Un disegno di legge per ampliare gli strumenti di welfare riservati ai lavoratori autonomi che preveda anche un ammortizzatore sociale universale, finalizzato all’eventuale sostegno ai professionisti nei periodi di forte riduzione del reddito.
È quanto annuncia la Consulta sul lavoro autonomo e le professioni istituita presso il CNEL, come espressione delle forze sociali e delle associazioni di rappresentanza di secondo livello del lavoro autonomo.
Gli ambiti di intervento
“Sono già stati delineati gli ambiti di intervento che vanno dall’incremento delle prestazioni e della platea dei beneficiari delle indennità di malattia e maternità e degli assegni familiari, alla promozione dell’assistenza sanitaria integrativa attraverso forme mutualistiche, fino al sostegno degli investimenti in formazione, specializzazione e riqualificazione professionale”, si legge in un comunicato oppure spiega il presidente Tiziano Treu.
“L’obiettivo, alla luce delle profonde trasformazioni che negli ultimi anni hanno interessato il mercato del lavoro, è migliorare sensibilmente le condizioni di lavoro dei professionisti, anche attraverso strumenti moderni e innovativi che associno tutela del lavoratore autonomo e interessi della collettività”, aggiunge Gaetano Stella, consigliere CNEL e coordinatore della Consulta che, nell’ultima riunione ha approvato un ordine del giorno per sollecitare il Ministero del lavoro ad attivare il tavolo tecnico di confronto permanente sul lavoro autonomo previsto dall’art.17 della legge 81/2017, non ancora avviato a quasi due anni di distanza dall’entrata in vigore della riforma.