Liguria, una regione “agile”

La Regione Liguria ha implementato un progetto di Smart Working che ha agevolato i dipendenti in seguito al crollo del ponte Morandi e ha permesso di migliorare il work-life balance dei lavoratori.

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di Laura Reggiani |

Il progetto di Smart Working era già all’attenzione degli uffici della Regione Liguria, in linea con quanto previsto dalle normative e dalle direttive nazionali in materia, ma è stato il crollo del ponte Morandi ad aver dato un’accelerazione all’implementazione del progetto, con l’obiettivo di decongestionare il traffico e il trasporto pubblico delle aree a nord e a ovest del ponte più direttamente coinvolte.

Come ha spiegato Gianni Berrino, Assessore al Lavoro con delega a Organizzazione e Personale, oltre a fronteggiare l’emergenza, con questa iniziativa la Regione Liguria si è posta anche l’obiettivo di innovare i propri processi organizzativi e di promuovere il benessere dei dipendenti, incentivando la diffusione di modalità di lavoro flessibili anche grazie alle nuove tecnologie.

Una nuova filosofia organizzativa e del lavoro

Al progetto di Smart Working, avviato in via sperimentale a novembre 2018, si è aggiunta una maggiore flessibilità di orario finalizzata a evitare il traffico delle ore di punta. La partecipazione al progetto, volontaria e su richiesta del lavoratore, è stata estesa a tutti i dipendenti della Regione Liguria assegnati a mansioni compatibili.

La domanda del dipendente viene approvata dal dirigente, che concorda con il lavoratore gli obiettivi/ attività da svolgere in Smart Working, nonché la programmazione delle giornate, mentre il settore dei Sistemi Informativi verifica le condizioni tecniche e si attiva per assicurare una prestazione lavorativa da remoto analoga a quella che il lavoratore svolgerebbe dal proprio ufficio. Non sono previsti criteri preferenziali di accesso allo Smart Working e non vi sono limiti percentuali all’approvazione delle richieste, in quanto l’obiettivo è la diffusione di una nuova filosofia organizzativa e del lavoro finalizzata a favorire il benessere organizzativo a una maggiore produttività da parte di risorse maggiormente motivate e soddisfatte.

Gli smart worker della Regione Liguria possono svolgere attività di lavoro da remoto fino a un massimo di 2 giornate alla settimana pianificate sulla base delle esigenze organizzative e del lavoratore.

Il miglioramento del work-life balance

Nell’attuale fase di sperimentazione gli smart worker in Regione Liguria sono circa 70. L’adesione, per ora ridotta, al progetto si ritiene dipenda da una età media della popolazione dipendente elevata (54 anni), dalla favorevole ubicazione in pieno centro di Genova delle sedi regionali, dalle maggiori flessibilità orarie introdotte nonché da una certa resistenza culturale verso questa nuova modalità di lavoro. Anche per questo, l’avvio dello Smart Working è stato accompagnato da incontri formativi e di sensibilizzazione rivolti ai responsabili, che l’amministrazione intende ripetere coinvolgendo anche i collaboratori.

Il progetto ha agevolato i dipendenti con difficoltà di mobilità in seguito al crollo del ponte Morandi e, più in generale, ha permesso di migliorare il work-life balance dei lavoratori.

Inoltre, lo Smart Working sta facendo registrare un incremento di produttività dovuto, oltre che al maggiore benessere dei lavoratori, all’abbattimento dei tempi di spostamento casa-lavoro e a una migliore capacità di concentrazione dei dipendenti.


Dotazioni tecnologiche all’avanguardia

Bandiera Regione LiguriaPer quanto riguarda la dotazione tecnologica, allo Smart Worker viene richiesto di
mettere a disposizione un Pc e di essere in possesso di un collegamento Adsl, mentre la Regione assicura una piattaforma per la virtualizzazione dei desktop grazie alla quale il lavoratore via web, con le proprie credenziali, da qualsiasi luogo e da qualunque Pc, può accedere da remoto al proprio ambiente di lavoro come se fosse in ufficio.

Inoltre, la Regione, in collaborazione con Avaya, ha introdotto soluzioni di Unified Communication per consentire ai dipendenti di comunicare, collaborare e scambiare contenuti a distanza tramite chat, messaggi multimediali, telefonate, videochiamate, audio-conference e videochiamate multiple. L’introduzione di questo sistema assicura comunicazioni più efficienti tra i lavoratori da remoto e il personale in sede e una migliore reperibilità dello Smart Worker tramite il numero di telefono interno dell’ufficio.

Tali soluzioni consentono una prestazione lavorativa in Smart Working più efficace, più sicura dal punto di vista della protezione dei dati, con minori costi e con la possibilità di interventi di assistenza da remoto.


 

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