Il settore finanziario coinvolge i dipendenti

L'analisi di Phil Chambers, GM Workday Peakon Employee Voice

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Settore finanziario ed engagement dei dipendenti

Pur nell’impatto della “Great Resignation”, il settore finanziario ha ottenuto ottimi risultati nei punteggi di gratificazione e soddisfazione dei propri dipendenti, passando dal nono al quinto posto tra le 17 industrie esaminate.

A dirlo è il report Workday Peakon Employee Voice, che ha analizzato in che modo è cambiato il coinvolgimento dei dipendenti nel lavoro aziendale, fornendo diverse indicazioni ai dipartimenti delle risorse umane per identificare i nuovi modelli di lavoro nati dal contesto pandemico. Lo studio ha analizzato quasi 9 milioni di risposte di 2,5 milioni di lavoratori grazie alla piattaforma Workday Peakon.

Sono stati coinvolti i lavoratori di 17 differenti industrie produttive, confrontando i loro punteggi di soddisfazione nell’arco dei 12 mesi. Nonché i punteggi relativi ai 14 fattori di successo, come l’autonomia, la definizione degli obiettivi, il senso del proprio lavoro, la gratificazione e il riconoscimento.

Il contesto di riferimento

Storicamente le organizzazioni finanziarie sono state meno rapide di altre nell’evolversi digitalmente, tanto che PWC ha recentemente definito le compagnie di assicurazione “tradizionalmente avverse al rischio e lente al cambiamento”.  Ma, come mostra il rapporto, i servizi finanziari hanno chiaramente fatto dei miglioramenti. E questo è ancora più degno di nota considerando i lunghi effetti economici e sociali della pandemia, che hanno causato una diminuzione dei punteggi globali di engagement in quasi tutti i settori, in special modo quelli dell’energia, trasporti, governativi, farmaceutica ed healthcare.

In diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito e anche Italia, un numero record di lavoratori ha abbandonato il posto di lavoro. Questo ha causato un massiccio turnover del personale, con conseguente calo della produttività. Nel contesto odierno creare ambienti di lavoro soddisfacenti non è un plus, bensì un imperativo aziendale. È noto che le aziende con dipendenti felici ottengono benefici maggiori quali produttività, soddisfazione dei clienti e redditività.

Una cosa è chiara per i datori di lavoro: mantenere i dipendenti coinvolti e soddisfatti è diventata una sfida molto più difficile, e più urgente.

Dove migliora il settore finanziario

Il settore dei servizi finanziari ha registrato un aumento delle posizioni e dei punteggi in tutti i 14 fattori di coinvolgimento misurati dal rapporto State of Engagement, tranne in uno. Tra i 17 settori, si sono piazzati al primo posto per la definizione degli obiettivi alla fine del 2021 (rispetto al sesto posto dell’inizio dell’anno) e sono arrivati tra le prime tre industrie anche per strategia e il riconoscimento. Questi ottimi risultati indicano che il settore ha fornito una chiara direzione ai propri dipendenti sia a livello individuale che organizzativo. E ha riconosciuto in modo appropriato i dipendenti che hanno raggiunto i propri obiettivi.

Tra tutti gli indicatori quello che ha portato il settore dei servizi finanziari tra i migliori per engagement è stato l’ambiente. Un numero significativo di dipendenti ha risposto positivamente al fatto di avere più libertà sul luogo di lavoro. Una scelta insolita per il settore, che prima del 2021 raramente offriva ai propri lavoratori opzioni flessibili, mentre nel corso dell’anno ha incoraggiato modalità da remoto o ibride.

Quali margini di miglioramento

Il carico di lavoro continua a essere un punto dolente a livello globale in tutto il settore finanziario. Molti dipendenti ritengono che la quantità di lavoro sia cresciuta in maniera ingestibile, causando difficoltà nel bilanciare la vita privata con gli impegni professionali. Alla fine dell’anno, i servizi finanziari hanno ottenuto il punteggio più basso di engagement-driver per il carico di lavoro e si sono classificati all’11° posto tra i 17 settori analizzati.

Per mitigare il rischio di burnout e la diminuzione del coinvolgimento, nei prossimi mesi i dirigenti e i manager dovranno rimanere vicini ai loro dipendenti, sostenendoli con risorse aggiuntive, maggiore flessibilità lavorativa e benefit aggiornati. Solo restando regolarmente al corrente delle esigenze dei dipendenti le organizzazioni possono individuare potenziali problemi prima che diventino dimissioni.

Gli errori da evitare

Negli ultimi mesi abbiamo visto alcuni istituti finanziari cercare di adottare un approccio di “ritorno alla normalità”, chiedendo ai propri dipendenti di tornare a lavorare in sede cinque giorni alla settimana. Ma questo approccio potrebbe non essere il migliore per tutti, soprattutto perché gli ultimi due anni hanno rivelato che molti dipendenti apprezzano un maggior grado di flessibilità. In mezzo a tanti cambiamenti economici e sociali, e con i dipendenti che continuano a cambiare lavoro in numero record, i manager dovranno essere più vicini che mai ai feedback delle persone, ascoltando realmente le esigenze e lavorando rapidamente per implementare i cambiamenti richiesti.

Affinché il settore continui a ottenere risultati positivi in termini di coinvolgimento dei dipendenti, ogni azienda dovrà:

  • considerare come mantenere un certo grado di flessibilità;
  • continuare a fornire una chiara direzione individuale e organizzativa a chi lavora in remoto e in loco;
  • creare e mantenere carichi di lavoro più gestibili attraverso la definizione delle priorità e l’automazione dei compiti ripetitivi;
  • continuare a premiare e riconoscere i dipendenti per il lavoro e i risultati ottenuti.

Sebbene l’anno scorso siano stati fatti grandi passi avanti, è arrivato il momento per i leader dei servizi finanziari di plasmare un futuro lavorativo inclusivo e attento alle esigenze di tutte le persone.

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