Digitalizzazione e ascolto: così la consulenza è vincente

Premiato con il “Il Consulente del Lavoro dell’anno 2024”, lo Studio Borghi è una realtà che ha raccolto la sfida dell’ innovazione tecnologica senza perdere la propria essenza di studio attento alle necessità reali delle aziende e all’ aspetto umano delle relazioni

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Studio Borghi ha raccolto la sfida digitale senza perdere la propria essenza

di Virna Bottarelli | Lo Studio Borghi è stato fondato nel 1987 a Milano. Nel 2024, a coronamento di anni di impegno e dedizione, ha ricevuto il riconoscimento “Il Consulente del Lavoro dell’anno” nell’ambito dell’iniziativa Ranking Professioni, nata in collaborazione con il Corriere della Sera.

Parte proprio dal commento a questo premio l’intervista a Maurizio Borghi, fondatore dello Studio omonimo, che ci aggiorna sulle attività e i servizi offerti da una realtà che ha saputo adottare le nuove tecnologie per accelerare il processo di digitalizzazione senza perdere la propria essenza di studio attento all’aspetto umano delle relazioni.

Che cosa rappresenta per Studio Borghi il riconoscimento ricevuto dal Corriere della Sera? Quali elementi sono stati determinanti per ottenere il parere della giuria?

Avere ricevuto il premio “Consulente del Lavoro dell’anno 2024” è per noi una grande soddisfazione. Il titolo rappresenta un traguardo che riconosce anni di impegno e dedizione. Non è solo un attestato alla mia carriera, ma celebra il percorso di crescita dello Studio e la dedizione del nostro intero team. Credo che i fattori determinanti siano stati la capacità di offrire una consulenza innovativa e di qualità, attenta alle necessità reali delle aziende.

Siamo infatti impegnati quotidianamente nell’integrare nei nostri servizi nuove tecnologie, che ci permettono di ottimizzare i processi e rispondere con maggiore precisione e rapidità alle richieste. Quest’anno siamo stati anche premiati nella categoria “Innovazione Digitale” nel contest “Best in class” di Forbes, proprio grazie alla nostra costante attenzione al miglioramento dei processi attraverso strumenti avanzati e digitali. La nostra è una visione strategica che guarda al futuro e questa combinazione di tradizione ed evoluzione tecnologica è probabilmente ciò che ci ha distinti agli occhi della giuria.

Quali sono i servizi che lo Studio Borghi offre ai clienti? Come siete organizzati per rispondere alle loro diverse e nuove esigenze?

Offriamo servizi di consulenza del lavoro e amministrazione del personale mirati a supportare le aziende italiane di ogni settore e dimensione, in modo flessibile e completo. Il nostro obiettivo quotidiano è fornire un supporto efficiente e personalizzato, che possa rispondere alle esigenze specifiche di ciascuna impresa. Dalla gestione dei contratti di lavoro alla consulenza su strategie di welfare aziendale, abbiamo strutturato una gamma completa di servizi per affrontare le sfide del mercato del lavoro moderno.

Abbiamo costruito una realtà dinamica, che garantisce risposte puntuali alle richieste delle aziende, per migliorarne l’efficienza e agevolare la gestione delle risorse umane, in cui ogni professionista è specializzato in aree specifiche del diritto del lavoro e del settore HR. Abbiamo adottato strumenti digitali che ci consentono di rendere più efficienti le comunicazioni e i flussi di lavoro interni, in un’organizzazione che ci permette di essere flessibili e adattare i nostri servizi alle diverse e crescenti esigenze delle aziende clienti.

Cosa vi differenzia dalla concorrenza? C’è un vostro cliente tipo?

Ciò che differenzia lo Studio Borghi è la capacità di offrire un servizio personalizzato, grazie alla conoscenza approfondita di oltre 35 Ccnl, che ci permette di operare in maniera mirata e accurata su una vasta gamma di settori. Anche se lavoriamo soprattutto con grandi gruppi aziendali italiani, non abbiamo un “cliente tipo”. Il nostro obiettivo è offrire un supporto completo e altamente specializzato per rispondere a esigenze specifiche, che variano in base al settore e alla struttura organizzativa del cliente.

La flessibilità e la capacità di comprendere le dinamiche di ciascun settore ci consentono di rispondere con soluzioni su misura. Il nostro approccio è orientato a costruire rapporti di fiducia e collaborazione, dando valore alla relazione con il cliente e alla comprensione delle sue necessità uniche. Questo approccio, insieme alla nostra competenza tecnica, è ciò che penso ci stia distinguendo nel mercato della consulenza del lavoro.

Come è cambiata la professione negli ultimi anni? Quali competenze ritiene siano oggi fondamentali per chi svolge il vostro lavoro?

La professione di consulente del lavoro ha subito importanti trasformazioni, soprattutto negli ultimi anni. Ad esempio con l’introduzione di nuove normative sul lavoro agile e un’attenzione crescente verso sostenibilità e benessere dei lavoratori. Oggi il Consulente del Lavoro non è solo un esperto di diritto del lavoro e gestione amministrativa, ma deve saper rispondere a nuove sfide legate anche alla digitalizzazione e all’adozione di tecnologie innovative. Nel nostro studio, per esempio, abbiamo adottato in modo stabile lo smart working con tre giorni a settimana di lavoro a distanza per i nostri collaboratori, una scelta non comune negli studi professionali, soprattutto nell’area milanese.

Questa flessibilità organizzativa ha migliorato il benessere del nostro team e la produttività complessiva, dimostrando come l’adozione di nuovi modelli di lavoro possa essere vantaggiosa per tutti. Le competenze digitali, la capacità di adattarsi velocemente a nuove regolamentazioni e una visione orientata alla risoluzione di problemi complessi sono oggi essenziali per chi vuole lavorare in questo settore.

Quali sono le principali sfide che i datori di lavoro affrontano oggi nella gestione del personale? Quali consigli date alle aziende che vogliono migliorare le politiche di gestione delle risorse umane?

Oggi le aziende devono affrontare sfide come l’attrazione e la fidelizzazione dei talenti, l’adeguamento a nuove normative e la creazione di ambienti di lavoro più inclusivi. Le esigenze di flessibilità, sia in termini di orari sia di modalità di lavoro, sono crescenti, e questo porta le aziende a ripensare le politiche di gestione delle risorse umane. Un aspetto importante riguarda anche le politiche di riconoscimento e gratificazione per il team, fondamentali per mantenere alto il livello di motivazione e soddisfazione dei dipendenti.

Nel nostro caso abbiamo voluto celebrare insieme al team gli importanti traguardi raggiunti con la vittoria dei due premi di “100 Best in Class” di Forbes e “Consulente del Lavoro dell’anno 2024” del Corriere della Sera. Riconoscendo che questi risultati sono il frutto del lavoro e dell’impegno di tutta la squadra, non solo di chi ha ricoperto ruoli di maggiore visibilità. Per questo, come gesto simbolico e di gratitudine, abbiamo scelto di regalare un giorno di ferie a tutti i collaboratori dello Studio Borghi, a testimonianza dell’apprezzamento per il contributo che ciascuno ha dato al raggiungimento di questi traguardi.

Il mio consiglio per le aziende resta poi quello di investire in programmi di welfare aziendale e in piani di formazione continua. Questi strumenti, oltre a valorizzare le risorse interne, aiutano a migliorare l’attrattività dell’azienda per i potenziali dipendenti. È anche importante promuovere una cultura aziendale basata sul dialogo e sulla trasparenza, che possa favorire la soddisfazione e la motivazione dei dipendenti. Un ambiente positivo e stimolante è una delle chiavi per mantenere la forza lavoro motivata e per costruire rapporti di lungo termine tra l’azienda e i suoi collaboratori.

Può condividere qualche caso concreto in cui avete supportato un’azienda nel superare una problematica complessa?

Tra i casi più significativi e recenti posso riportare l’assistenza fornita a un’azienda del settore assicurativo, una volta conclusa la fase pandemica nel 2022. L’azienda, con una struttura di oltre 100 dipendenti, aveva deciso di ripensare il proprio approccio al lavoro, adottando una strategia di full smart working e flessibilità lavorativa per tutto il personale. La sfida non riguardava solo l’attuazione pratica dello smart working, ma anche l’impostazione di una nuova cultura aziendale per garantire che il passaggio avvenisse in modo fluido e sostenibile.

Abbiamo studiato e adattato la normativa per implementare una politica di full smart working conforme alle disposizioni legali, considerando sia la sicurezza sul lavoro sia la privacy dei dati aziendali, fattori centrali per un’attività assicurativa con informazioni sensibili sui clienti. Poi, abbiamo aiutato l’azienda a redigere un accordo interno che disciplinasse le modalità di lavoro a distanza, definendo chiaramente aspetti come orari flessibili, strumenti di comunicazione, sicurezza informatica e misure di protezione dei dati. L’accordo prevedeva, inoltre, indicazioni per monitorare e valutare la produttività, con l’obiettivo di mantenere alto il livello di efficienza senza invadere la privacy dei dipendenti.

Qual è l’importanza della formazione continua e quali strategie e metodi consigliate ai clienti per implementare programmi efficaci?

La formazione continua è fondamentale per assicurare la competitività delle aziende e per permettere ai dipendenti di sviluppare le competenze necessarie per affrontare un mercato in costante evoluzione. Quindi, io consiglio sempre alle aziende di implementare programmi di formazione che magari combinino sessioni in aula con moduli online, per garantire flessibilità e adattabilità. Per noi dello Studio Borghi, ad esempio, non è solo un obbligo, ma un’opportunità che ci impegniamo a promuovere attivamente. Recentemente, abbiamo coinvolto alcuni dei nostri collaboratori in corsi in aula e online specifici sull’intelligenza artificiale applicata al mondo della consulenza del lavoro, per esplorare come queste nuove tecnologie possano arricchire le nostre capacità e migliorare i servizi che offriamo ai clienti.

Questo è solo un esempio di come intendiamo integrare le competenze digitali nei nostri processi quotidiani. Oltre a questo, offriamo ai nostri dipendenti l’opportunità di partecipare a corsi di formazione online e webinar tramite piattaforme con cui collaboriamo. Siamo sempre disponibili a supportare il nostro personale che desidera approfondire nuove aree di competenza, anche qualora siano loro stessi a manifestarci il desiderio di formazione in un ambito specifico. L’apertura alla crescita e all’aggiornamento professionale è un valore fondamentale per noi, e stiamo lavorando attivamente affinché questa cultura della formazione sia ancora più incentivata e diffusa tra tutti i nostri collaboratori.

Come vede il futuro della professione nei prossimi anni? Quali nuove sfide vi attendono?

Uno dei temi centrali sarà la sostenibilità, intesa come attenzione all’ambiente e come equilibrio tra produttività aziendale e benessere dei dipendenti. Aiutare le aziende a costruire politiche di welfare aziendale, a promuovere una cultura inclusiva e a creare ambienti di lavoro sempre più rispettosi sarà essenziale. I consulenti del lavoro avranno un ruolo chiave nel guidare le imprese verso una gestione sostenibile delle risorse umane, capace di migliorare sia la qualità della vita dei lavoratori sia i risultati aziendali.

Anche se molti aspetti della consulenza del lavoro potranno essere supportati dalla tecnologia e dall’AI, il valore aggiunto del nostro ruolo resterà la capacità di ascolto, mediazione e personalizzazione delle soluzioni. L’automazione consentirà sì di migliorare l’efficienza in alcune operazioni di routine, ma l’intervento umano sarà sempre essenziale per comprendere a fondo le esigenze dei clienti e offrire risposte su misura.

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