di Laura Reggiani | Nata dalla joint venture tra CDP Venture Capital e BPER Banca e guidata da Simone Maggi, Ceo e co-founder, Gility si pone l’obiettivo di aiutare il Sistema Paese a recuperare competitività. E lo fa attraverso uno dei welfare che più di tutti abbattono le barriere sociali in azienda: la formazione, finanziata, obbligatoria, ma anche il reskilling e l’upskilling delle competenze.
Con Simone Maggi siamo entrati nel mondo del digital learning per conoscere meglio Gility. Lo stato dell’arte della formazione aziendale, i trend e le innovazioni che stanno facendo la differenza nel settore.
Gility: come e perché è nata questa realtà? Come siete strutturati, chi sono i professionisti che operano nella vostra azienda?
Gility nasce nel 2022 nell’ambito dell’attività del Fondo Boost Innovation, che fa capo a CDP Venture Capital Sgr. Il Fondo, dopo aver identificato il forte bisogno di formazione per innalzare le competenze digitali delle imprese italiane, con focus soprattutto sulle Pmi, ha avviato il progetto in collaborazione con BPER Banca. La quale, con un portfolio di migliaia di Pmi, ha colto l’importanza di offrire uno strumento semplice e agile per mantenere la crescita nel tempo.
CDP e BPER, attraverso un importante round seed che conferma l’assoluta priorità e strategicità del progetto, hanno così dotato Gility nel 2022 di un capitale significativo. In prospettiva oltre 12 milioni di euro, affidandone la guida a un team che comprende, oltre a me, Flavio Molinari, Chief Sales Officer, Federica Bulega, Director of Content, e Daniele di Bernardo, Chief Technology Officer. Quattro co-founder con una solida competenza verticale in ambito formazione e tecnologia. Coadiuvati da un team di una ventina di persone specializzate in sviluppo di piani formativi tailor made, formazione finanziata e su particolari settori. A cui si aggiunge il team che si occupa della progettazione e sviluppo della piattaforma, realizzata in house.
A che tipologie di aziende vi rivolgete? Come le intercettate?
Il nostro target sono le imprese italiane, con focus rivolto soprattutto sulle piccole e medie. Per intercettarle un ruolo fondamentale viene svolto dal nostro partner BPER che, credendo nel valore aggiunto che la formazione può portare nel tessuto imprenditoriale, ci introduce presso le aziende clienti come ente formativo di riferimento. In questo periodo stiamo anche investendo nel mondo nella comunicazione digitale, puntando sul target dei giovani. Un nuovo pubblico da sensibilizzare sul tema della formazione, molto attento all’aggiornamento continuo e già capace di muoversi sulle piattaforme digitali.
Il nome Gility sembra volere indicare l’agilità con cui opera la società. È corretto? Quali altri punti di forza?
Agilità e velocità nelle risposte alle aziende, semplicità e completezza delle soluzioni formative e possibilità di avere un unico referente. Queste sono le caratteristiche alla base della nostra missione: promuovere la crescita diffusa e costante delle competenze tra le Pmi per accrescere nel tempo la competitività del Paese.
Gility è una Learning Technology Company che punta a innovare, diffondere e amplificare la formazione continua nelle imprese italiane per la crescita delle loro competenze. Lo fa attraverso una piattaforma tecnologica proprietaria di semplice accesso, concepita per soddisfare ogni bisogno di formazione, liberando le imprese dal peso della burocrazia e dalla difficoltà della selezione dei corsi.
Ci proponiamo come interlocutore unico per aiutare le aziende a fare formazione e migliorare le skill dei dipendenti attraverso programmi formativi finanziati. Diamo alle aziende l’opportunità di risolvere tutti i problemi, aiutandole a creare valore. Ci differenziamo dai tanti player presenti nel settore soprattutto per il nostro cuore tecnologico costituito dalla piattaforma. Nasciamo infatti con un’anima tecnica e l’aspetto tecnologico è per noi fondamentale. Proprio su questo stiamo ulteriormente investendo tempo, risorse ed energie.
Che ruolo ha la piattaforma digitale attraverso cui operate? Quanto è utilizzato il digital learning e quanto invece le aziende preferiscono la formazione in aula?
Si tratta di una piattaforma proprietaria già completa, ma in continua crescita ed evoluzione, che vuole rispondere alle specifiche esigenze di formazione delle aziende, anche quelle di minori dimensioni. Gility offre consulenza, metodo e accesso unico attraverso la piattaforma proprietaria, punto di riferimento unico dove identificare, selezionare e fruire di tutte le opportunità di formazione, unite al metodo e alla consulenza che offriamo.
Una piattaforma all-in-one, semplice e accessibile, che aggrega contenuti di qualità per accrescere e stimolare le competenze dei dipendenti delle Pmi. Principalmente su quattro aree: soft skill, hard skill, competenze digitali e competenze tecnologiche. Attualmente Gility offre un catalogo di oltre 2.200 ore formative e più di 270 corsi di formazione. Tutti i contenuti sono realizzati dai più autorevoli e specializzati enti formativi, business school e fornitori di e-learning e sulla piattaforma sono disponibili i migliori corsi sul mercato.
La formazione in Gility viene erogata in tre modalità: live, on demand e blended learning, a seconda di bisogni e obiettivi delle aziende. Offriamo infatti anche percorsi formativi ibridi, che comprendono lo svolgimento di corsi asincroni e momenti da svolgersi in aula. Abbiamo infatti notato un ritorno alla voglia di contatto diretto con il docente. Per questo, soprattutto su alcune tematiche, abbiamo selezionato i migliori docenti che svolgono in presenza i corsi in aula, professionisti che rispondono alle domande dei discenti permettendo un migliore svolgimento del corso.
A quali tematiche sono oggi interessate le aziende?
Il catalogo Gility include corsi che guardano al futuro, come quelli sull’Intelligenza Artificiale. Ma anche proposte di onboarding welcome che rompono con lo standard di aziende e Pmi: dal corso di leadership femminile a quello sulle strategie per il disaccordo o sull’importanza della diversità e dell’inclusione. Oppure per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2023. Dal marketing all’innovazione digitale, fino al design e alla sostenibilità: a nostra offerta di corsi non conosce confini.
Tra i topic da segnalare c’è sicuramente quello dell’Intelligenza Artificiale, a cui le aziende sono oggi molto interessate in tutti i suoi diversi aspetti. Poi, quello della cybersecurity e più in generale tutto quanto riguarda la trasformazione digitale nelle imprese. Sono molto richiesti anche i corsi che affrontano le tematiche ESG e quelle D&I. E anche quelli sulle power e soft skill, dalla gestione dei conflitti alla negoziazione.
La formazione finanziata è centrale nella vostra attività. Con quali Fondi operate? Come proponete questa opportunità alle imprese?
L’attività di consulenza di Gility è determinante per aiutare le imprese a orientarsi e identificare le opportunità di finanziamento della formazione, dai Fondi Interprofessionali al Bonus del piano Transizione 4.0 fino al Fondo Nuove Competenze, e attivarle con semplicità. Gestiamo tutti i principali Fondi Interprofessionali: chi utilizza la piattaforma può accedere ai vantaggi della formazione finanziata scegliendo il Fondo che preferisce.
Ci confrontiamo con le aziende attraverso un team consulenziale di alto profilo, esperto in progettazione didattica e consulenza, per la costruzione dei percorsi formativi. Mettiamo a disposizione un team di Learning Consultant per guidare i responsabili HR in ogni aspetto del processo, sollevandoli dal peso della burocrazia. I piani possono anche essere creati in autonomia dall’impresa, sia per la formazione obbligatoria e finanziata, sia per l’upskilling e il reskilling. Tutto viene fatto in pochi clic e senza attese. Oltre a ricevere un supporto costante per accedere alle opportunità offerte da incentivi e formazione finanziata, con Gility le imprese possono attivare facilmente servizi complementari, come ad esempio il coaching.