I giovani preferiscono marketing e consulenza

Osservatorio Joinrs Data Loop: Marketing e Consulenza i settori più ambiti da Millennials e GenZ, smart working il benefit più richiesto

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marketing e consulenza sono i lavori più richiesti

Lauree in Economia, Ingegneria e in materie scientifiche sono le più ricercate negli ultimi 12 mesi, mentre Marketing e Consulenza sono i settori con più candidature.

Lo dice Joinrs Data Loop, studio condotto dalla piattaforma di recruiting digitale che mette in contatto studenti universitari e profili junior con grandi aziende. L’indagine, realizzata a giugno 2024 su un campione italiano di 100mila utenti registrati su Joinrs, 30mila offerte di lavoro pubblicate e 875mila candidature, fornisce una panoramica dell’andamento del mercato del lavoro in Italia.

Il giovane job seeker vuole marketing e consulenza

Il maggior numero di candidature si concentra su Marketing & Communication con il 15,7% di application. Seguito dalla Consulenza con il 15,6% e da Finance & Accounting con il 10,92%. Ai piedi del podio, con il 10,1%, si posizionano Sales Business & Account e Human Resources con il 9,7%.

Ma quale efficacia hanno le job offer in relazione ai settori per le quali sono prodotte? Quello che performa meglio – e con un notevole distacco – è Marketing & Communication, che riceve in media il 111,7% di candidature in più rispetto agli altri. Seguono Human Resources con il 77%, consulenza con il 72,8% e Finance & Accounting con il 59,4%. Con il 34% è infine Sales Business & Account a chiudere la top 5. Parlando invece di valori e benefit richiesti alle aziende, i giovani italiani mettono in cima alle preferenze lo smart working (al 16,7%). Seguito da un ambiente di lavoro giovane e dinamico (al 16,3%) e dall’attenzione al work-life balance (14,5%).

Identikit del giovane talento

Qual è per le grandi aziende il profilo ideale di talento da inserire? Spicca con il 35,5% il laureato in Economia. Seguito dall’ingegnere al 23% e dal laureato in materie scientifiche al 13,7%. Un podio dunque occupato interamente dai profili STEM+E (Economics). Fuori dai primi tre posti troviamo le materie umanistiche al 9,8% e Giurisprudenza al 7,1%. Il settore con il più alto numero di offerte di lavoro è la consulenza con il 23,8%. Che va a staccare nettamente Tech & Electronics al 10,6% e Energy & Utilities al 7,3%. Seguono Beni di Consumo al 6,7%, Assicurativo al 6,2%, Luxury al 5,4% e Banking al 3,9%.

Parlando invece di livello di esperienza, le aziende trasversalmente sono alla ricerca di profili entry level, con il 40% delle offerte dedicate. Seguono al 30,5% i profili junior con 1 o 2 anni di esperienza, che precedono di appena un punto percentuale gli stage (29,5%). Interessante notare come il grande impulso dato dalla pandemia al lavoro da remoto sembri subire un importante rallentamento. Il 78,6% delle offerte di lavoro è per posizioni “on site”, mentre appena poco più di 2 offerte su 10 per il lavoro ibrido (20,6%). Sembra invece tramontato il lavoro “full remote”, con appena lo 0,7% di offerte. Un trend che sembra quindi cozzare con la propensione allo smart working di chi cerca lavoro.

Tra le competenze più ricercate dalle aziende in Italia, prevale la componente “hard”. Lingua inglese al primo posto con l’11,9%, seguita dalla capacità di lavoro in team al 9%, quindi dall’utilizzo di Excel al 7,5%. Altre skill sono legate alla capacità di comunicazione al 7,1%, utilizzo di Office al 6,2%, quindi problem solving e proattività appaiate al 5,2%.

La geografia delle lauree italiane

L’analisi di Joinrs si concentrata sulla provenienza geografica dei job seeker. Analizzando i principali indirizzi di laurea che cercano lavoro nel centro-nord, emerge come a Roma i primi tre siano Economia al 36,7%, lauree umanistiche al 32,2% e Ingegneria al 10,9%. Anche a Milano il primo posto è occupato dai laureati in Economia (40,4%), seguiti da materie umanistiche al 25,4% e Design al 9,4%. Torino vede invece al primo posto gli ingegneri al 35,1%, seguiti da materie umanistiche al 20,9% ed Economia al 18,8%. Infine, a Bologna prevalgono le lauree umanistiche al 37,4%, seguite da Economia e materie scientifiche rispettivamente 23,5% e 11,6%.

Nel Mezzogiorno spiccano le lauree umanistiche a Bari (27,1%) e Palermo (32,2%), seguite in entrambe le città da Economia, al 24,7% a Bari e 21,4% a Palermo. Infine da Ingegneria, rispettivamente al 18,6% e 18,5%. Napoli vede primeggiare i laureati in Economia al 31,8%, seguiti da discipline umanistiche al 27% e Ingegneria al 12,8%.

Interessante notare come i giovani mettano in cima alla lista dei loro desideri un posto di lavoro nella città nella quale hanno svolto l’università. Ma se migrazione o fuga di cervelli deve essere, per i laureati a Roma la città italiana più desiderata in alternativa è Milano, seguita da Torino. Al sud chi si laurea a Napoli sarebbe disposto a trasferirsi a Roma, quindi Milano, così come chi si laurea a Bari. Milano è invece vista come meta preferita dai palermitani, anche se lo scarto con Roma è ridotto (6,2% vs 6,1%).

Ampliando la scelta oltre i confini nazionali, da Roma si sceglierebbe la Spagna, seguita da Londra. Da Milano si punterebbe invece alla vicina Svizzera, quindi Londra. I laureati a Torino invece indicano indistintamente l’Europa in generale. Particolare è invece il discorso per i laureati a Bologna e nelle altre città del Mezzogiorno, per cui prevale nettamente la propensione a rimanere in Italia.

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