di Daniele Gregori |
Il 30 novembre 2022 è stato rilasciato il sito web di ChatGpt, un chatbot basato su intelligenza artificiale, che ha fatto gridare subito alla rivoluzione.
Infatti, molti sono convinti che si tratti di una delle innovazioni tecnologiche più potenti di sempre. Che sia diventato subito uno strumento di culto lo dimostra il fatto che poche settimane dal suo lancio, oltre un milione di persone si erano già iscritte per provarne l’utilizzo. ChatGpt è l’acronimo di Chat Generative Pre-trained Transformer, sviluppato da OpenAI, organizzazione non-profit di ricerca sull’intelligenza artificiale, che vede tra quelli dei suoi fondatori anche il nome del popolare imprenditore Elon Musk. Questo software (da pochi giorni tornato disponibile per gli utenti italiani dopo il blocco del Garante della Privacy, ndr) è in grado di elaborare grandi quantità di testo e di imparare da solo e rapidamente a elaborare un linguaggio assai naturale.
Se lo si utilizza si resta impressionati da come questo sistema di intelligenza artificiale sia stato addestrato per simulare conversazioni tra esseri umani. Può scrivere per noi saggi di metafisica, ricette di cucina, testi musicali o articoli di approfondimento di diverso genere. Dimostra anche una notevole creatività riuscendo a formulare favole e racconti fantasy.
Preoccupazioni sull’utilizzo di ChatGpt
ChatGpt è la prima intelligenza artificiale aperta al pubblico in grado di fornire un livello di conversazione comparabile a quello umano. E di riuscire a scrivere risposte al tal punto realistiche che stanno già nascendo diverse preoccupazioni sul tipo di utilizzo che ne debba essere fatto.
Nelle università di alcuni Paesi, come gli Stati Uniti, ne hanno già vietato l’impiego per la realizzazione di tesi e studi accademici. Ma non lo stanno utilizzando solo gli studenti, anche gli utenti di ogni età e mansione hanno scoperto la possibilità di utilizzare questo software nella loro vita quotidiana, oppure in quella professionale, per chiedere supporto nella revisione del proprio lavoro.
Il limite dell’originalità
Ma cosa fa di così incredibile? Ciò che impressiona è il livello di competenza che dimostra di avere quando gli chiediamo un supporto. Sembra di parlare con un copywriter con le competenze di un professore, giornalista, sviluppatore e altro ancora. È proprio questo il segreto di ChatGpt, con la sua rete neurale composta da miliardi di informazioni è in grado di regalare a chiunque voglia conversarci: soluzioni a problemi complicati, correzioni grammaticali, riassunti oppure la creazione di codice, utile quando un programmatore sta sviluppando delle nuove funzioni per un sito web oppure per un software.
Un suo limite? Pare essere l’originalità di ciò che può produrre, visto che parliamo di un sistema addestrato a rispondere sulla base di conoscenze già esistenti. OpenAI ha deciso che la versione plus del chatbot, su cui Microsoft ha investito 10 miliardi, sarà accessibile solo su abbonamento al costo di 20 dollari al mese. Per ora, la versione Plus è disponibile solo negli Stati Uniti, con OpenAI che prevede un accesso a invito graduale partendo dalla lista di attesa già aperta. In futuro, come spiega la stessa fondazione, l’abbonamento potrà essere esteso ad altri mercati. OpenAi afferma che il piano premium contribuirà a mantenere ChatGpt gratuito affinché chiunque possa utilizzarlo. Inoltre, l’organizzazione starebbe pensando a canoni più economici di 20 dollari, nonché a piani per le aziende e pacchetti di dati prepagati.
Consigli per i professionisti
Un’ultima riflessione riguarda invece il timore che un’intelligenza artificiale come questa possa sostituire l’operato di un professionista. Una domanda che già da diversi anni il mondo, preoccupato, ha cominciato a porre alle Big Tech americane. Forse sarebbe opportuno chiedersi anche cosa può fare per un professionista uno strumento super-intelligente come ChatGpt. Infatti, come ha scritto il portale HuffingtonPost.it in uno dei suoi pezzi, “se l’intelligenza artificiale è in grado di studiare una mole enorme di documenti in un lasso di tempo estremamente breve, commercialisti e consulenti del lavoro potranno svolgere in modo molto più efficiente i loro compiti e fornire un servizio ancora più accurato ai loro clienti”.
Ciò che più conta per i professionisti sarà quindi non commettere l’ingenuità di sottovalutare o ignorare questi strumenti. Per avvalersi anziché subire l’innovazione sarà necessario mettere da parte il timore del futuro con la capacità di saperlo leggere. Per comprendere come fare dei nuovi strumenti digitali degli abili alleati degli studi professionali. Grazie ai quali sostituire mansioni basilari e poco gratificanti con altre più evolute e con un importante valore aggiunto da parte dell’essere umano.
Daniele Gregori creatore dell’e-learning academydisclose.team e co-fondatore di disclose srl, azienda che si occupa di formazione e che ha sviluppato un nuovo concept che aiuta le organizzazioni ad agire sui talenti delle persone utilizzando l’Intelligenza Emotiva, il Coaching, la gamificazione e le conoscenze in ambito neuroscientifico.