La stagione turistica 2024 è alle porte: milioni i turisti italiani e stranieri quest’estate affolleranno località di mare, montagna, borghi e città d’arte, ma quello che probabilmente mancherà sarà un numero sufficiente di lavoratori impiegati nell’ampio e variegato settore del turismo.
Le imprese turistiche sono infatti alla ricerca di circa 246mila addetti, secondo i numeri forniti a febbraio dal centro studi di Fipe-Confcommercio sulla base dei dati Unioncamere-Excelsior. La difficoltà a reperire personale è da anni un problema reale con cui migliaia di aziende si trovano a dover fare i conti. E non è soltanto un problema di quantità, ma anche di qualità. L’industria del turismo sta attraversando una fase di profonda evoluzione e spesso le realtà imprenditoriali faticano a individuare le competenze giuste per accompagnare questo cambiamento.
Non è un caso che il tema dell’edizione 2024 di BTM – Business Tourism Management sia stato “BTM Play – a new adaptive code”. Un invito, nelle intenzioni degli organizzatori, a riscrivere insieme nuove regole per un turismo che tenga conto delle radicali trasformazioni sociali, ambientali e tecnologiche che stiamo vivendo.
L’importanza del turismo
Alla kermesse dedicata al turismo, andata in scena a Bari, dal 27 al 29 febbraio, e che riunisce operatori, amministrazioni, imprese, enti pubblici e privati, era presente anche FondItalia con un proprio stand. Oltre il 15% delle imprese coinvolte in attività di formazione finanziate dal Fondo, infatti, proviene dal multiforme mondo del comparto turistico. Che comprende agenzie di viaggio, servizi di alloggio, ristorazione, noleggio, accoglienza e intrattenimento, fino alla personalizzazione dei servizi, che va dalla cura del corpo alla scoperta dei territori e delle tradizioni enogastronomiche.
Per FondItalia è stata l’occasione, rafforzata dalla collaborazione con Federterziario, la parte datoriale costituente il Fondo, per incontrare rappresentanti del comparto. I quali, con diversi ruoli e vesti, collaborano con FondItalia per promuovere la formazione per imprese e lavoratori del settore. Il settore del turismo è, infatti, estremamente condizionato dalla stagionalità, che obbliga le imprese a dotarsi di un’organizzazione flessibile, anche per quanto riguarda l’impiego di collaboratori. E che comporta delle criticità sia per le imprese sia per i lavoratori, a partire dall’incontro fra domanda e offerta.
Tuttavia, per accedere alle risorse per la formazione continua di FondItalia, è sufficiente che un lavoratore stagionale abbia lavorato presso un’impresa aderente al Fondo nei 12 mesi precedenti la presentazione del progetto formativo. E che sia in forza presso l’impresa beneficiaria al termine del percorso. Una buona notizia per molte imprese e moltissimi lavoratori, che aggiungono competenze nuove e aggiornate al loro bagaglio professionale.
Uno strumento di valutazione
E proprio in tema competenze, il Fondo presieduto da Francesco Franco ha realizzato, sempre nell’ambito del BTM, un convegno per presentare “C+, lo strumento FondItalia per la profilazione, la valutazione e la messa in trasparenza delle competenze”. C+ è infatti lo strumento sviluppato su commissione di FondItalia, in coerenza con le indicazioni contenute nel Decreto Legge 13/2013 e DM del 5 gennaio 2021, che utilizza l’architettura dell’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni. Obiettivo, la messa in trasparenza, l’attestazione e la validazione delle competenze in possesso del lavoratore prima e dopo la partecipazione al corso di formazione. Consentendo, di fatto, comparazioni esplicative anche in merito all’efficacia della formazione svolta.
Valorizzare le competenze
“FondItalia sta investendo molto sull’opportunità di valorizzare le competenze”, ha dichiarato Egidio Sangue, direttore del Fondo. “Tanto da aver commissionato uno strumento facilmente fruibile dagli utenti interessati e aver previsto, nell’ambito degli Avvisi pubblicati, una premialità anche finanziaria per gli enti che prevedranno la profilazione, la valutazione e la messa in trasparenza mediante C+ delle competenze maturate dai lavoratori a seguito della formazione finanziata dal Fondo”.
Già nel biennio 2021-2022, a seguito della pubblicazione delle “Linee Guida Sncc” inserite nel Decreto interministeriale del 5 gennaio 2021 recante: “Disposizioni per l’adozione delle linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione delle competenze”, il Fondo aveva avviato una riflessione teorica sul tema. Allo scopo di supportare fattivamente imprese e lavoratori nel processo di valorizzazione e impiego delle competenze acquisite mediante i percorsi formativi.
Fondo Nuove Competenze e oltre
Tanto più che già con l’istituzione e l’attivazione del Fondo Nuove Competenze aveva mosso i primi passi anche in Italia una strategia di valorizzazione degli apprendimenti formali, informali e non formali a sostegno dell’occupabilità delle persone. In cui anche i Fondi Interprofessionali, in ottica Pnrr, potessero intraprendere azioni e investimenti sulla strada della valorizzazione delle competenze dei lavoratori.
Direzione che sembrerebbe confermata anche dal successivo testo (non definitivo) diffuso dal Ministero, che disciplina i servizi di individuazione, di validazione e di certificazione delle competenze relative alle qualificazioni di titolarità del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ai sensi dei già citati D.Lgs. 13/2023 e in attuazione del Decreto interministeriale del 5 gennaio 2021. Nel quale si ipotizzano responsabilità, compiti, ambiti di utilizzo e modelli organizzativi del servizio di individuazione, validazione e certificazione delle competenze che potrebbe coinvolgere direttamente i Fondi Interprofessionali. Direzione che farebbe ben sperare in un ruolo attivo dei Fondi nel coniugare apprendimento e attestazione delle competenze acquisite. Favorendo la spendibilità delle stesse per i lavoratori e rafforzando la generale competitività delle nostre imprese.
Il turismo consapevole
Infine, FondItalia ha partecipato anche al convegno realizzato da Federterziario su “Formazione – sicurezza – trasporti. Nuove misure regionali agevolative per un turismo consapevole”. In cui, oltre a riportare i numeri di adesione e di coinvolgimento in attività di formazione delle imprese del settore turistico, è stata ribadita l’importanza della formazione per gestire le trasformazioni di un comparto caratterizzato da grande variabilità. Dovuta alla diversità dei territori e dell’offerta locale e dall’impatto di elementi economici, sociali e digitali sul settore.