di Francesca Cardinali |
Oltre 19 milioni di euro in poco più di 4 anni: è la cifra che FondItalia ha messo a disposizione delle imprese per finanziare la formazione in materia di salute e sicurezza nel periodo gennaio 2019 – aprile 2023.
Nello specifico oltre 8,3 milioni sono andate alle piccole imprese, circa 5 milioni alle microimprese e oltre 4,3 milioni alle medie. Solo poco meno di 1,5 milioni sono stati destinati alle grandi imprese. Sono i dati presentati a Bologna da Egidio Sangue, vicepresidente e direttore del fondo interprofessionale nella tavola rotonda dal titolo“Lavorare in sicurezza: sfide e opportunità dell’innovazione tecnologica e dell’inclusione sociale”. Un appuntamento organizzato nell’ambito del Festival del Lavoro 2023, la consueta manifestazione promossa dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro.
“La formazione rappresenta il principale strumento di prevenzione per quanto riguarda gli infortuni”, ha detto il vicepresidente del Fondo, commentando i dati sulle risorse rese disponibili per il finanziamento di attività formative in materia di salute e sicurezza. “Il coinvolgimento dei fondi interprofessionali nelle attività di formazione su Ssl. Oltre ad assicurare l’adeguato sostegno economico, può rappresentare un reale elemento per innalzarne la qualità. Garantendo, in particolar modo alle Pmi, il supporto di un sistema organizzato per quanto riguarda la progettazione e il controllo”.
FondItalia: finanziamenti a piccole e microimprese
FondItalia, fondo interprofessionale promosso da FederTerziario e Ugl, ha finanziato la formazione finalizzata alla sicurezza sul lavoro per un totale di 19.251.737 euro. Coinvolgendo 5.789 imprese, di cui la gran parte micro (51%) e piccole (37%), per un totale dell’88%, quindi, con un numero massimo di 49 dipendenti.
Per quanto riguarda, invece, la localizzazione geografica, la maggioranza delle imprese che hanno usufruito di contributi per la formazione Ssl sono localizzate in Lombardia (33%), Puglia (10%), Campania (6%) e Veneto (6%). A seguire, Lazio (5%) e Piemonte (5%). Meno rappresentate, anche in termine di adesioni, la Basilicata, il Trentino-Alto Adige, la Valle d’Aosta e il Friuli-Venezia Giulia. Per quanto riguarda il settore di appartenenza, il 26% delle imprese beneficiarie opera in ambito manifatturiero, il 20% nel comparto del commercio, il 14% in quello delle costruzioni e il 9% nel comparto dell’ospitalità (servizi di alloggio e ristorazione).
Interessante l’evidenza, rilevata da FondItalia grazie all’incrocio dei dati, per cui anche oltre la metà delle realtà del settore edilizio che hanno usufruito di formazione in materia di salute e sicurezza sono microimprese. A dimostrazione che il fondo è riuscito a raggiungere anche imprese che, pur necessitando in maniera particolare di questa tipologia di formazione, sono spesso in difficoltà nell’ottemperare agli adempimenti di legge in tema di formazione Ssl, anche per questioni di ordine economico.
Oltre 61mila lavoratori formati con FondItalia
Sono stati complessivamente 61.200 i lavoratori formati in materia di salute e sicurezza grazie ai contributi accordati da FondItalia alle imprese aderenti che ne hanno fatto richiesta. Si è trattato, nella maggior parte dei casi, di lavoratori di piccole (35%) e medie imprese (30%), impiegati nel manifatturiero (20%), nel commercio (17%), nel comparto della sanità e assistenza sociale (12%).
La sicurezza passa dai fondi
La tavola rotonda del Festival del Lavoro 2023 ha visto la partecipazione, oltre a quella di Sangue, di Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giorgia D’Errico, Segretaria nazionale della Filt Cgil, dei senatori Raffaella Paita e Stefano Patuanelli e di Stefano Sassara, Tesoriere del Consiglio Nazionale Ordine Consulenti del Lavoro. Moderata dal vicedirettore del Tg5 Giuseppe De Filippi, è stata l’occasione per fare il punto sulle strategie da mettere in campo per contrastare il triste fenomeno degli incidenti sul posto di lavoro. Citando tra queste la formazione e tutti gli strumenti che possono essere messi a disposizione dei fondi.
A tal riguardo, il vicepresidente di FondItalia, oltre a rendere noto che il 30% delle attività di formazione finanziate riguardano proprio i temi salute e sicurezza sul posto di lavoro, ha dichiarato che i fondi interprofessionali “non solo garantiscono il supporto finanziario, ma offrono, attraverso la certificazione degli enti di formazione, un sistema controllato e condiviso che permette alle imprese di accedere a una formazione qualificata”.
Sangue si è spinto poi oltre arrivando ad avanzare una interessante proposta, ossia destinare le risorse straordinarie che verranno restituite ai fondi non soltanto per il finanziamento di percorsi formativi volti all’incremento di competenze di lavoratori in cassa integrazione, emergenza andatasi via via attenuandosi. Ma anche in materia di salute e sicurezza, emergenza costante ed addirittura in crescita per i lavoratori del nostro Paese.
Nel 2022 aumentati gli infortuni sul lavoro
Secondo quanto comunicato da Inail, gli infortuni denunciati nel 2022 sono stati 697.773. In aumento del 25,7% rispetto al 2021, del 25,9% rispetto al 2020 e dell’8,7% rispetto al 2019. A livello nazionale, i dati evidenziano un incremento rispetto al 2021. Sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro (+28,0%) sia di quelli in itinere, verificatesi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro (+11,9%).
A registrare gli aumenti più rilevanti, i comparti della sanità e dei trasporti. Il numero delle denunce ha segnato un +24,5% nella gestione dell’industria e dei servizi, un -3,6% in agricoltura e un +46,3% nel Conto Stato (da 63.873 a 93.434). Gli infortuni in occasione di lavoro sono in aumento in quasi tutti i settori produttivi. A partire dalla sanità e assistenza sociale (+113,1%), dal trasporto e magazzinaggio (+79,3%), dalle attività dei Servizi di alloggio e di ristorazione (+55,2%) e dall’amministrazione pubblica. Che comprende le attività degli organismi preposti alla sanità e degli amministratori regionali, provinciali e comunali (+54,8%).
Proprio sugli infortuni nel settore trasporti, al Festival del Lavoro il direttore Egidio Sangue ha posto l’attenzione sull’alto numero di lavoratori stranieri vittime di incidenti con esito fatale. E ha chiesto uno sforzo per immaginare “politiche di integrazione culturale e linguistica che consentano a questi lavoratori di assimilare la formazione su salute e sicurezza”.
* Francesca Cardinali è responsabile Area Formazione e Area Ricerca e Comunicazione di FondItalia.