Rekeep, gruppo italiano attivo nell’integrated facility management, celebra la X edizione di “Un futuro di valore”, l’iniziativa che premia ogni anno gli studenti più meritevoli d’Italia, con il conferimento di importanti borse di studio.
Nell’edizione 2019-2020 saranno consegnate ben 290 borse di studio, di cui 201 del valore di 400 euro a studenti delle scuole superiori e 89 del valore di 1.000 euro a studenti universitari, per un ammontare complessivo pari a circa 170.000 mila euro.
I riconoscimenti sono destinati ai figli di dipendenti del Gruppo Rekeep assunti a tempo indeterminato (il 92% dell’organico complessivo) da almeno dodici mesi.
Il Gruppo Rekeep premia gli studenti meritevoli
Qualche curiosità: l’edizione di quest’anno ha visto un incremento delle richieste (381 quelle pervenute) e un miglioramento della media degli studenti premiati, che per l’80,7% sono figli di operai e per il 14,5% figli di lavoratori nati all’estero. Emila Romagna, Lazio e Veneto risultano le regioni più premiate.
A dieci anni dall’avvio dell’iniziativa, nel 2010, il Gruppo Rekeep conferma quindi il proprio impegno per la promozione del merito e della solidarietà, attraverso un investimento che in questi anni è arrivato complessivamente a oltre 1,4 milioni di euro per circa 2.700 borse di studio a beneficio di quasi 1.200 studenti, molti dei quali pluripremiati nell’arco dell’intero percorso di studi.
Nell’edizione appena conclusa, ad esempio, ben 191 assegnatari su 290 (il 65,9%) avevano già meritato la borsa in almeno una delle precedenti edizioni. L’importo, inoltre, si aggiunge ad altri fondi che il Gruppo Rekeep mette costantemente a disposizione dei propri dipendenti nell’ambito di progetti di welfare aziendale.
Per gli studenti delle scuole superiori, il premio era riservato a chi avesse concluso l’anno scolastico 2018/2019 con una media dei voti superiore a 7,5/10 (escluse le valutazioni in educazione fisica, religione e condotta) o superato l’esame finale di maturità con votazione di 75/100. Per gli studenti universitari presso atenei sia pubblici sia privati, il premio era riservato a chi avesse sostenuto almeno 2/3 degli esami previsti dal proprio piano di studi con una media dei voti superiore a 27/30, o avesse concluso il ciclo di studi con votazione di laurea di almeno 99/110.
A causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, quest’anno purtroppo non si potrà svolgere il consueto tour delle cerimonie di consegna degli assegni, che toccava tutte le principali sedi del Gruppo e che vedeva la partecipazione di importanti esponenti del mondo economico e istituzionale, oltre che del top management di Rekeep. L’assegnazione del riconoscimento è stata comunicata ai ragazzi nei giorni scorsi e nelle prossime settimane è prevista l’erogazione dei contributi.
Incoraggiare e premiare: la sfida del Gruppo Rekeep
“Le Borse di Studio costituiscono un’ulteriore espressione della nostra azione imprenditoriale, intesa anche come capacità di ricoprire un ruolo sociale e solidale sui territori in cui operiamo.” ha dichiarato Claudio Levorato, Presidente di Manutencoop Società Cooperativa, holding di controllo di Rekeep S.p.A., che ha ideato e sostenuto il progetto sin dal 2010.
“Per dieci anni, abbiamo curato e fatto crescere un progetto che manifesta la nostra volontà di investire costantemente nel welfare delle nostre risorse: iniziative di questo tipo, del resto, sono anche un grande esempio di solidarietà intergenerazionale, che vede i lavoratori farsi carico dei bisogni degli studenti, con l’obiettivo di costruire insieme un futuro comune migliore”.
“Per il decimo anno, con questa iniziativa incoraggiamo gli studenti che si siano realmente distinti per l’impegno nel proprio percorso di studi, affinché crescano con il desiderio di conoscenza e si perfezionino secondo le proprie inclinazioni”, ha dichiarato Giuliano Di Bernardo, Presidente e Amministratore Delegato di Rekeep S.p.A.
“Ciò è ancor più importante quest’anno, alla luce dell’emergenza sanitaria in corso, nella quale sono state travolte anche scuole e Università. I giovani rientrano nella fascia debole della società, occorre sostenerli e non disperdere i loro interessi e lo zelo con cui testimoniano di essere una risorsa per il futuro della società”.