La carenza di competenze è un problema globale

L’edizione 2022 della ricerca Cornerstone evidenzia il circolo virtuoso delle organizzazioni altamente performanti ma c'è grande preoccupazione per la mancanza di competenze e talenti

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Carenza di competenze: il problema delle aziende globali

La carenza di competenze e di talenti è fra i problemi più urgenti da affrontare nei prossimi tre anni.

A dirlo, la metà dei datori di lavoro intervistati nell’ambito dell’edizione 2022 della ricerca globale Thriving in the Global Skills Shortage: Your Path Through the Wilderness di Cornerstone OnDemand, che indaga i trend legati ai nuovi scenari dello sviluppo delle competenze. L’indagine identifica, inoltre, una forte correlazione tra le performance generali dell’azienda e il supporto allo sviluppo di nuove competenze offerto al personale.

Il pensiero di datori e lavoratori

La ricerca, suddivisa in due parti, ha coinvolto 1.800 lavoratori e oltre 800 business leader in Nord America, Emea e Asia Pacifico. Un risultato significativo è la differenza di 30 punti percentuali nel gap tra la fiducia nei programmi di apprendimento da parte dei datori di lavoro e quella dei dipendenti nella capacità dell’azienda di supportarli nello sviluppo delle proprie competenze.

In base ai dati del 2020, questo gap si è effettivamente allargato per le imprese con performance nella media o sotto la media. Sebbene la fiducia dei datori di lavoro nella propria capacità di comprendere e risolvere le esigenze dei dipendenti sia cresciuta, la fiducia dei lavoratori è in realtà diminuita di 5 punti. Solo il 55% dei dipendenti ritiene che per la propria organizzazione lo sviluppo delle competenze sia una priorità.

I dati sulla carenza di competenze

La carenza di talenti e le nuove sfide, come la trasformazione digitale, minacciano la capacità di molte organizzazioni di crescere. Il gap sopra evidenziato si è allargato o ristretto in funzione della forza dell’organizzazione. Le organizzazioni altamente performanti (High-performing organizations, HPO) mostrano un gap molto più stretto tra opinione dei lavoratori e dei datori di lavoro. Le organizzazioni altamente performanti non solo hanno dato maggiore priorità allo sviluppo delle competenze rispetto ad altre organizzazioni. Ma anche i loro dipendenti hanno la stessa percezione: in queste aziende, infatti, il gap tra visione del lavoratore e del datore di lavoro è solo dell’11%.

Al contrario, le organizzazioni con performance inferiori non solo hanno dato una priorità molto più bassa allo sviluppo delle competenze, ma solo una percentuale inferiore al 20% dei dipendenti concorda sul fatto che lo sviluppo delle competenze sia un obiettivo importante, con un gap del 42%.

Come affrontare il gap e costruire competenze

Al fine di ridurre il gap evidenziato nella percezione da parte di lavoratori e datori di lavoro e affrontare l’incertezza, il report indica alcuni passi pratici.

In particolare:

  • prevedere di quali competenze l’azienda avrà bisogno e identificare le potenziali mancanze in termini di competenze;
  • integrare una tecnologia intelligente per la gestione delle competenze all’interno di altri strumenti per lo sviluppo della carriera;
  • favorire una cultura della formazione che dia priorità alla costruzione di competenze e consenta alle persone di crescere;
  • definire strategicamente e rendere disponibili allo staff contenuti formativi più moderni, rilevanti e personalizzati;
  • adottare un modello di selezione che privilegi il personale interno all’azienda per incoraggiare lo sviluppo di nuove competenze e la crescita professionale.

“Le organizzazioni dovranno orientarsi sempre più verso un approccio alla formazione e alla gestione dei talenti che privilegi lo sviluppo di nuove competenze – commenta Ajay Awatramani, Chief Product Officer di Cornerstone -. Come? Analizzando quali siano i bisogni dell’azienda in termini di competenze e quali skill saranno necessarie in futuro e identificando un percorso rilevante e coinvolgente che permetta alle persone di costruire in modo efficace tali competenze”.

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