Alla terza edizione, il 21-22 novembre a Rimini, Open Jam 2024 si ripropone come grande festival sul futuro del lavoro dedicato agli under 30.
Un laboratorio che vuole affrontare i trend globali e le sfide più urgenti del nostro tempo. Come punto di incontro intergenerazionale per raccogliere le aspirazioni e progettare le azioni che possano ridisegnare il mondo del lavoro di oggi e di domani. Nella due giorni di Open Jam, spazio a riflessioni, confronti e scambi sui temi più attuali che riguardano la società e il mondo del lavoro: intelligenza artificiale generativa, cambiamenti demografici, equilibri e disequilibri mondiali e i principi per favorire il benessere e la felicità a lavoro.
“Ogni anno Open Jam rappresenta un’opportunità unica per seminare idee, stimolare l’innovazione e gettare le basi per un cambiamento culturale profondo. Con l’obiettivo di costruire insieme ai giovani e alle imprese un futuro condiviso in cui le persone felici a lavoro sia la norma e non l’eccezione. Per noi di The European House – Ambrosetti il lavoro non dovrebbe essere solo un mezzo per il sostentamento, ma una fonte di benessere e realizzazione personale capace di migliorare la società in ogni suo aspetto”, dichiara Marco Grazioli, presidente di The European House – Ambrosetti.
Open Jam 2024, tra conferme e novità
Nei due giorni di Open Jam, introdotti da Marco Grazioli (Presidente di The European House – Ambrosetti) e Alessandro Braga (Head of Jam), si affronteranno in parallelo otto diversi temi. Il tutto di fronte a oltre 1500 partecipanti tra studenti, lavoratori under 30 e manager. La giornata del 21 novembre sarà dedicata ad attività interattive per ripensare il significato del lavoro. In relazione ad alcuni tra i concetti fondamentali della nostra società: libertà, solidarietà, responsabilità, uguaglianza, equità, realizzazione, sviluppo e benessere. Venerdì 22 novembre si discuterà invece di innovazione e trasformazione digitale, di strategie efficaci per trasmettere valori e comunicare in maniera efficiente, di motivazione e miglioramento delle prestazioni lavorative.
A Open Jam ci sarà anche il Corner Genzy, uno spazio in cui poter rispondere a domande sul mondo della scuola e del lavoro, raccontare una storia vissuta in prima persona, partecipare al “confessional corner” per esprimere la propria libera opinione. Tra le scuole accreditate al festival: Istituto Caterina da Siena di Milano, Istituto Guido di Pomposa di Codigoro, Istituto Podesti di Ancona, Istituto Marconi di Bergamo, Istituto Paradisi di Modena, Istituto Pascal di Cesena, Liceo Terragni di Como e Istituto Gualtieri di Modena.