G7 Ministri del Lavoro: focus sul capitale umano

Il video dell'intervento del Ministro Marina Calderone in occasione del G7 di Kurashiki, in Giappone, il 22 e il 23 aprile scorsi

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Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone ha preso parte alla riunione del G7 dei Ministri del Lavoro con gli omologhi di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti.

Due giorni con focus sulle politiche per l’investimento nel capitale umano. Sotto la lente, le sfide per la ripresa del mercato del lavoro nell’era post-Covid e la sua capacità di essere inclusivo e dignitoso. Importante anche la comune attenzione su cause ed effetti della mancanza di manodopera. E sul mismatch tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in termini di competenze.

Alla chiusura del G7, la firma di un piano d’azione che impegna i Paesi coinvolti a investire sulle competenze delle persone e la loro inclusione nel mercato del lavoro. Per lo sviluppo delle carriere e una maggiore resilienza di fronte ai cambiamenti strutturali che stiamo vivendo.

G7 Ministri del Lavoro: il messaggio di Marina Calderone

“Il susseguirsi di crisi di differente natura, a partire dall’aggressione russa all’Ucraina nel primissimo periodo dopo l’emergenza pandemica, ha un impatto rilevante sul mercato del lavoro e sulla coesione sociale – afferma il Ministro Calderone -. Il che si aggiunge alle sfide legate ai difficili percorsi di transizione ambientale, digitale e demografica. Le conseguenze rischiano di colpire soprattutto i più vulnerabili, a partire da disabili, donne e giovani. Inclusione attiva, competenze e transizioni sono quindi al centro del dialogo e del ruolo strategico del G7 per offrire soluzioni concrete e sostenibili alle sfide globali. Ora e nei mesi a venire, che vedranno l’Italia impegnata, dal primo gennaio 2024, nella Presidenza del forum intergovernativo”.

L’impegno, dunque, è non lasciare indietro nessuno. Contribuendo attraverso la cooperazione di tutti gli stakeholder del mondo del lavoro a creare un circolo virtuoso tra il benessere dei lavoratori e la vitalità dell’economia. Affinché una crescita in linea con la produttività sia in grado di generare ulteriori investimenti sul capitale umano.

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