederTerziario, FederTerziario Turismo e UGL, con l’assistenza tecnica di ANCL, hanno siglato il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle aziende del settore turismo, dei pubblici esercizi e della ristorazione. Il nuovo accordo punta a incentivare la qualificazione professionale delle risorse e a migliorare la qualità del servizio erogato. Al fine di accrescere la competitività delle imprese e di favorire il miglioramento degli aspetti sociali.
CCNL Unico per il Turismo: i punti chiave
Formazione continua e qualificazione professionale sono i punti di forza del nuovo accordo nazionale. Sono infatti ritenuti strumenti necessari anche per puntare sull’evoluzione digitale delle imprese turistiche. Un’attuale criticità già evidenziata dai dati Istat, che registrano percentuali contenute (6,6% del totale) nell’assunzione di personale con competenze specialistiche in ICT tra le imprese turistiche con 10 o più addetti. Così come si segnala la carenza di corsi di formazione rivolti a sviluppare le competenze dei propri addetti (24,7% del totale). A questo proposito, un ruolo chiave sarà rivestito da FondItalia, il fondo interprofessionale di FederTerziario dedicato allo sviluppo delle competenze dei lavoratori.
“Si tratta di un contratto inclusivo che abbraccia le necessità dell’intero comparto, pur contemplandone le peculiarità, per rispondere alle necessità di competitività e semplificazione delle imprese – commenta Enzo Carella, presidente di FederTerziario Turismo -. Il nuovo CCNL Unico per il Turismo raccorda per la prima volta le necessità di flessibilità organizzativa delle imprese con il diritto alla fruizione del tempo libero ed alla valorizzazione professionale dei lavoratori”.
In tal senso si muovono due importanti novità. La possibilità di frazionare la fruizione dei periodi di ferie e l’avanzamento al 6° livello di minimo retributivo per le risorse aziendali. Ma il contratto mette a disposizione anche una serie di servizi di welfare bilaterale che, oltre a fornire strumenti di crescita per imprese e lavoratori, favoriscono la creazione di un clima aziendale sereno e produttivo.