Le persone al centro

Rispondere alle nuove esigenze aziendali della formazione continua, con attenzione alle metodologie di apprendimento, un costante aggiornamento sulle innovazioni tecniche e sviluppando collaborazioni con il mondo accademico e imprenditoriale. Questa la visione di Gamma Servizi raccontata dal suo Presidente Massimo Ferrero.

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capitale umano

di Laura Reggiani | 

Nata nel 1986 a Torino dall’incontro di più professionisti operanti nel settore della formazione con la volontà di offrire le proprie esperienze e competenze alle imprese e alle pubbliche amministrazioni, Gamma Servizi opera oggi principalmente nel settore della formazione continua finanziata, attraverso le sedi di Mantova e Verona, oltre alla sede storica di Torino.

Una storia, come ci ha spiegato il Presidente Massimo Ferrero, caratterizzata da oltre 30 anni di esperienza, passione, dedizione e un team di professionisti qualificati e orientati alla soddisfazione del cliente.

Massimo Ferrero
Massimo Ferrero è Presidente di Gamma Servizi

Oltre 30 anni di esperienza nella formazione continua finanziata. Quali sono state le tappe fondamentali che hanno portato Gamma Servizi a diventare un punto di riferimento nel settore?

Gamma Servizi nasce nel 1986 con l’idea di condividere le competenze maturate dai suoi fondatori in ambito formativo e metterle a disposizione delle imprese. I focus che ci hanno portati a essere oggi un punto di riferimento nel settore sono stati la forte verticalizzazione delle nostre competenze, rispetto agli strumenti della finanza agevolata e della formazione continua, e anche la capacità di costruire relazioni forti, basate sulla fiducia reciproca e sui risultati raggiunti nel tempo.

Dal 2008 abbiamo fatto la scelta di focalizzarci su strumenti specifici e parallelamente di diversificare le aree geografiche di intervento istituendo sedi operative e accreditate anche in Lombardia e Veneto. L’altro aspetto vincente è stato quello di collaborare con grandi gruppi industriali come Marcegaglia e Danieli, che ci hanno aperto scenari nuovi e ci hanno consentito di confrontarci con esigenze articolate e di misurarci su progetti sfidanti.

La nostra abilità è stata quella di trasferire il know-how maturato a supporto delle Pmi. La credibilità acquisita negli anni, attraverso i successi conseguiti, ha rafforzato inoltre l’identità aziendale e questo significa per noi, oggi, poterci avvalere di collaboratori capaci di spendersi, condividere, valorizzare e garantire uno standard operativo di qualità.

Più di 25mila ore di formazione erogata a 514 imprese per un valore di oltre 4 milioni di euro solo nel 2019. Chi sono i vostri clienti e quali sono le loro principali esigenze formative?

Sì, esatto, questi sono i nostri numeri: circa il 65% dei nostri clienti è costituito da piccole imprese, il 25% da medie e il restante 10% da multinazionali con sede in Italia e grandi imprese italiane, principalmente manifatturiere. L’area geografica di riferimento è il Nord Italia.

Le esigenze formative spaziano dalla digitalizzazione e organizzazione dei processi in chiave 4.0, alla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro fino ad arrivare all’acquisizione di soft skills. Qualunque sia l’esigenza formativa, il nostro approccio tende sempre a lavorare su tutti e tre gli aspetti della competenza: il sapere – il saper fare – il saper essere, ossia la conoscenza, la capacità e l’atteggiamento. Non è sufficiente conoscere un argomento, occorre saper mettere in atto il comportamento adeguato, nella situazione specifica, con l’atteggiamento giusto.

Ogni momento formativo, anche le attività di aula, prevedono un forte coinvolgimento attivo dei partecipanti perché solo così, attraverso l’action learning e la valorizzazione delle esperienze, l’adulto impara. Impara facendo, mettendosi in gioco, sperimentando in prima persona l’utilità del cambiamento, nel proprio mondo unico e specifico.

Perché scegliere Gamma come partner per la formazione? Cosa vi differenzia dagli altri numerosi player del settore?

Identifico la forza di Gamma Servizi in due aspetti. Da un lato, il modello basato su una rete di fiducia consolidata: siamo un Consorzio e questo ci consente di autoalimentarci in un loop virtuoso tra aziende e partner.

Entrambi ritrovano in noi occasioni di incontro e di crescita: le aziende possono contare su professionisti preparati e di grande esperienza, allo stesso tempo garantiamo ai nostri partner l’opportunità di misurarsi con realtà organizzative riconosciute anche a livello internazionale e i nostri partner a loro volta, condividendo i contatti con noi, garantiscono alle loro aziende un’assistenza eccellente in termini di formazione finanziata.

L’altro nostro grande punto di forza riguarda più da vicino la modalità di intervento operativa. Il modello di riferimento a cui tendiamo è la consulenza di processo (Shein) la quale parte da una puntuale analisi dei bisogni espliciti e impliciti delle organizzazioni, per arrivare a costruire percorsi formativi articolati e taylor made. Ritengo che la vera forza della formazione sia proprio la customizzazione degli interventi, la capacità di comprendere a fondo obiettivi e visioni della committenza e dei destinatari finali e infine il loro forte coinvolgimento in ogni fase del processo.

Tutto questo garantendo sempre la ricerca delle più adeguate fonti di finanziamento tra quelle disponibili, al fine di ottenere il risultato atteso, al minor costo possibile per l’impresa beneficiaria.

Recentemente avete istituito una Academy. Qual è l’obiettivo di questa realtà e cosa propone al mercato?

“Le persone al centro” è sempre stato il nostro pensiero dominante e l’Academy ne è la concretizzazione. Per noi, non rappresenta solo un luogo, fisico e virtuale, quanto piuttosto un’opportunità, un nuovo modo di intendere la formazione.

Un vero e proprio spazio temporale, in cui accrescere la consapevolezza di sé, sviluppare talenti e creare rete. In un’ottica di life long learning. L’Academy Gamma Servizi nasce come risultato di 30 anni di esperienza consulenziale diretta, con importanti aziende appartenenti a ogni settore merceologico: dall’industria ai servizi, dal privato al pubblico, dalle piccole realtà alle grandi multinazionali. Questi anni ci hanno consentito di conoscere a fondo i fabbisogni del mondo imprenditoriale e, parallelamente, anche le aspettative delle persone in cerca di occupazione oppure occupate e desiderose di crescere personalmente e professionalmente.

Il nostro obiettivo è quello di essere il trait d’union tra i due mondi; facilitare l’incontro tra l’individuo e l’organizzazione, sulla base delle esigenze di entrambi. Prepariamo la persona a realizzare il proprio talento all’interno del mondo lavorativo più vicino a sé in termini di valori, passioni, ruolo professionale e opportunità di crescita. Le aziende, d’altro canto, troveranno personale competente, preparato, altamente motivato e appassionato.

Esattamente ciò di cui hanno bisogno per poter fare la differenza oggi e in futuro. Nella stessa ottica di concretezza che ci ha sempre contraddistinto, l’Academy accoglierà anche la sede piemontese della Festo, per dedicarsi insieme a una formazione altamente tecnologica e specializzata principalmente su digital transformation e supply chain management.

In questo momento particolare in cui il lockdown ha bloccato tutte le  attività, come vi siete strutturati per rispondere alle esigenze formative dei vostri clienti?

Il periodo di lockdown forzato è stato per noi un’ottima occasione di autoanalisi e poi, di conseguenza, di sviluppo nuovo. In questi 3 mesi abbiamo erogato 3.400 ore di teleformazione coinvolgendo oltre 500 utenti. Abbiamo colto l’occasione per proporci a un mercato che fino a ieri avevamo preso solo marginalmente in considerazione: quello della formazione a distanza.

Abbiamo studiato, ci siamo attrezzati e abbiamo attrezzato i nostri ragazzi consentendo loro di lavorare da casa, in totale sicurezza. Abbiamo anche ripensato ai nostri percorsi formativi in chiave di e-learning. Cambiando la modalità fisica di erogazione sono cambiati anche i tempi, il modo di veicolare i contenuti, le pause, il coinvolgimento dei partecipanti, e anche dei docenti.

Abbiamo imparato a valorizzare i punti di forza della formazione a distanza: diffondersi sul territorio e coinvolgere e formare un numero notevole di persone contenendo i costi, alimentare il senso di appartenenza e attaccamento alla maglia, riunendo in un unico luogo, se pure virtuale, tutte le risorse di una stessa organizzazione. Sicuramente sarà un ambito che avrà futuro anche terminata l’emergenza sanitaria.

Da membro attivo della community della formazione finanziata, quali saranno a suo avviso gli sviluppi futuri di questo settore?

La formazione continua avrà sempre più un ruolo cruciale, nella vita non solo professionale di tutti noi. Gli innumerevoli cambiamenti a cui siamo sottoposti ci impongono continui e rapidi aggiornamenti, come i software dei nostri cellulari.

Il rischio, altrimenti, è quello di diventare “strumenti obsoleti” e non supportare più gli eventi che si presentano a noi. Il periodo attuale ci sta dimostrando, mettendoci alla pro- va, anche duramente, che alcuni eventi sfuggono al nostro controllo: semplicemente accadono e noi ci ritroviamo a dover navigare in acque anche fortemente agitate.

Per questo il futuro sarà nelle mani di chi imparerà a sostituire la resilienza con l’antifragilità, ossia a cambiare con il cambiamento. Anzi, diventerà lui stesso artefice di un cambiamento proficuo; cosa possibile solo per chi è curioso, per chi è in grado di anticipare e prevedere, per chi conosce oggi i propri punti di forza e le proprie aree di miglioramento. Per chi è in grado di pianificare i propri obiettivi a breve medio e lungo termine. Per chi sa gestire lo stress in situazioni critiche, mantenere la concentrazione sul compito, risolvere problemi con creatività.

La formazione finanziata dovrà consentire ad aziende e persone fisiche di investire, a costo zero, sull’unico vero capitale: l’essere umano.

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