Rappresentatività: il peculiare caso del settore assicurativo

Nella discussione riguardo i criteri di rappresentanza e rappresentatività, si è ricorso al principio di libertà sindacale presente nell'articolo 39 della Costituzione, specificando il ruolo del sindacato stesso nel scegliere il modo organizzarsi e negoziare.

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omini tenuti dalle mani di un uomo

di Alfredo Mancini |

Nell’annosa discussione riguardo i criteri di rappresentanza e rappresentatività, anche a seguito della Convenzione INPS sottoscritta da Confindustria Cgil, Cisl, Uil innumerevoli sono state e sono ancora le opinioni espresse dagli “addetti ai lavori”.

Alfredo Mancini, Vice Segretario Generale della Fesica Confsal

Non ultimo è intervenuto il Professor Pietro Ichino, il quale ha rammentato che la convenzione sottoscritta interesserà solo le aziende che aderiscono ai sistemi di rappresentanza facenti parte del o aderenti al Testo Unico del 2014, “ossia soltanto 22.400 imprese, per un totale di 2,4 milioni di lavoratori da esse dipendenti.”

Altresì, diversi addetti ai lavori hanno evidenziato come l’art.39 della Costituzione, nel sancire il principio di libertà sindacale, stabilisce che le categorie non sono precostituite ma è il sindacato che precede e forgia la categoria, o meglio, delimita sostanzialmente a suo arbitrio, il ramo dell’economia in cui organizzarsi e negoziare.

Le assicurazioni si affidano ad un sindacato autonomo

Arriviamo quindi al peculiare caso del settore assicurativo dove lo stesso Prof. Ichino spiega: “Recentemente un’associazione che rappresenta la maggioranza assoluta degli agenti del settore delle assicurazioni ha stipulato con un sindacato autonomo un contratto collettivo nazionale per i dipendenti degli agenti stessi, che fino a quel momento erano stati assoggettati al contratto collettivo stipulato da Ania, l’associazione delle compagnie assicuratrici, con i sindacati del settore affiliati a Cgil, Cisl e Uil; qui, evidentemente, la verifica della “maggiore rappresentatività” dei soggetti stipulanti non può che dare risultati diversi a seconda che si faccia riferimento al perimetro più ampio, oppure a quello più ristretto definito dal nuovo contratto”

È evidente il riferimento al Contratto SNA/CONFSAL dove le Federazioni sottoscrittrici del CCNL sono la FESICA (Federazione Sindacati Industria Commercio Artigianato) e la FISALS (Federazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori Stranieri).

Nell’acceso dibattito giurisprudenziale sulla vicenda contrattuale, si ritiene necessario fornire, per quanto possibile, ulteriori informazioni utili ad una disamina corretta della fattispecie; infatti, alcuni “studiosi”, pur di far valere le proprie opinioni mettono in luce dati, senza conoscerne l’origine ed omettendo (volutamente?) le variazioni/modifiche che sono intercorse nel tempo.

INPS e CNEL cercano di fare chiarezza 

È il caso dell’indagine condotta dall’INPS e CNEL che attraverso l’archivio dei due enti evidenzia la copertura effettiva dei CCNL nel comparto assicurativo.

Di seguito la tabella:

Cod. Inps Cod. Cnel Settore contrattuale Cnel Destinatari del Ccnl Organizzazioni datoriali di categoria Organizzazioni datoriali confederali Organizzazioni sindacali firmatarie Numero aziende Numero lavoratori
056 J111 Credito assicurazioni Dirigenti delle imprese assicurative Ania Fidia 174 1692
018 J121 Credito assicurazioni Personale dipendente non dirigente delle imprese di assicurazione Ania Fiba-Cisl;
Fisac-Cgil; Fna; Uilca-Uil; Snfia
3108 56739
008 J153 Credito assicurazioni Dipendenti delle agenzie di assicurazioni in gestione libera Anape Rete Impresagenzia Confcommercio Fiba-Cisl;
Fisac-Cgil; Fna; Uilca-Uil
8618 30831

 

Nel censimento manca il Contratto SNA/CONFSAL, perché non viene applicato?

Chi non conosce i fatti può affermare anche questo, ma da “addetti ai lavori” si dovrebbe conoscere che nel Codice INPS 008 hanno “coabitato” i due contratti del settore assicurativo SNA ed ANAPA fino a quanto l’INPS, con Messaggio numero 2259 del 14-06-2019 ha sostituito il Codice 008 con i codici 370 CCNL ANAPA e 371 CCNL SNA, anche per determinare con certezza quale effettivamente sia la reale applicazione dei menzionati contratti.

Fra i diversi contributi forniti dalle aule di tribunale, ci preme rimarcare come i cd. “studiosi” tendano a rimarcare “dichiarazioni di parte”; ad esempio, immaginate una causa per contestare un verbale INPS dove lo stesso ispettore, per far valere la propria posizione, afferma che all’indirizzo dove ci sarebbe dovuto essere un rappresentante del sindacato ha trovato un Club del Genoa; un vero peccato che un Ispettore dell’INPS non conosca le vie di Genova, dove in Via XX Settembre è presente dal 2007 la Segreteria Regionale Liguria della Fesica Confsal.

Ed ancora, quello che definirei un teste fondamentale (ironico) è la rappresentante territoriale della First-Cisl; quest’ultima (in evidente imbarazzo) afferma che le organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto con SNA il CCNL si occupano, come da statuto, di “colf, badanti e lavoratori stranieri”, ovviamente senza aver letto lo statuto dell’organizzazione Fesica Confsal che, costituita in un’epoca in cui il sindacalismo autonomo era una chimera, ha preferito individuare nella propria denominazione le macro-aree di azione sindacale (Industria Commercio Artigianato).

Per converso, posso invece affermare di non aver mai conosciuto la First Cisl. Infatti, tale sigla sindacale dovrebbe rappresentare gli iscritti di Banche, Riscossioni, Assicurazioni, Autority; posto che la Confsal ha altre federazioni che tutelano gli iscritti di banche, riscossioni ed autority, come già specificato dal Prof. Ichino la sottoscrizione di un contratto per i dipendenti delle Agenzie di Assicurazione ha creato una “categoria” indipendente dai lavoratori degli addetti alle imprese assicuratrici.

Il primato ricoperto dal SNA

Dati alla mano, è pacifico che le agenzie aderenti a SNA, per stessa affermazione della First Cisl, ”sono di più rispetto a quelle aderenti a Anapa/Unapass”, o meglio, citando P. Ichino “rappresenta la maggioranza assoluta degli agenti del settore delle assicurazioni” e c’è chi afferma il 90% delle Agenzie.

Quindi, tenendo conto che lo SNA rappresenta la quasi totalità delle agenzie di assicurazione e che per loro stessa affermazione la sindacalizzazione dei dipendenti rasenta lo “0” (zero) per la composizione stessa delle agenzie che arriva al massimo a 4 dipendenti, va da sé che i dati espressi dalla First Cisl sono di assoluta “autoreferenzialità”, ossia “autodichiarati”, considerando che sono anche firmatari di un contratto minoritario del settore; è questo il motivo per il quale devo affermare di non aver mai conosciuto la First Cisl, ossia assente nelle agenzie.

I cd. “studiosi” giungono quindi alla conclusione (senza avere dati sugli iscritti al Sindacato) che il CCNL sottoscritto da SNA e Fesica Confsal potrebbe non essere espressione, per metodo e procedura, di un negoziato avente carattere sindacale.

Come definire, se non “di parte”, uno “studioso” che non conoscendo numeri degli iscritti, dati e fatti che hanno portato alla sottoscrizione del CCNL a sentenziare su di un sindacato?

Per non scadere in opinioni del tutto personali (da “studioso”), si preferisce agire in punta di diritto riportando quanto sentenziato dal Tribunale di Pavia 80/2019 pubbl. il 26/02/2019: “La maggiore o minore rappresentatività va riferita, ai sensi dell’art. 7 d.l. n. 248/08 cit., come pure ai sensi dell’analoga previsione dettata in materia di imponibile contributivo dall’art. 1 d.l. n. 338/89 cit., non al contratto collettivo ma alle OO.SS. che lo hanno stipulato.

Il ruolo dell’INPS all’interno della vicenda

Spetta all’INPS dimostrare la maggiore rappresentatività su base nazionale delle organizzazioni sindacali stipulanti il contratto collettivo, sulle cui retribuzioni l’Ente pretende di commisurare i contributi previdenziali (v. Cass. 23.4.1999 n. 4074 e Cass. 19.5.2003 n. 7842), non essendo la maggiore rappresentatività delle organizzazioni sindacali o datoriali un fatto notorio ex art. 115 c.p.c., e trattandosi, tra l’altro, di un dato che può anche variare nel corso del tempo.

È in concreto fuori discussione, e neppure INPS afferma il contrario, la maggiore rappresentatività, quantomeno in termini di imprese associate, delle OO.SS. che per parte datoriale hanno stipulato il CCNL invocato dalla ricorrente (cd CCNL SNA).

 Quanto alle OO.SS. dei lavoratori non si ritiene possa accedersi alla tesi del “fatto notorio”.

Secondo quanto statuito da giurisprudenza anche di legittimità, “… il ricorso alle nozioni di comune esperienza (fatto notorio), comportando una deroga al principio dispositivo del contraddittorio, in quanto introduce nel processo civile prove non fornite dalle parti e relative a fatti dalle stesse non vagliati né controllati, va inteso in senso rigoroso, e cioè come fatto acquisito alle conoscenze della collettività con tali grado di certezza da apparire indubitabile ed incontestabile … restano estranei a tale nozione le acquisizioni specifiche di natura tecnica, gli elementi valutativi che implicano cognizioni particolari o richiedono il preventivo accertamento di particolari dati, nonché quelle nozioni che rientrano nella scienza privata del giudice …” (cfr. Cassazione, sentenza del 19.03.2014, n. 6299).

CONFSAL si guadagna il criterio di rappresentatività

Va osservato che lo stesso Ministero del Lavoro con il decreto n. 14280 ter del 4 luglio 2014, successivo a quella richiamata da INPS del 1.6.2012– ha dato atto che “da una valutazione comparativa tra i predetti dati sulla rappresentatività di ciascuna delle organizzazioni sindacali citate condotta in base ai suindicati criteri risultano comparativamente più rappresentative sul piano nazionale le seguenti organizzazioni sindacali: (…) Confederazione Generale Sindacati Autonomi Lavoratori (CONFSAL)” (doc. 21 all INPS). Orbene, sulla base degli indici in virtù dei quali viene valutata la rappresentatività sindacale, il Ministero del Lavoro ha confermato che la CONFSAL – ossia la sigla sindacale dei lavoratori firmataria del CCNL applicato dall’Agenzia ricorrente – dev’essere annoverata tra quelle comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.”

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