Cuneo fiscale, un triste record per l’Italia

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Con un cuneo fiscale pari al 47,7% del costo del lavoro, l’Italia (dopo Belgio e Germania) è il Paese dove il peso delle tasse e dei contributi sulla retribuzione lorda dei lavoratori dipendenti è il più elevato tra le nazioni Ocse.

Decomponendo il peso complessivo del cuneo nelle quote in capo agli imprenditori e ai lavoratori, emerge che i contributi sociali versati dalle aziende ammontano al 24% del costo del lavoro (quarto posto dopo Francia, Repubblica Ceca ed Estonia), mentre le imposte e i contributi corrisposti dai dipendenti incidono per il 23,7% (14 posizione tra i Paesi Ocse).

“Sebbene negli ultimi anni sia in calo” ha affermato Renato Mason, segretario della Cgia “la dimensione del cuneo fiscale in Italia rimane un forte ostacolo alla crescita, allo sviluppo degli investimenti e all’espansione dell’occupazione. Per queste ragioni bisogna ridurre le tasse sul lavoro, iniziando dalla componente riconducibile ai lavoratori dipendenti. Con buste paga più pesanti, infatti, la probabilità che gli effetti positivi di questa misura rimettano in moto anche i consumi interni è molto elevata”.


Il cuneo fiscale in alcuni Paesi dell’area Ocse nel 2017 (fonte Cgia)

Rank

Paese

% costo del lavoro

1

Belgio

53,70

2

Germania

49,66

3

Italia

47,70

4

Francia

47,60

5

Austria

47,41

6

Ungheria

46,15

7

Repubblica Ceca

43,36

8

Slovenia

42,94

9

Finlandia

42,92

10

Svezia

42,92

11

Lettonia

42,90

12

Slovacchia

41,60

13

Portogallo

41,40

14

Grecia

40,80

15

Spagna

39,25

16

Estonia

38,99

18

Paesi Bassi

37,46

19

Lussemburgo

36,74

20

Danimarca

36,33

21

Norvegia

35,94

22

Polonia

35,63

23

Islanda

33,22

26

Regno Unito

30,91

29

Irlanda

27,20

32

Svizzera

21,76

Media Ocse

35,92

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