a cura di Greta Gironi |
Nella situazione estrema che stiamo vivendo, i master accreditati Asfor non si sono fermati, ma, al contrario, hanno superato i limiti della formazione a distanza inaugurando modalità innovative di lavoro e condivisione.
Hanno sperimentato formule di lavoro flessibili, mediate dagli strumenti digitali, ma rese possibili solo dalla collaborazione tra le persone, lontane tra loro eppure strettamente connesse. L’emergenza ha portato sotto gli occhi di tutti un processo di trasformazione in atto da tempo, rendendolo esplosivo e non più differibile. Sarà necessario rielaborare le esperienze in formule degne della definizione di smart learning per costruire la formazione del futuro.
Dal sistema Asfor il caso di Aforisma per Vodafone
Dal sistema dei master accreditati Asfor abbiamo raccolto alcune storie che possano essere di ispirazione. Come quella del master in Business Management della leccese Aforisma School of Management, accreditato Asfor dal 2009, che nei giorni scorsi ha visto impegnati i suoi 34 iscritti in un mini project work dedicato a una campagna social per Vodafone Italia, elaborata e presentata a distanza. Alla sessione di lavoro hanno partecipato Manuela Brusoni, presidente della Commissione di Accreditamento Asfor, e il segretario generale Mauro Meda.
“L’esercitazione avrebbe dovuto svolgersi in aula con i docenti per diverse settimane ed essere presentata all’azienda presso il Vodafone Village di Milano. Il lavoro era già impostato, le trasferte organizzate, quando lo tsunami Covid-19 ci ha costretto a ripensare l’intero processo e a raggiungere il risultato in maniera del tutto nuova. Nulla doveva andare perduto, né sul fronte dell’efficacia formativa, né su quello della qualità dell’output”, spiega Elisabetta Salvati, direttore scientifico e presidente di Aforisma, nonché vicepresidente di Asfor.
Nella platea virtuale studenti e docenti, azienda e istituzioni
Lo scorso 19 marzo, come da programma, i quattro team di lavoro hanno presentato la campagna in un live streaming che, accanto ai docenti e al coordinatore Riccardo Guggiola, ha coinvolto la platea degli interlocutori aziendali invitati dalla referente Carlotta Meneghini, Digital Marketing Manager di Vodafone Italia. “Siamo rimasti colpiti dai meravigliosi output dei ragazzi e dal senso di coesione emerso dai diversi team, che hanno lavorato senza perdersi d’animo nonostante le difficoltà del momento. I contenuti dei progetti ci hanno lasciato senza parole per il dettaglio di analisi e la puntualità delle strategie”, ha commentato Meneghini.
Tra le file della platea virtuale, anche l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo, la cui struttura, attraverso i voucher regionali erogati nell’ambito del programma Pass Laureati, finanzia da anni la partecipazione dei laureati pugliesi a master post-lauream in Italia e all’estero. Nel corso del collegamento, l’assessore ha sottolineato come anche in circostanze di emergenza si possa e si debba garantire la qualità dei processi formativi, grazie all’impiego di soluzioni digitali.
Ha confermato disponibilità a rivedere parametri e criteri di assegnazione dei finanziamenti per assicurare il mantenimento di eccellenti standard qualitativi attraverso la combinazione di soluzioni tra cui il distance learning in modalità sincrona.
Il futuro della formazione è on-line
Esperienze come questa sono utili per identificare i pilastri su cui costruire lo sviluppo futuro della formazione manageriale e dei sistemi di accreditamento.
“Infrastruttura digitale integrata con l’attività in aula, nuove competenze dei formatori, ruolo delle aziende e del policy maker: sono gli elementi fondamentali che abbiamo riconosciuto in questo caso. Sul fronte tecnologico, la mera disponibilità di strumenti innovativi non è sufficiente: occorre essere in grado di impiegare le funzionalità utili per innovare il design delle proposte formative. D’altro canto, i professionisti della formazione sono chiamati a impiegare la tecnologia in modalità additiva e non sostitutiva, valorizzando la capacità di integrare le competenze anche da remoto. Infine, resta fondamentale l’ingaggio delle imprese nonché la comprensione attiva dei cambiamenti in atto da parte delle istituzioni”, conclude Manuela Brusoni.