di Virna Bottarelli |
Covivio è una delle principali società immobiliari in Europa: nata dalla fusione tra Beni Stabili e Fonciere des Regions, l’azienda ha circa mille dipendenti dislocati tra Francia, Germania e Italia.
Concetti come vivibilità, sicurezza e sostenibilità guidano Covivio non solo nei progetti di sviluppo e rigenerazione di spazi urbani che la vedono protagonista, ma anche nella organizzazione aziendale. A confermarlo sono proprio le persone che lavorano in Covivio, stando ai risultati di un’indagine condotta nei mesi scorsi per valutare il livello di benessere dell’organizzazione e dell’ambiente lavorativo. La “Barometer survey”, questo il nome del sondaggio anonimo somministrato ai dipendenti, dice infatti che l’85% delle persone è soddisfatto del proprio lavoro e che il 94% è ottimista sul futuro del Gruppo.
“I risultati particolarmente soddisfacenti dell’indagine ci incoraggiano a proseguire con le numerose iniziative di people strategy che abbiamo avviato. E ci indicano chiaramente quanto investire sul benessere delle nostre persone stia diventando una leva sempre più strategica per attrarre e trattenere i talenti”, dice Giovanna Ruda, Chief Corporate Officer di Covivio per l’Italia. Nel nostro Paese l’azienda opera essenzialmente nel settore uffici e in quello alberghiero. “Negli uffici di Milano e Roma abbiamo cento dipendenti, divisi equamente tra uomini e donne, con un’età media di 44 anni, piuttosto bassa rispetto alla media italiana, e in prevalenza laureati. La stessa proporzione tra personale maschile e femminile la troviamo anche nelle cariche manageriali, che rappresentano circa il 10% della popolazione aziendale”.

Giovanna Ruda è in azienda da oltre vent’anni e sa quanto sia importante coinvolgere le persone, facendo in modo che il tempo speso nel lavoro sia un tempo di qualità e non semplicemente un tempo tolto, controvoglia, alla vita privata. Dopo la laurea in giurisprudenza conseguita presso la Luiss Guido Carli nel 1998, un master in Diritto ed Economia dell’Impresa della Luiss Business School e, nel 2002, l’abilitazione all’esercizio della professione forense, Giovanna Ruda entra in Covivio a 27 anni come Junior Legal.
Da quel momento la sua carriera si svilupperà all’interno dell’azienda: dal 2008 al 2018 guida l’Ufficio Legal and Corporate Affairs per poi essere nominata Chief Corporate Officer Italy. “La mia crescita professionale è avvenuta interamente all’interno di Covivio”, dice. “L’azienda e il management mi hanno dato la possibilità di affrontare sempre nuove sfide ed è proprio il potermi misurare con compiti diversi che mi ha stimolato a rimanere”.
La persona al centro è diventato il leitmotiv delle organizzazioni aziendali. Quali sono a suo avviso le priorità oggi nella gestione delle risorse umane?
Le priorità per gli uffici risorse umane sono molto cambiate dopo la pandemia. Accanto all’attenzione agli aspetti meramente economici del rapporto di lavoro è cresciuta quella relativa a temi non strettamente legati alla retribuzione. In particolare, si presta più attenzione al bilanciamento tra vita privata e vita lavorativa e, soprattutto, alla qualità del tempo trascorso al lavoro. La giornata lavorativa deve essere stimolante, il tempo che si passa in ufficio deve essere un tempo di condivisione e di qualità.
A proposito di tempo, lei è in Covivio da oltre vent’anni: è un caso isolato o il turnover è comunque basso nella vostra azienda?
Abbiamo un turnover piuttosto contenuto, nonostante il mercato in cui operiamo sia piuttosto attrattivo, se non aggressivo, dal punto di vista dell’offerta, soprattutto per quanto riguarda il project management. Riuscire a trattenere le persone in un contesto simile è sicuramente uno dei nostri punti di forza.
Come confermato dalla Barometer Survey, in Covivio, quindi, si sta bene. Qual è il segreto?
Anche la Survey del 2021 aveva dato buoni risultati e la sfida per noi era confermarli anche quest’anno. Così è stato, a dimostrazione dell’efficacia della nostra politica aziendale. Non si tratta di avere un segreto, ma di lavorare condividendo le strategie e gli obiettivi con i dipendenti. In Covivio abbiamo sempre mantenuto una comunicazione diretta tra Top Management e dipendenti, anche in modo informale. Non abbiamo gerarchie verticali rigide e siamo tutti impegnati a creare un’atmosfera piacevole nei nostri luoghi di lavoro. Le pressioni, chiaramente, sono presenti come in qualsiasi attività lavorativa, ma in un ambiente sereno, collaborativo e inclusivo possono essere gestite al meglio.
Avete una contrattazione interna che prevede un welfare aziendale?
Dallo scorso anno abbiamo promosso dei flexible benefit che probabilmente rinnoveremo anche per il prossimo anno. È una misura molto apprezzata, che prevede di accedere a buoni per l’acquisto di beni e servizi, dai libri scolastici alle rette degli asili nido. In una congiuntura economica come quella attuale, segnata dall’impennata dei prezzi, sono strumenti concretamente utili che i dipendenti hanno utilizzato in larga misura.
Come agevolate invece la conciliazione tra lavoro e vita privata, in particolare per i dipendenti con carichi familiari impegnativi?
È possibile lavorare in modalità smart, anche se in misura piuttosto contenuta, perché crediamo molto nelle attività in presenza, e, sempre attraverso i flexible benefit, accedere a servizi di care giving per chi ha necessità di accudire familiari a domicilio. Crediamo poi che lo svolgimento delle attività professionali in un’atmosfera piacevole aiuti a vivere meglio anche la propria vita privata: non accumulare stress significa anche tornare a casa più sereni dopo una giornata di lavoro e non scaricare nel nostro privato tensioni e malumori.
Il claim di Covivio è “Build sustainable relationships and wellbeing”: che cos’è per voi la sostenibilità?
Da tempo ci siamo posti obiettivi strategici in termini di sostenibilità ambientale e sociale. Sostenibilità, per un operatore immobiliare come Covivio, significa innanzitutto immobili green, che ammontano già al 93% del nostro portafoglio complessivo, e attenzione alle emissioni di carbonio che l’azienda intende ridurre del 40% entro il 2030 rispetto al 2010. Ma significa anche “Covivio 4 Climate”, un progetto bottom-up sviluppato a livello europeo e lanciato nel 2022 che si propone di coinvolgere tutti i dipendenti del Gruppo per valutare l’impatto ambientale delle proprie azioni e agire di conseguenza per limitarlo al minimo, costruendo insieme un piano d’azione concreto orientato alla sostenibilità.
Accanto all’aspetto ambientale c’è poi quello sociale: il claim citato è stato lanciato nel 2020 e identifica il purpose etico di Covivio. Da questo punto di vista sostenibilità significa integrazione, attenzione alla diversità e all’inclusione, proprio perché siamo un Gruppo internazionale. E nell’inclusione rientra il discorso della parità di genere: in azienda è attivo da quattro anni il progetto “Ex Aequo”, finalizzato a promuovere l’empowerment femminile con un programma di mentorship e training, affiancato da diverse attività proposte da Valore D, a cui siamo associati.
Siete anche attivi nel sociale con la Fondazione Covivio: quale valore aggiunto dà all’azienda l’attività della Fondazione?
La Fondazione è un ente di diritto francese, ma finanzia progetti nei tre Paesi in cui opera il Gruppo. La sua creazione ha dato una spinta ulteriore all’impegno di Covivio nel sociale, finanziando diverse associazioni con l’obiettivo di contribuire in modo concreto al miglioramento della qualità della vita delle comunità locali. In Italia siamo partner di Fondazione Sodalitas e sosteniamo progetti specifici finalizzati all’educazione e all’inserimento nel mondo del lavoro di giovani in difficoltà economiche e sociali o portatori di disabilità.
Tra questi “Palla al centro”, promosso dalla Fondazione Francesca Rava, “Scuola Bottega”, della Cooperativa Sociale La Strada, e “Allena- Menti per il futuro”, della fondazione Mission Bambini Ets. Non solo, abbiamo anche un programma, SoCovivio, che consente a tutti i dipendenti del Gruppo di partecipare attivamente e concretamente a iniziative di solidarietà promosse dalle realtà partner della Fondazione durante l’orario lavorativo. SoCovivio è anche una piattaforma digitale sulla quale le associazioni inseriscono le proprie attività e i dipendenti possono dare la propria disponibilità a prendervi parte. Per il mese di settembre organizziamo i “SoCovivio Days”, giornate di solidarietà aziendale alle quali le nostre persone partecipano collettivamente e che rappresentano un perfetto connubio tra attività di volontariato e iniziative di team building.