Questo sì che è smart working!

Vivere e lavorare in location eccezionali, condividendo esperienze e conoscenze. È l’essenza dell’iniziativa SpaceHub, un’idea messa a punto da Cosmico, startup nata per connettere, tra loro e con le aziende, i talenti del mondo digital

0
102
smart working particolare con SpaceHub

di Virna Bottarelli |

Connettere i talenti del mondo digital con le più grandi aziende, agenzie, società di consulenza e startup internazionali.

È la missione di Cosmico, startup fondata nel 2021 da Francesco Marino, che ne è Managing Director. Tramite la filosofia del Talent as a Service, le aziende si affidano alla startup per collaborare con i migliori talenti del digital in ambito social, sviluppo o design e i talenti incrementano il proprio portfolio di collaborazioni e progetti su scala internazionale. Cosmico ha anche sviluppato una divisione di “Experience”, per implementare le esperienze dal vivo di smart working, organizzando in Italia e all’estero momenti di incontro e confronto. Ce ne parla Elena Palumbo, SpaceHub Coordinator di Cosmico.

Dallo Smart Working alla Workation: ci parla di questo trend?

Work & vacation sono due concetti da sempre identificati con location ben diverse: la prima con l’ufficio, la seconda con luoghi che più si legano all’idea di vacanza. Ma cosa succede se il proprio lavoro viene portato in viaggio? Workation non è altro che la fusione dei due mondi, in cui il lavoro si unisce all’esigenza ed esperienza del viaggio. Nasce nel momento in cui si capisce che l’ufficio, a volte, è limitante e che il lavoro non può più essere costretto a un posto solo. Così lo si unisce al bisogno di muoversi e viaggiare.

Workation è anche un’occasione per fare lavoro da remoto. Ci sono luoghi che abbiamo tempo di vedere solo in vacanza, ma è possibile farlo anche quando si è liberi di spostarsi durante il lavoro. Chi sceglie di lavorare viaggiando, infatti, soddisfa l’esigenza personale di portare il proprio lavoro in mete più stimolanti, in contesti che permettono non solo di rilassarsi, scoprire, immergersi in paesi e culture, ma anche aumentare concentrazione e produttività, perché lavorare da un luogo più piacevole è più stimolante rispetto a farlo in un contesto che non si sente più proprio. La workation è la rivincita di un nuovo equilibrio e sono tante le professioni digitali che ne sono interessate: copywriter, graphic designer, web developer, UX/UI designes, social media manager ecc.

Come è nata l’idea di SpaceHub e in che cosa consiste l’iniziativa?

L’idea è nata dal desiderio di creare un nuovo spazio fisico per i nostri talenti (che orbitano già in Cosmico), per le aziende e per chiunque possa lavorare da remoto. Uno spazio che potesse essere un’occasione per ritrovare il giusto equilibrio tra lavoro e tempo libero. Un momento di connessione con gli altri talenti e di ri-connessione con sé stessi e tutto ciò che offre ogni luogo in cui sono presenti gli SpaceHub. Abbiamo creato questo spazio all’interno di ville di lusso in diverse località europee immerse in contesti a stretto contatto con la natura, stimolanti e rigeneranti. Qui diamo vita a un’esperienza premium di “Co-Living & Co-Working”, che connette le persone. Negli SpaceHub vogliamo creare l’opportunità di vivere e lavorare da remoto accanto a talenti eccezionali, imparare, ispirare e lasciarsi ispirare da esperti nel mondo digital, condividere conoscenze.

Chi entra nei nostri SpaceHub ha deciso di spostare la propria scrivania in un posto nuovo e in un contesto diverso. Di giorno gli ospiti potranno lavorare da remoto e portare avanti le proprie attività. Sfruttando tutti i comfort messi a disposizione per assicurare la massima produttività (wi-fi, comode postazioni di lavoro, aree private per call ecc.) e, una volta chiuso il Pc, dare spazio al tempo libero: attività creative, sportive ed escursioni. La nostra idea è proporre ai talenti alcune attività che potrebbero non conoscere mai nel proprio contesto di routine. Vogliamo essere quella voce che dice “sai che potresti essere un talento nella ceramica? Perché non la provi?”. Inoltre, poiché lo SpaceHub è luogo di connessione e opportunità professionale, non mancheranno momenti di unione e condivisione, di brainstorming, di confronto e contaminazione.

Il primo SpaceHub è stato lanciato a Fuerteventura: come è andata?

L’isola delle Canarie ci è sembrata il luogo perfetto dove inaugurare questo progetto. Ci trovavamo a Lajares, un paesino sorvegliato da uno dei tanti vulcani che potevamo vedere dalle finestre della nostra villa. Abbiamo avuto 11 ospiti, di cui le founder di Make You Greener, Lucia di @unasardatralenuvole, la fotografa Irene Ferri e il designer John Bond. L’esperienza ha confermato la nostra visione. Mettere tanti talenti sotto lo stesso tetto può dare vita a qualcosa di magico e potente. Lavorare da un luogo così suggestivo ha fatto riaccendere la motivazione in tanti dei nostri ospiti. Li ha portati a riprendere in mano passioni che erano in stand-by, a scoprirne di nuove, ad accelerare il ritmo lavorativo.

Essere in contatto costantemente con altri talenti, con altre menti brillanti, è stato il motore per portare la propria motivazione e performance ad un livello più alto. Per tanti è stata un’opportunità di uscire dalla propria comfort zone, di mettersi alla prova, capire di voler cambiare la propria vita. In casa tutti erano soggetti a stimoli continui che li hanno portati a dare il massimo nei propri progetti lavorativi (durante il giorno la concentrazione e il silenzio regnavano). Il continuo confronto è stato determinante per accendere qualcosa di nuovo in ognuno di loro, sia sul piano professionale che quello personale. Non solo, essere in un luogo così diverso e suggestivo ha portato tutti ad avere un’inclinazione diversa nei confronti del nuovo.

E così si sono messi tutti in gioco a provare attività che, probabilmente, non avrebbero considerato nel solito contesto di routine. Ecco che così molti di loro hanno deciso di sporcarsi le mani durante un corso di ceramica, provare attività come il surf, lo skate, lo yoga. Tutti si sono influenzati a vicenda nei momenti di lavoro così come nei momenti dedicati alle varie attività. Sapere che al termine della giornata lavorativa accadeva qualcosa di nuovo e bello è stata la chiave per ottimizzare la concentrazione sul lavoro.

In prospettiva, questa modalità di lavoro potrebbe essere presa in considerazione anche dalle aziende in un’ottica di welfare aziendale?

Assolutamente. Vogliamo che i nostri SpaceHub possano accogliere anche team aziendali per fare vivere loro esperienze trasformative, che permettano di lavorare in luoghi eccezionali, conoscere persone incredibili e aprire la mente. Le persone sono l’investimento più prezioso e vogliamo che possano tornare a casa orgogliose di lavorare per un’azienda che ha permesso loro un benefit così “spaziale”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here