di Laura Reggiani |
Benessere, flessibilità ed equità: sono questi i fattori chiave che contraddistinguono le 25 migliori aziende al mondo per le quali è bello lavorare.
Great Place to Work, azienda che si occupa di analisi del clima aziendale, ha stilato la classifica “World’s Best Workplaces 2022”, in cui emergono le 25 multinazionali a livello globale per cui i dipendenti sono più felici di lavorare. Queste aziende sono state scelte da 4,5 milioni di collaboratori in rappresentanza di 14,8 milioni di persone impiegate in oltre 8.500 imprese attive in 146 Paesi del mondo.
Per poter entrare in questo speciale ranking le aziende devono essere state inserite in almeno 5 classifiche Best Workplaces nazionali ed è necessario avere almeno 5mila collaboratori in tutto il mondo. Di questi, almeno il 40% devono lavorare al di fuori del Paese in cui si trova l’headquarter.
I Best Workplaces nel mondo
Il podio dei World’s Best Workplaces 2022 vede al primo posto DHL, azienda specializzata nel settore dei trasporti e della logistica. Davanti a Hilton (ospitalità) e Cisco (Information Technology). Facendo invece un focus sull’Italia, il nostro Paese si posiziona bene chiudendo la top ten mondiale delle nazioni più rappresentate in classifica e posizionandosi come terzo Paese europeo, dopo Regno Unito (15) e Francia (11), per numero di filiali premiate (10).
“I risultati della classifica dei World’s Best Workplaces 2022 sono sempre più incoraggianti e ci fanno ben sperare per il futuro poiché le imprese stanno investendo sempre di più sul benessere dei propri collaboratori” afferma Beniamino Bedusa, Presidente e Partner di Great Place to Work Italia. “Dai nostri studi e analisi emerge che la differenza tra un’azienda eccellente, dove i collaboratori stanno bene e si sentono valorizzati, non sta tanto nei cosiddetti aspetti ‘hard’, come profit sharing, opportunità di sviluppo, formazione e crescita, strumenti e risorse, quanto in quelli ‘soft’. Come l’apprezzamento per un lavoro ben svolto, la possibilità di essere se stessi, la ricerca di suggerimenti e idee, il coinvolgimento nelle decisioni e l’incoraggiamento a trovare un equilibrio fra lavoro e vita privata. Infine, vedere che l’Italia è il terzo Paese europeo più rappresentato per numero di filiali premiate ci riempie di orgoglio. A dimostrazione del fatto che le nostre imprese stanno investendo sempre sul benessere dei propri collaboratori risultando anche competitive rispetto alle migliori aziende a livello globale”, conclude Bedusa.
Le migliori in Europa e in Italia
Great Place to Work ha stilato anche la classifica “Europe’s Best Workplaces 2021”, con un ranking, suddiviso in quattro categorie, delle migliori organizzazioni europee in cui lavorare. Da evidenziare che la maggior parte delle aziende classificate fa parte del settore Information Technology, che si prende la scena con il 32% di aziende, seguito da servizi professionali (14%) e servizi finanziari e assicurazioni (13%). Facendo invece un focus sull’Italia, il nostro Paese conta ben 20 organizzazioni in classifica, di cui 14 local entities di aziende multinazionali.
Per la prima volta l’Italia è presente nel segmento dedicato alle Large Companies con due aziende, ovvero Illimity, gruppo bancario italiano ad alto tasso tecnologico fondato nel 2018, ed Elettronica, dal 1951 specialista nazionale della Difesa Elettronica. Risulta rilevante anche la categoria Medium Companies, che vede la presenza di 3 aziende premiate: Biogen Italia, Zeta Service e Insight Technology Solutions e la categoria Small Companies, in cui è premiata Camasia.
La valutazione delle donne
Equità, fiducia, rispetto, orgoglio e credibilità. Queste sono le qualità che rendono un’azienda il luogo ideale per ogni lavoratrice donna. Great Place to Work ha individuato anche le 20 aziende per cui le donne sono più felici di lavorare in Italia. Sebach, specializzata in servizi di noleggio di bagni mobili, si piazza al primo posto. Seguono Biogen Italia, impresa di biotecnologie e prodotti farmaceutici che scala dalla quinta alla seconda posizione rispetto alla classifica di un anno fa, e American Express, servizi finanziari e assicurazioni, che completa il podio.
Aziende virtuose in cui la presenza femminile è rilevante e superiore alla media nazionale. Il 52% della popolazione è composta da donne e il 44% del top management è femminile. Delle 20 imprese elencate in graduatoria, ben 5, ovvero il 25% del totale, hanno un Ceo o un Direttore Generale donna e due aziende guidate da una leader occupano i primi posti della classifica.