Il testo sull’equo compenso va approvato

I vertici di ProfessionItaliane sottolineano l’urgenza di dare ai professionisti un testo, atteso ormai da troppo tempo, che sia “organico e completo”

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Equo compenso: l'appello di ProfessionItaliane

Indispensabile giungere al più presto all’approvazione definitiva del testo del Disegno di legge sull’equo compenso ai professionisti. Senza apportare ulteriori modifiche alla versione licenziata dalla Camera dei Deputati e ora all’attenzione della Commissione Giustizia del Senato.

A ribadirlo ProfessionItaliane, associazione che raggruppa 23 Consigli Nazionali ordinistici e circa 2.000.000 di professionisti, in una lettera inviata alla Commissione. Pur ritenendo legittima la possibilità di apportare ulteriori modifiche al testo di legge, Armando Zambrano e Marina Calderone, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione, sottolineano l’urgenza di dare ai professionisti italiani un testo, atteso ormai da troppo tempo, che sia “organico e completo”. Per porre fine alle prestazioni professionali gratuite e imporre il rispetto dei principi dell’equo compenso ai committenti cosiddetti “forti”.

Urgente procedere sull’equo compenso

“Prioritaria e indispensabile – si legge nella lettera – l’approvazione definitiva del provvedimento nella stesura attuale senza modifiche”. Questo per non vanificare gli sforzi che hanno richiesto un iter parlamentare lungo e complesso. I miglioramenti ottenuti sono già significativi. Dall’aggiornamento dei parametri con cui individuare i compensi alla rideterminazione dei corrispettivi non corrisposti, dalla nullità delle clausole vessatorie all’impugnativa per le parti non conformi dei contratti d’opera. Ma anche la possibilità di avere chiarimenti sui tempi della prescrizione per responsabilità professionali con decorrenza dalla data della prestazione; prescrivere i compensi a partire dall’ultima prestazione eseguita; intraprendere un’azione di classe da parte dei Consigli Nazionali degli Ordini. Senza dimenticare la nascita di un Osservatorio nazionale sull’equo compenso.

I professionisti “non possono permettersi di perdere questa irrinunciabile occasione”, rimandando ulteriori miglioramenti del Disegno di legge in sede di formulazione di altri provvedimenti legislativi da approvare entro la fine della Legislatura. 

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