di Laura Reggiani |
Consulenza aziendale, progettazione e gestione di piani formativi personalizzati, formazione obbligatoria, formazione finanziata dai Fondi Interprofessionali e apprendimento permanente.
Sono questi i servizi erogati alle aziende del territorio calabrese da FormaItalia, ente di formazione che ha inaugurato i nuovi uffici a Reggio Calabria e che, come ci ha spiegato il suo fondatore e direttore Giuseppe Marino, punta sulla partnership con Formazienda per le crescite future.
Quando, come e perché nasce? Quali le tappe più importanti di questi primi tre anni? Chi è oggi FormaItalia?
FormaItalia nasce come associazione nei primi mesi del 2020 da un’idea imprenditoriale che mi ha portato, insieme a un gruppo di professionisti, a operare come società di servizi per le aziende del territorio. L’idea di puntare sulla formazione finanziata si è concretizzata però dopo l’incontro con il Gruppo RTS, che mi ha supportato offrendomi il proprio know-how. A partire da quel momento e grazie alla partnership con RTS, abbiamo iniziato a sviluppare una serie di attività legate sia alla fase istruttoria che alla parte di esecuzione, dalla progettazione all’analisi dei fabbisogni, dal monitoraggio alla rendicontazione finale dei piani formativi finanziati.
Le professionalità che ne hanno fatto parte fin dall’inizio sono consulenti del lavoro, commercialisti e avvocati, a cui abbiamo poi affiancato dei ruoli tecnici, come ingegneri per la sicurezza, specialisti nella redazione della parte documentale, progettisti di piani formativi e addetti alla gestione della rendicontazione. Ad oggi, la struttura di FormaItalia da me guidata è composta da 8 persone dipendenti, a cui si aggiungono una decina di collaboratori tra docenti, tutor e commerciali. Questi tre anni di attività, pur intervallati da un periodo difficile come quello pandemico, ci hanno permesso di consolidarci e di poterci proporre come diretti soggetti attuatori dei vari stakeholder con cui abbiamo il piacere di interfacciarci.
Operate su un territorio particolare come la Calabria. Quali sono le tipologie di aziende con cui vi confrontate e quali sono le loro esigenze?
Attualmente, la nostra attività si concentra prevalentemente sul territorio calabrese, ma operiamo anche con aziende al di fuori del nostro territorio, in regioni come la Sicilia, la Campania e la Basilicata. Riteniamo che la tipologia di lavoro che svolgiamo renda necessario un rapporto non solo diretto, ma anche di vicinanza con l’azienda che usufruisce dei nostri servizi. In ogni caso, stiamo sempre più guardando anche al di fuori del territorio. La Calabria è una regione meravigliosa che offre tante opportunità. Ma è carente di realtà aziendali di grandi dimensioni ed è composta da un tessuto formato in prevalenza da microaziende con meno di 5 dipendenti e da tante ditte individuali. Un numero elevato di aziende a cui però purtroppo non corrisponde un altrettanto elevato numero di lavoratori.
Per quanto riguarda i settori in cui operano le aziende del nostro territorio, siamo molto forti in ambito turistico e di conseguenza nel settore alberghiero e della ristorazione, ma abbiamo anche un gran numero di clienti operanti nel settore dell’edilizia, con cui lavoriamo molto bene a livello di formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e anche di produzione documentale, e a cui riusciamo a offrire un servizio a 360 gradi. A questi settori prevalenti si aggiunge anche tutto il mondo agricolo con la sua filiera.
Ha accennato alla sicurezza sul lavoro. Quanto è importante sul vostro territorio e come supportate le aziende e i lavoratori non solo nel regolarizzare le loro posizione, ma anche nel creare una cultura della sicurezza?
Una delle nostre mission aziendali, insieme a quella di promuovere il concetto di apprendimento permanente, il cosiddetto “lifelong learning”, è proprio quella di creare sul territorio calabrese una vera e propria cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro. Lo facciamo mantenendo altissimo il livello di aggiornamento e preparazione dei nostri tecnici e dei nostri formatori, ma soprattutto parlando con le aziende. Devo con piacere ammettere che negli ultimi tempi ho notato tra gli imprenditori e i manager uno spirito diverso e una maggiore consapevolezza del problema della sicurezza. Se all’inizio molti si preoccupavano solo di adempiere agli obblighi di legge in seguito a una sanzione o per la paura di essere sanzionati, oggi lavoro con aziende che mi chiamano prima della scadenza dei termini per organizzare i percorsi formativi o che mi contattano in occasione di nuove assunzioni.
Ci fa piacere, nel nostro piccolo, riuscire a diffondere la cultura della sicurezza, perché riteniamo che un sistema di gestione della sicurezza sul lavoro, attuato in maniera efficace, permetta di abbattere drasticamente gli infortuni. E per un’azienda, i mancati infortuni rappresentano un grande successo.
La vostra attività si basa sul finanziamento della formazione da parte dei Fondi Interprofessionali. Quali sono i vantaggi di questa modalità operativa? Avete un rapporto privilegiato con qualche specifico Fondo?
La formazione finanziata dai Fondi Interprofessionali rappresenta, a mio avviso, una delle misure di politiche attive più azzeccata dell’ultimo decennio. In quanto permette di accompagnare e sostenere le imprese nella loro crescita. Se portata avanti con etica e qualità, questa modalità garantisce all’azienda una serie innumerevole di vantaggi, soprattutto in un contesto particolare come quello della Calabria, in cui molte aziende sono interessate a fare formazione, ma non hanno disponibilità economica per soddisfare tutte le esigenze.
Utilizzando uno strumento come quello garantito dai Fondi Interprofessionali, che va ad abbattere al 100% i costi della formazione, la società può usufruire di corsi gratuiti e ritagliati su misura per le proprie esigenze in diversi ambiti, dal marketing alle lingue, dall’informatica all’utilizzo di specifici software, e avere quindi un reale vantaggio competitivo. Come FormaItalia abbiamo rapporti con diversi Fondi di cui siamo molto soddisfatti, ma ci troviamo oggi a lavorare in modo molto costruttivo e propositivo soprattutto con Formazienda. Fondo con cui abbiamo ottenuto lo sviluppo maggiore e di cui apprezziamo le modalità operative, le dinamiche e il livello di preparazione di tutto il personale con cui quotidianamente ci interfacciamo e su cui puntiamo per le nostre crescite future.
Recentemente avete trasferito gli uffici di FormaItalia in una nuova sede. Questo prevede ulteriori programmi di sviluppo? Quali sono i vostri obiettivi a medio termine?
Lo scorso 16 maggio abbiamo inaugurato la nuova sede di Reggio Calabria. Abbiamo avuto il privilegio di avere tra gli ospiti il sindaco della nostra città, il rettore dell’Università Mediterranea, il direttore del Fondo Formazienda, il segretario di Sistema Impresa, il direttore di Ebiten e il direttore di Gruppo RTS, insieme a tanti partner, colleghi e amici e che ci hanno onorato della loro presenza.
La sede è stata ampliata in modo da avere all’interno, oltre agli spazi dedicati agli uffici, anche tre aule formative che possono ospitare fino a 25 persone ciascuna. Questo ci permette di supportare le imprese del territorio che non hanno una propria aula per la formazione o che scelgono di svolgere corsi interaziendali. I nostri obiettivi a medio termine sono di proseguire uno sviluppo efficace sia sul territorio calabrese sia fuori della nostra Regione. Nel frattempo, abbiamo fatto domanda di accreditamento per diventare un soggetto attuatore riconosciuto dalla Regione Calabria, un iter già avviato che si concluderà entro l’anno e che ci permetterà di diversificare l’offerta di servizi proponendoci anche ai soggetti privati e non solo alle aziende come abbiamo fatto fino ad ora.