Leadership empatica contro la recessione emotiva

Si è tenuto a febbraio il Palazzo della Cooperazione di Bologna, l’evento “Benessere in azienda: best practice per prendersi cura delle persone” organizzato da EFI - Ecosistema Formazione Italia

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benessere aziendale contro la recessione emotiva: convegno di efi

L’incontro ha riunito esperti di HR, rappresentanti di aziende e professionisti del settore per discutere di una delle sfide più urgenti del mondo del lavoro contemporaneo: la recessione emotiva e il benessere dei dipendenti.

I dati presentati durante l’evento, tratti dal rapporto “State of the Heart” di Six Seconds, hanno dipinto un quadro allarmante. Dal 2019 al 2023, i punteggi medi globali di intelligenza emotiva sono diminuiti del 5,54%, segnalando una vera e propria recessione emotiva.

Questo fenomeno è caratterizzato da un aumento del burnout e da un calo del benessere generale, con un declino del 5,3% negli ultimi quattro anni. Particolarmente colpita la Generazione Z: il 53,7% dei giovani riporta bassi livelli di soddisfazione, con rischio elevato di disimpegno e burnout.

In generale, il malessere organizzativo è in crescita, con un impatto devastante sulla produttività e sulla qualità della vita. L’87% dei lavoratori italiani oggi rifiuta un impiego che comprometta il proprio benessere, mentre il 57% sarebbe disposto a lasciare il posto se vissuto con disagio. Il messaggio è chiaro: il benessere in azienda non è più un lusso, ma una necessità strategica (fonte: Randstad Workmonitor 2025).

Dalla recessione emotiva al benessere strategico

Oggi non basta più parlare di welfare aziendale, serve un cambio di paradigma: il lavoro non può essere una fonte di malessere”, afferma Kevin Giorgis, presidente di Ecosistema Formazione Italia. “Le aziende devono comprendere che il benessere non è un costo, ma il più grande moltiplicatore di valore”. Alla conferenza hanno preso parte anche realtà imprenditoriali importanti quali Bonfiglioli, Amadori, Philip Morris e Gruppo Hera, che hanno condiviso le loro best practice.

Mauro Giustozzi, Direttore Generale di UnitelmaSapienza, ha ribadito come il benessere aziendale sia un fattore decisivo per attrarre e mantenere i talenti. “Il benessere aziendale è un tema centrale per le imprese di ogni settore. In quanto ha impatto diretto su produttività, engagement delle persone e attrattività dell’azienda nel mercato del lavoro. Il futuro vedrà una crescente attenzione verso il benessere psicofisico e l’equilibrio tra lavoro e vita privata, con un ruolo centrale della tecnologia e delle politiche aziendali inclusive. La nostra università da anni investe in questo senso, nel quadro di una migliore integrazione tra tecnologia e benessere. Per un ambiente di lavoro e di studio sano, produttivo e motivante per docenti, ricercatori, personale amministrativo e studenti”.

Verso una leadership empatica

L’Italia è ancora indietro rispetto alla media europea: solo il 43% dei lavoratori italiani considera il proprio ambiente di lavoro ottimo, contro una media Ue del 59%. Il costo medio di una persona che lascia l’azienda corrisponde al 60% della sua retribuzione annua, che per un’azienda di 300 dipendenti con un turnover del 12% corrisponde a 760.000 euro totali annui. Per contro le aziende che investono nel benessere registrano una produttività superiore del 25% rispetto a quelle che lo trascurano.

L’European Workforce Study 2025 di Great Place to Work conferma l’importanza di una leadership ad alta fiducia sia fondamentale per il successo aziendale. Le organizzazioni con leader che incarnano valori di rispetto, equità e credibilità registrano una soddisfazione dei dipendenti superiore dell’89%. Rispetto al 4% delle aziende con leadership carente.

Quali soluzioni per ottenere benessere

La strada per contrastare la recessione emotiva, dunque le dimissioni e il malessere, è investire in una cultura aziendale che ponga al centro il benessere delle persone. Attraverso una leadership empatica, politiche di inclusione e un approccio flessibile al lavoro.

Tra le soluzioni presentate, le iniziative di OMM Business, che propone format incentrati sulla meditazione. Mental Coach 6più offre invece proposte per la gestione dello stress e della motivazione attraverso il ripristino del movimento, sia esso nella forma più spontanea come il camminare che attraverso la corsa. Il Sogno di Agrado di Awair, infine, è un percorso di ascolto che punta sul concetto di autenticità per creare ambienti di lavoro armoniosi attraverso design e benessere psicofisico.

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